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Speciale Coronavirus COVID19 - 06 mar 2020
Cia e Japan Italy Economy Federation lanciano gli incontri virtuali con buyer
Incontrare i buyer esteri anche in tempi di Coronavirus è possibile. A pensarci, sono Cia-Agricoltori Italiani e la Japan Italy Economic Federation che per mettere in contatto produttori dell’agroalimentare Made in Italy e operatori di mercato internazionali, hanno lanciato il nuovo format per il BtoB in versione virtuale, inaugurato con la videoconferenza Roma-Fukuoka.
Voli e fiere annullati e rinviati per rispondere all’emergenza epidemica hanno, infatti, rafforzato in Cia e JIEF la convinzione, già da tempo condivisa, che fosse necessario andare oltre le consuete modalità d’incontro e offrire a produttori italiani e acquirenti esteri anche la possibilità d’incontro commerciale in versione virtuale.
Iniziativa pilota l’incontro dedicato al mondo del vino che ha fatto incontrare, coordinati dalla sede nazionale di Cia, i produttori di sei regioni (Piemonte, Toscana, Marche e Sicilia) con importatori e distributori giapponesi.
A rendere l’operazione realmente innovativa, l’utilizzo in videoconferenza, dei sistemi informatici a disposizione delle aziende appartenenti al network della Japan Italy Economic Federation, tra questi un’App sviluppata da partner JIEF per la gestione delle informazioni a distanza e la condivisione rapida, snella e affidabile di materiale informativo.
Gli incontri prevedono una prima fase di selezione delle aziende italiane da parte dei buyer individuati da JIEF, un secondo momento informativo per l’invio dei dati tramite App. Segue la spedizione dei campioni richiesti dagli importatori per una valutazione preventiva di prodotto e listino prezzi in vista dell’incontro, 15 giorni dopo, in videoconferenza guidata e assistita dall’ufficio internazionale di Cia. L'incontro dura 15-20 minuti per l’approfondimento e la chiusura di accordi. Oogni produttore ha modo di collegarsi direttamente dalla sua azienda, usufruendo di una reale opportunità di business che però non richieda rilevanti investimenti di tempo e denaro, di solito necessari nelle missioni all’estero.
“Il format del web BtoB -spiegano da Cia e JIEF- si rivela uno strumento nuovo e funzionale alla promozione commerciale dell’agroalimentare Made in Italy, utile anche in frangenti particolari come quello attuale segnato dal Coronavirus. JIEF e CIA puntano a un ruolo di primo piano nel rafforzamento delle relazioni economiche tra i due paesi, coniugando la promozione delle eccellenze alla migliore tecnologia disponibile”.
Gli appuntamenti avranno cadenza bimestrale, il prossimo il 26 marzo, e coinvolgeranno produttori agricoli italiani di ogni settore, principali importatori e distributori giapponesi. L’iniziativa segue il programma 2019-2020 definito dalle due organizzazioni con un protocollo ufficiale finalizzato a interventi e iniziative per la promozione del Made in Italy agroalimentare e del turismo rurale attraverso i suoi agriturismi.
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Speciale Coronavirus COVID19 - 06 mar 2020
Coronavirus: Cia, sgravi a chi acquista cibo Made in Italy e green ticket per le imprese
Sgravi fiscali a chi acquista cibo Made in Italy, estensione misure previste nella zona rossa a tutto il Nord Italia, sostegno ad agriturismi ed export, incentivi ai giovani agricoltori, semplificazione nell’accesso al credito, green ticket per imprese, richiesta di deroga agli aiuti di Stato. Queste alcune delle proposte presentate da Cia-Agricoltori Italiani al tavolo del Governo con le parti sociali, convocato dal premier Giuseppe Conte.
Nel dettaglio, per quanto riguarda gli sgravi fiscali, Cia chiede una detrazione fiscale per le famiglie, del 19% sulle spese per acquisto di prodotti agricoli e alimentari Dop e Igp e derivanti da agricoltura biologica.
Per fare fronte all’emergenza che coinvolge 3 regioni (Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna), che da sole valgono il 40% dall’agroalimentare tricolore per un totale di 24 miliardi di euro, Cia ritiene indispensabile estendere le misure previste per le zona rossa e le zone gialle, a tutto il Nord Italia, con lo stop delle tasse e dei contributi previdenziali.
Oltre alla gestione immediata della crisi, Cia propone due linee d’intervento che riguardano: il settore agrituristico, già in allarme per le prenotazioni azzerate; l’export. Come misure tampone, infatti, Cia chiede per gli agriturismi italiani, sospensioni dei contributi previdenziali e dei pagamenti delle rate dei mutui per un periodo non inferiore a 12 mesi. Allo stesso tempo, occorrono incentivi che rilancino il settore, con adozione di coupon a parziale rimborso spese, detrazioni fiscali e sospensione della tassa di soggiorno.
A sostegno dell’export, Cia rilancia, invece, la necessità di una campagna promozionale all’estero che punti sugli elementi di salubrità del cibo italiano, oltre a incentivi a tutela del sistema fieristico internazionale.
Quanto al sistema produttivo, per Cia è opportuno un intervento di natura finanziaria che dia ossigeno alle aziende agricole per almeno 24 mesi, parallelamente a una semplificazione dell’accesso al credito grazie al fondo Ismea. Nel piano di azione previsto dal Governo si auspicano anche interventi strutturali che fungano da volano per il comparto, come il prolungamento del credito d’imposta e la stabilizzazione delle esenzioni fiscali per i primi insediamenti in agricoltura, a supporto dei giovani imprenditori.
Cia-Agricoltori Italiani propone, inoltre, l’ipotesi del green ticket per le imprese, uno strumento che semplifichi i rapporti di lavoro in agricoltura, introducendo una maggiore flessibilità. Infine, serve la rapida approvazione del “collegato agricolo” alla legge di Bilancio.
“Occorre pensare a un progetto di rilancio e sviluppo dell’intero sistema economico -ha sottolineato il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino-. Chiediamo misure concrete e immediate per fronteggiare il momento difficile. Servono anche impegni di prospettiva per tornare a crescere”.
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Speciale Coronavirus COVID19 - 06 mar 2020
Giovani: Cia con ANCI per promuovere la Banca delle Terre
Cia-Agricoltori Italiani e i suoi giovani imprenditori, riuniti nell’Associazione Agia, tra i partner del progetto ANCI “SIBaTer - Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre” (legge 123/2017) per la valorizzazione dei beni non utilizzati in 8 Regioni del Mezzogiorno, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Siglato, infatti, anche da Cia e da Agia, il protocollo di collaborazione promosso dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, per supportare l’attuazione della misura “Banca delle terre abbandonate o incolte” che incentiva l’imprenditoria giovanile, in via diretta, con attività volte al miglioramento della capacità amministrativa dei Comuni e indiretta, attraverso azioni a sostegno della creazione, nei Comuni interessati, di un ambiente favorevole alla generazione da parte dei giovani, di proposte imprenditoriali che valorizzino le terre del patrimonio pubblico.
L’accordo, valido fino allo scadere, a giugno 2022, del progetto SIBaTer, vuole rispondere all’esigenza di far incontrare domanda e offerta di terre, creando reali opportunità di sviluppo, nonché all’obiettivo di favorire la nascita di “ecosistemi di conoscenza” per la condivisione di esperienze e best practice.
Previsto, quindi, da parte dei partner, l’impegno a formulare proposte per migliorare la legislazione nazionale e regionale in materia di banca delle terre, ma anche a definire criteri che agevolino le procedure di concessione della terra, per massimizzarne l’efficacia e assicurare fattibilità e sostenibilità agli interventi di valorizzazione. Inoltre, si assicura il coinvolgimento nelle iniziative informative e di comunicazione SIBaTer per far conoscere le opportunità della misura a istituzioni e potenziali beneficiari.
Il protocollo, firmato con ANCI, rappresenta per Cia-Agricoltori Italiani e la sua associazione dei giovani, un passaggio importante e significativo nella crescita del settore, chiamato a una reale e concreta apertura al ricambio generazionale. L’adesione al progetto, conferma, inoltre, l’attenzione dell’organizzazione al territorio e alle sue aree interne, alla loro rinascita anche grazie al nuovo impulso di cui sono capaci gli under 40.
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Speciale Coronavirus COVID19 - 28 feb 2020
Coronavirus, il Presidente di Cia - Agricoltori Italiani scrive al Governatore Marsilio
"La Cia - Agricoltori Italiani attraverso tutte le sue strutture continuerà ad essere impegnata per assicurare l'approvvigionamento e le forniture dei prodotti agricoli". Esprime vicinanza il Presidente della Cia - Agricoltiri Italiani Dino Scanavino al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio in questa fase particolarmente difficile e impegnativa determinata a seguito dell’emergenza epidemiologica dovuta al COVID 19.
"Al tempo stesso, i nostri uffici dislocati sul territorio saranno costantemente al servizio dei cittadini e delle Istituzioni per garantire il supporto necessario", continua Scanavino, "Giorno dopo giorno, il propagarsi dell’epidemia virale rischia di causare difficoltà sempre crescenti al sistema economico nazionale. Una situazione non facile per gli operatori economici tanto all’interno delle zone focolaio, dove i contagi hanno assunto una dimensione importante, quanto nelle altre realtà territoriali del nostro Paese. Il settore agricolo, per via delle sue caratteristiche legate principalmente alla deperibilità delle produzioni e quello agrituristico, che nelle prossime settimane entrerà nel vivo della sua stagione, sono particolarmente esposti. Un’azione", conclude, "rispetto alla quale non possiamo esimerci, viste le responsabilità di cui siamo investiti e che, spero, possa essere di sostegno all’impegno e agli sforzi che stanno egregiamente caratterizzando l’operato quotidiano della Regione da lei governata".
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Speciale Coronavirus COVID19 - 27 feb 2020
Coronavirus: Turismo Verde-Cia, piano d’azione a tutela dei 23mila agriturismi italiani
Rinvio dei contributi previdenziali e delle imposte dirette e indirette come la Tari; sospensione delle rate dei mutui; riprogrammazione delle uscite didattiche con costi a carico non delle scuole, ma dello Stato; piano di promozione straordinario per l’agriturismo in Italia. Queste alcune delle proposte che Turismo Verde, l’associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, ha portato oggi al tavolo convocato dalla ministra Teresa Bellanova per discutere delle misure da attivare contro gli effetti disastrosi dell’emergenza Coronavirus sui 23.615 agriturismi italiani.
La situazione che sta vivendo il Paese non deve essere sottovalutata, ma neanche ingigantita -ha spiegato Turismo Verde-Cia al tavolo-. Eppure, l’impatto del Coronavirus sul turismo è stato immediato e fortissimo. Nelle regioni coinvolte direttamente dall’emergenza, come Lombardia e Veneto, ci sono state disdette di massa nelle strutture, soprattutto da parte dei turisti stranieri. Prenotazioni quasi azzerate anche per aprile, con le festività di Pasqua che rappresentano uno dei periodi più importanti per la stagione turistica. Ma il danno economico coinvolge gli agriturismi di tutta Italia, con una riduzione fino al 40% delle richieste di soggiorno già arrivate.
Intanto, dove possibile, gli agriturismi associati a Turismo Verde-Cia stanno cercando di andare incontro alle esigenze degli ospiti che chiedono la disdetta delle prenotazioni, proponendo ad esempio un voucher per un periodo alternativo sempre nella stessa struttura in campagna.
E’ chiaro, però, che serve un intervento urgente in soccorso delle imprese con misure dedicate -ha ribadito Turismo Verde-Cia. Così come è necessario che la Ue attivi gli strumenti di crisi necessari, con lo stanziamento di risorse adeguate, se l’emergenza Coronavirus dovesse allargarsi e protrarsi per lungo tempo. Nel frattempo, la ministra Bellanova ha preso atto delle proposte delle associazioni, assicurando il suo impegno nei confronti del settore. Con l’obiettivo comune di evitare che i danni economici e di immagine al turismo italiano diventino irreparabili.
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Speciale Coronavirus COVID19 - 27 feb 2020
Siccità, Cia Chieti - Pescara chiede ai Consorzi di Bonifica di anticipare la stagione irrigua
Cia Agricoltori Italiani Chieti - Pescara chiede ai nuovi commissari dei Consorzi di Bonifica di anticipare la stagione irrigua. “L’anomala siccità che in queste settimane sta colpendo il nostro territorio e che incide in modo particolare su alcuni settori produttivi, come quello orticolo e cerealicolo, ci spinge a dover fronteggiare nel più breve tempo possibile questo scenario critico”, spiega il Presidente Nicola Sichetti. L’assenza perdurante di precipitazioni unita alle temperature alte rispetto alle medie stagionali rischiano di compromettere le primissime coltivazioni. “Fondamentale sarà anche dare continuità all’ottimo lavoro svolto in questi anni”, continua Sichetti, “soprattutto alla luce dei vari investimenti in programma in alcuni territori riguardanti l’ammodernamento e l’adeguamento degli impianti, rafforzando ulteriormente il dialogo e lo spirito di collaborazione”. Nei prossimi giorni è previsto un incontro con il commissario del Consorzio di Bonifica Sud Vasto, Michele Modesti e il commissario del Consorzio di Bonifica Centro, Paolo Costanzi, per confrontarsi sulle attività future.
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