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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

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1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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1 In Evidenza - 09 apr 2025

"Agricoltura Sicura": terzo incontro a Penne per difendere il lavoro regolare e la sicurezza nei campi

In un momento in cui il settore agricolo è sempre più al centro delle sfide legate alla sostenibilità e alla tutela dei diritti dei lavoratori, si è svolto presso la Sala Polivalente di Penne il terzo incontro di “Agricoltura Sicura”, promosso dalla CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo e dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro di Chieti-Pescara.

L’appuntamento rientra in una più ampia campagna di prevenzione e sensibilizzazione, rivolta in particolare agli imprenditori agricoli e ai lavoratori del comparto. L’obiettivo è fare chiarezza su obblighi normativi, adempimenti in materia di salute e sicurezza e contrasto al lavoro sommerso.

Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali del Sindaco di Penne Gilberto Petrucci, che ha sottolineato come la legalità e la sicurezza sul lavoro siano valori fondanti per un territorio che fa dell’agricoltura una risorsa identitaria e produttiva. Accanto a lui, la Vice Presidente della CIA Chieti-Pescara, Beatrice Tortora, ha ribadito l’impegno dell’associazione nel supportare le aziende agricole affinché operino nel pieno rispetto delle normative.

La prima parte dell’incontro ha visto protagoniste Monica Sorgi e Maria Beatrice Ambrosini, entrambe ispettrici del lavoro presso l’ITL di Pescara. Il loro intervento ha offerto una panoramica chiara e concreta sugli aspetti normativi generali che regolano il lavoro agricolo, mettendo in luce le criticità più frequenti riscontrate durante le ispezioni.


Tra i temi affrontati: le tipologie contrattuali previste per il settore, le modalità corrette di assunzione, le comunicazioni obbligatorie, ma anche le gravi conseguenze legate al ricorso al lavoro sommerso. “Il lavoro nero non solo danneggia il lavoratore, ma penalizza l’intero comparto agricolo, alimentando concorrenza sleale e illegalità”.

La seconda parte dell’incontro si è concentrata sugli adempimenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro agricoli. A parlarne, Annalisa Gentile e Matteo Natale, ispettori tecnici dell’ITL di Pescara, che hanno illustrato in modo puntuale le responsabilità del datore di lavoro, a partire dalla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), fino all’obbligo di formare e informare correttamente il personale.

Particolare attenzione è stata data ai rischi specifici dell’ambiente agricolo, spesso sottovalutati: l’utilizzo improprio dei trattori, l’assenza di dispositivi di protezione individuale, l’esposizione a prodotti fitosanitari e le lavorazioni in condizioni meteorologiche avverse. “La sicurezza non può essere vissuta come un obbligo burocratico, ma come un investimento culturale, che tutela la vita delle persone e il futuro dell’azienda”.

A moderare l’incontro è stato Alfonso Ottaviano, direttore CIA Chieti-Pescara, che ha guidato anche il dibattito finale con il pubblico. Molti gli interventi da parte degli agricoltori presenti, che hanno posto domande pratiche, condiviso esperienze e chiesto chiarimenti su aspetti tecnici e procedurali.

L’iniziativa si è chiusa con un messaggio chiaro: lavorare in regola conviene. Conviene ai lavoratori, che operano con dignità e sicurezza. Conviene alle aziende, che si tutelano da rischi e sanzioni. Conviene al territorio, che cresce su basi solide e trasparenti.

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1 In Evidenza - 04 apr 2025

Dazi: Cia, conto salato per province. 1 su 5 esposta per oltre 100 mln in export food verso Usa


I dazi imposti dagli Usa metterebbero a rischio il settore agroalimentare di una provincia italiana su cinque. Nella lista delle province ad alto rischio, a seguito delle barriere protezionistiche annunciate da Trump, secondo l’Ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani ce ne sono 21 - su un totale di 107 - le cui esportazioni di food verso gli Stati Uniti generano un valore superiore ai 100 milioni di euro.

La più esposta, in questa classifica che guarda ai valori assoluti dell’export, è la provincia di Salerno con 518 milioni, suddivisi soprattutto in ortofrutta lavorata e conserve di pomodoro, oltre a zucchero, cacao e condimenti vari. Segue Milano, con 422 milioni di spedizioni verso gli Stati Uniti, che vedono in primo piano le bevande alcoliche da aperitivo. Cuneo è, invece, regina dell’export di vini con quasi 400 milioni di euro venduti negli Usa dalle cantine dell’Albese, delle Langhe e del Roero (Barolo e Barbaresco, in primis). Poco fuori dal triste podio il trevigiano con il prosecco delle colline di Valdobbiadene (355 milioni) e la Food Valley di Parma, 306 milioni, nella quale i dazi colpiranno soprattutto i Consorzi di Parmigiano e Prosciutto e le conserve di pomodoro.

C’è, poi, il confronto sui valori percentuali, con un quadro ugualmente allarmante, che mette in risalto le province più vulnerabili, perché tanto dipendenti dall’export verso gli Stati Uniti. Se Grosseto, infatti, esporta negli Usa 236 milioni di olio d’oliva, preoccupa ancor di più che queste spedizioni rappresentino il 71% di tutte le vendite agroalimentari della provincia verso l’estero.
Senza contare che “anche con un valore inferiore ai 100 milioni di export, sono tante le province piccole e rurali per le quali l’impatto sull’economia locale sarebbe maggiore rispetto ai territori più ricchi, che riescono a diversificare i loro sbocchi commerciali”, ricorda il presidente nazionale Cia, Cristiano Fini.

Cia valuta particolarmente fragili le situazioni di Nuoro e Sassari, che destinano al mercato statunitense il 65% di tutta la loro produzione agroalimentare, soprattutto quel Pecorino romano prodotto per il 90% in Sardegna utilizzato oltreoceano dall’industria alimentare per aromatizzare patatine in busta e altri snack. “Se il prezzo del Pecorino romano non sarà più competitivo, verrà probabilmente sostituito da altri formaggi di pecora americani -evidenzia Fini- determinando un crollo per l’economia delle province dell’isola che si regge su quella filiera. A preoccupare sarà il prezzo del latte, che potrà subire contraccolpi immediati”.

Tra le province più esposte, fuori dal territorio sardo, ci sono anche Catanzaro, dove il mercato Usa assorbe il 42% della produzione agroalimentare provinciale (ortofrutta lavorata, marmellate e conserve di pomodoro), Siena (vino e olio d’oliva) con il 34% e Roma (vino, olio d’oliva e di semi) con il 33%.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 23 ott 2023

Avversità atmosferiche primavera 2023: ultimo appello del mondo produttivo abruzzese alla classe politica regionale

Questo è l’ultimo appello che il mondo vitivinicolo abruzzese rivolge alla classe politica della  Regione Abruzzo, di qualsiasi “colore” essa sia, per avere finalmente delle risposte concrete alla  gravissima situazione che si è purtroppo determinata a seguito delle abbondantissime precipitazioni  che hanno interessato l’intero territorio regionale nei mesi di aprile e maggio, piogge che in alcune  aree hanno superato anche i 200 mm/mese, ossia circa il triplo della media del periodo, con  conseguenze che potremmo definire senza esagerazione “catastrofiche” dal punto di vista  produttivo. Infatti, a vendemmia ormai conclusa, possiamo confermare, con assoluta certezza, il calo  della produzione di uve e di conseguenza di vino che in alcune cantine sociali della provincia di  Chieti quest’anno supererà il 70%. Se dopo mesi di proclami, promesse e false aspettative la classe  politica e dirigente della Regione Abruzzo non sarà in grado di dare risposte chiare a sostegno del  settore saremo costretti a scendere in piazza e condiviso ad unanimità dei presenti, siamo pronti a  riconsegnare le tessere elettorali.  

In questi mesi tutti gli aventi causa hanno prodotto dei documenti nei quali sono state avanzate  specifiche richieste a supporto del mondo produttivo e fornite indicazioni operative in merito.  Ad oggi purtroppo sono arrivate solo risposte piuttosto generiche e l’assegnazione di scarsissime  risorse economiche, assolutamente insufficienti per affrontare la difficile situazione del momento.  In ambito regionale si parla di 5 milioni in 2 anni ed in quello nazionale di 7 milioni, dotazioni  finanziarie lontanissime da quelle necessarie, per la sola regione Abruzzo, se consideriamo  unicamente il vino sfuso che mancherà, si stima una perdita netta di 150 milioni di euro.  Ricordiamo che il settore enologico nazionale fattura più di 7 miliardi di euro senza ovviamente  considerare tutto l’indotto.  

Occorre andare oltre, con la richiesta di approvazione a livello nazionale di provvedimenti più  importanti ed impattanti per la sopravvivenza, così purtroppo occorre dire, di migliaia di imprese  vitivinicole.  

Oltre ovviamente ad un indennizzo diretto alle aziende per la perdita di prodotto, di seguito si  riassumono i principali punti sui quali si potrebbe intervenire tempestivamente:  1) Sospensione pagamento dei mutui e finanziamenti in essere (conto capitale ed interessi) per  almeno due anni;  

2) Sospensione e/o riduzione dei contributi INPS;  

3) Azzeramento dei tassi di interesse per finanziamenti acquisto scorte a reintegro con una  istruttoria semplificata e che non tenga conto dei finanziamenti già in essere.  La situazione è veramente difficile soprattutto per numerose cantine sociali e per i loro soci che, se  non adeguatamente aiutati e supportati, rischiano di vedere vanificare decenni di duro lavoro.  La continuità aziendale di molte cooperative è, infatti, a rischio.  

L’Abruzzo del vino non può permettersi di tornare indietro, nessuno ce lo perdonerebbe. Pertanto  abbiamo deciso di convocare una conferenza stampa per chiedere a tutti gli Organi politici regionali  ed anche nazionali, risposte concrete e compatibili con le tempistiche del caso. Ripetiamo che  questo è l’ultimo appello che facciamo come mondo vitivinicolo, dopo non potremo fare altro che  scendere in piazza con centinaia di produttori.  

CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA  

Giovedì 26 ottobre, ore 11.00, luogo ancora da definire 


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2 In Evidenza - 07 ott 2023

Furti nelle campagne, agricoltori esasperati. Preoccupazione di Cia: “Serve un piano di sorveglianza”

La Cia Chieti-Pescara esprime profonda preoccupazione per la serie di furti e dispetti che si stanno verificando ai danni degli agricoltori nelle campagne di San Salvo e Cupello, in particolare nelle zone a ridosso della SS 650 Trignina. 

Negli ultimi tempi, le zone rurali hanno assistito ad un aumento significativo dei furti, che coinvolgono attrezzature agricole, prodotti agricoli, ortaggi, gasolio, sementi per le future semine e persino animali. A raccogliere le prime testimonianze degli associati è il responsabile dell’ufficio di San Salvo, Nicola Scutti, “L’area colpita è molto vasta, stiamo parlando di ettari ed ettari di territorio”, afferma, “Vengono compiuti furti di ogni tipo: trattori che valgono migliaia di euro, ma non solo. Vengono rubati attrezzi, interi impianti di irrigazione, perfino il concime e quanto gli agricoltori utilizzano per i trattamenti fitosanitari. In ogni caso, si tratta di materiale costoso, la cui sottrazione arreca danni davvero molto ingenti”.

“A rimetterci sono gli agricoltori, e anche chi è assicurato riesce ad essere ristorato solo di una parte parziale del danno”, afferma il Presidente provinciale, Domenico Bomba, “Per contrastare il fenomeno invitiamo gli agricoltori a denunciare e chiediamo di aumentare la presenza delle forze dell'ordine nelle aree rurali e migliorare la sorveglianza per prevenire ulteriori atti criminali. Come Cia ci impegniamo a collaborare con le autorità chiedendo al Prefetto finanziamenti per installare telecamere collegate con le forze dell'ordine nei punti strategici delle viabilità rurali”.


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1 In Evidenza - 04 ott 2023

Vitivinicolo: fondi e procedure insufficienti a sostegno dei danni da peronospora, Cia annuncia mobilitazione

“Dalla Regione Abruzzo due milioni e mezzo di euro da impegnare entro fine anno con una procedura tutta da definire, una ipotesi con un tetto di 10mila euro ad azienda per chi ha avuto un danno superiore al 50%, e la stessa somma per il 2024 per fronteggiare i danni da peronospora. Questo significa non aiutare neanche un terzo delle aziende colpite. Le procedure e le somme del ministero ad oggi hanno tempi indefiniti. È proprio il caso di dire: l’elefante ha partorito il topolino”.

 

Esprime disapprovazione il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, a seguito del Tavolo Verde regionale ed annuncia una massiccia mobilitazione in tutto il territorio per protestare contro l'insufficienza dei fondi stanziati per combattere gli effetti devastanti della peronospora.

 

Quest’anno la produzione di uva da vino è stata drasticamente ridotta a causa delle persistenti e abbondanti piogge di maggio e giugno che hanno causato la diffusione di spore fungine, provocando ingenti danni alle produzioni agricole e mettendo a rischio la sostenibilità economica di numerose aziende del comparto.

 

I danni medi in Abruzzo sono considerevoli con perdite superiori al 50%.

 

Cia Abruzzo ha sollevato ripetutamente l'allarme riguardo a questa grave minaccia per il settore, sottolineando l'urgente necessità di fondi adeguati per prevenire e combattere la peronospora.

 

"Gli agricoltori abruzzesi sono in grave difficoltà”, ha affermato il Presidente regionale, “Abbiamo bisogno di un sostegno finanziario adeguato per investire in misure preventive, nella ricerca di nuove soluzioni e nella riparazione dei danni subiti. Purtroppo, i fondi attualmente stanziati dal governo sono del tutto insufficienti, soprattutto rapportati alle cifre che vengono destinate ad altri interventi".

 

“Dopo mesi di dialogo e di sollecitazioni le risposte sulla crisi del settore vitivinicolo sono inadeguate”, commenta Domenico Bomba, Presidente Cia Chieti-Pescara, “Avevamo chiesto al Governo di mettere in campo strumenti straordinari e adeguati per ristorare gli agricoltori ma i risultati ad oggi sono deludenti.

Non si può sottovalutare e gestire in questo modo una delle crisi più importanti del settore trainante dell’economia agricola abruzzese. Per non parlare della totale mancanza di attenzione al mondo delle cooperative. Siamo pronti a mobilitarci per rivendicare i giusti aiuti e la giusta attenzione. Nei prossimi giorni renderemo pubblica la data e la forma della mobilitazione su un problema che non può essere più rimandato”, continua Bomba.

 

La mobilitazione rappresenta un appello alla classe politica affinché prenda seriamente in considerazione le esigenze dell'agricoltura e metta a disposizione risorse e procedure adeguate per affrontare la crisi della peronospora. Gli agricoltori chiedono inoltre un dialogo costruttivo con il governo per sviluppare soluzioni a lungo termine per proteggere il settore agricolo dagli effetti devastanti di questa malattia.

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2 In Evidenza - 28 set 2023

Vendemmia drammatica in Abruzzo: Cia chiede di accelerare gli interventi a sostegno del settore

Situazione preoccupante in Abruzzo per la vendemmia 2023: perdite che superano di gran lunga le stime dei mesi scorsi che, in alcuni casi, vanno oltre il 70%.

Una crisi senza precedenti che sta mettendo gli agricoltori locali in ginocchio, gettando un'ombra minacciosa sul futuro dell'industria vinicola abruzzese.

Una delle principali ragioni dietro la situazione critica della vendemmia è stata l'inclemente andamento del clima durante la stagione di crescita delle uve. L'abbondante umidità associata alle copiose piogge di maggio e giugno ha creato un ambiente favorevole per la diffusione della peronospora, compromettendo ulteriormente la salute delle piante e la produzione di uva.

Una situazione che rappresenta un colpo duro per gli agricoltori abruzzesi, molti dei quali dipendono dalla produzione vinicola per il loro sostentamento, ma da cui dipende anche la prosperità economica dell'intera regione.

Per il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, non c’è più tempo da perdere, “Siamo di fronte ad una situazione di emergenza”, afferma, “Situazione che è stata fin troppo sottovalutata. Nonostante queste difficoltà, gli agricoltori abruzzesi si sono adattati ed hanno continuato a lavorare sodo, ma ci sono cantine che non hanno aperto. Tuttavia, è fondamentale che le istituzioni locali e nazionali forniscano il supporto necessario”, continua Bomba, “Chiediamo quindi alle autorità di adottare misure concrete immediate per sostenere gli agricoltori abruzzesi durante questa crisi. Come Cia ci siamo attivati fin da subito per sensibilizzare la politica, ma è ancora tutto fermo. Se non avremo nessuna risposta si andrà ad oltranza senza escludere manifestazioni in piazza”.

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1 In Evidenza - 26 set 2023

Abruzzo la quinta regione in Italia per incidenza di donne in agricoltura

In Abruzzo le imprese agricole guidate da donne sono 15.545, pari al 35%, quasi quattro punti percentuali sopra la media nazionale (31,5%). Un dato che fa dell’Abruzzo la quinta regione in Italia per incidenza di donne in agricoltura. Un dato emerso dall’analisi di Abruzzo Openpolis che ha realizzato un censimento per l'agricoltura. Dati significativi anche in vista della Giornata Internazionale delle donne rurali istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con lo scopo di riconoscere il ruolo cruciale svolto dalle donne nel garantire la sostenibilità delle famiglie e delle comunità rurali. Infatti, le donne contribuiscono in modo significativo alla produzione agricola, alla sicurezza alimentare, alla gestione del territorio e delle risorse naturali.


“Le donne hanno sempre svolto un ruolo centrale in questo settore, dalla semina alla raccolta, dalla cura degli animali alla gestione delle risorse naturali. In questo contesto, è fondamentale riconoscere il ruolo delle donne in agricoltura e promuovere l'uguaglianza di genere nel settore. Le politiche pubbliche, gli investimenti e il sostegno alle donne agricole sono essenziali per massimizzare il loro contributo e migliorare le condizioni di vita nelle aree rurali”, così la presidente dell’associazione Donne in Campo - Cia Abruzzo, Annamaria D’Alonzo. “La loro influenza è cruciale per l'adozione di pratiche agricole eco-compatibili e per la promozione di un sistema alimentare equo ed etico”.


Per quanto riguarda i giovani under 45, invece, nel 2020 erano in tutto 4.583 le imprese registrate nella regione, pari al 10,3% del totale. A differenza dell'imprenditoria femminile, in questo caso siamo di fronte a un dato inferiore rispetto alla media del paese (13,5%).


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1 In Evidenza - 06 set 2023

Avviso pubblico a sportello. Bando di selezione per l'iscrizione ai corsi di formazione per Giovani imprenditori al Prim

In allegato il bando

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