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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

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1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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1 In Evidenza - 09 apr 2025

"Agricoltura Sicura": terzo incontro a Penne per difendere il lavoro regolare e la sicurezza nei campi

In un momento in cui il settore agricolo è sempre più al centro delle sfide legate alla sostenibilità e alla tutela dei diritti dei lavoratori, si è svolto presso la Sala Polivalente di Penne il terzo incontro di “Agricoltura Sicura”, promosso dalla CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo e dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro di Chieti-Pescara.

L’appuntamento rientra in una più ampia campagna di prevenzione e sensibilizzazione, rivolta in particolare agli imprenditori agricoli e ai lavoratori del comparto. L’obiettivo è fare chiarezza su obblighi normativi, adempimenti in materia di salute e sicurezza e contrasto al lavoro sommerso.

Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali del Sindaco di Penne Gilberto Petrucci, che ha sottolineato come la legalità e la sicurezza sul lavoro siano valori fondanti per un territorio che fa dell’agricoltura una risorsa identitaria e produttiva. Accanto a lui, la Vice Presidente della CIA Chieti-Pescara, Beatrice Tortora, ha ribadito l’impegno dell’associazione nel supportare le aziende agricole affinché operino nel pieno rispetto delle normative.

La prima parte dell’incontro ha visto protagoniste Monica Sorgi e Maria Beatrice Ambrosini, entrambe ispettrici del lavoro presso l’ITL di Pescara. Il loro intervento ha offerto una panoramica chiara e concreta sugli aspetti normativi generali che regolano il lavoro agricolo, mettendo in luce le criticità più frequenti riscontrate durante le ispezioni.


Tra i temi affrontati: le tipologie contrattuali previste per il settore, le modalità corrette di assunzione, le comunicazioni obbligatorie, ma anche le gravi conseguenze legate al ricorso al lavoro sommerso. “Il lavoro nero non solo danneggia il lavoratore, ma penalizza l’intero comparto agricolo, alimentando concorrenza sleale e illegalità”.

La seconda parte dell’incontro si è concentrata sugli adempimenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro agricoli. A parlarne, Annalisa Gentile e Matteo Natale, ispettori tecnici dell’ITL di Pescara, che hanno illustrato in modo puntuale le responsabilità del datore di lavoro, a partire dalla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), fino all’obbligo di formare e informare correttamente il personale.

Particolare attenzione è stata data ai rischi specifici dell’ambiente agricolo, spesso sottovalutati: l’utilizzo improprio dei trattori, l’assenza di dispositivi di protezione individuale, l’esposizione a prodotti fitosanitari e le lavorazioni in condizioni meteorologiche avverse. “La sicurezza non può essere vissuta come un obbligo burocratico, ma come un investimento culturale, che tutela la vita delle persone e il futuro dell’azienda”.

A moderare l’incontro è stato Alfonso Ottaviano, direttore CIA Chieti-Pescara, che ha guidato anche il dibattito finale con il pubblico. Molti gli interventi da parte degli agricoltori presenti, che hanno posto domande pratiche, condiviso esperienze e chiesto chiarimenti su aspetti tecnici e procedurali.

L’iniziativa si è chiusa con un messaggio chiaro: lavorare in regola conviene. Conviene ai lavoratori, che operano con dignità e sicurezza. Conviene alle aziende, che si tutelano da rischi e sanzioni. Conviene al territorio, che cresce su basi solide e trasparenti.

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1 In Evidenza - 04 apr 2025

Dazi: Cia, conto salato per province. 1 su 5 esposta per oltre 100 mln in export food verso Usa


I dazi imposti dagli Usa metterebbero a rischio il settore agroalimentare di una provincia italiana su cinque. Nella lista delle province ad alto rischio, a seguito delle barriere protezionistiche annunciate da Trump, secondo l’Ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani ce ne sono 21 - su un totale di 107 - le cui esportazioni di food verso gli Stati Uniti generano un valore superiore ai 100 milioni di euro.

La più esposta, in questa classifica che guarda ai valori assoluti dell’export, è la provincia di Salerno con 518 milioni, suddivisi soprattutto in ortofrutta lavorata e conserve di pomodoro, oltre a zucchero, cacao e condimenti vari. Segue Milano, con 422 milioni di spedizioni verso gli Stati Uniti, che vedono in primo piano le bevande alcoliche da aperitivo. Cuneo è, invece, regina dell’export di vini con quasi 400 milioni di euro venduti negli Usa dalle cantine dell’Albese, delle Langhe e del Roero (Barolo e Barbaresco, in primis). Poco fuori dal triste podio il trevigiano con il prosecco delle colline di Valdobbiadene (355 milioni) e la Food Valley di Parma, 306 milioni, nella quale i dazi colpiranno soprattutto i Consorzi di Parmigiano e Prosciutto e le conserve di pomodoro.

C’è, poi, il confronto sui valori percentuali, con un quadro ugualmente allarmante, che mette in risalto le province più vulnerabili, perché tanto dipendenti dall’export verso gli Stati Uniti. Se Grosseto, infatti, esporta negli Usa 236 milioni di olio d’oliva, preoccupa ancor di più che queste spedizioni rappresentino il 71% di tutte le vendite agroalimentari della provincia verso l’estero.
Senza contare che “anche con un valore inferiore ai 100 milioni di export, sono tante le province piccole e rurali per le quali l’impatto sull’economia locale sarebbe maggiore rispetto ai territori più ricchi, che riescono a diversificare i loro sbocchi commerciali”, ricorda il presidente nazionale Cia, Cristiano Fini.

Cia valuta particolarmente fragili le situazioni di Nuoro e Sassari, che destinano al mercato statunitense il 65% di tutta la loro produzione agroalimentare, soprattutto quel Pecorino romano prodotto per il 90% in Sardegna utilizzato oltreoceano dall’industria alimentare per aromatizzare patatine in busta e altri snack. “Se il prezzo del Pecorino romano non sarà più competitivo, verrà probabilmente sostituito da altri formaggi di pecora americani -evidenzia Fini- determinando un crollo per l’economia delle province dell’isola che si regge su quella filiera. A preoccupare sarà il prezzo del latte, che potrà subire contraccolpi immediati”.

Tra le province più esposte, fuori dal territorio sardo, ci sono anche Catanzaro, dove il mercato Usa assorbe il 42% della produzione agroalimentare provinciale (ortofrutta lavorata, marmellate e conserve di pomodoro), Siena (vino e olio d’oliva) con il 34% e Roma (vino, olio d’oliva e di semi) con il 33%.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 24 ago 2023

Previsioni Vendemmia 2023. Cia Abruzzo: un'annata difficile

Manca poco alla vendemmia 2023 che, in un’annata complessa come questa, sta pagando un caro prezzo a causa degli effetti dei cambiamenti climatici tra ondate di calore e maltempo che hanno danneggiato i vigneti. A rischio i vini simbolo del territorio, Trebbiano e Montepulciano. Nel trimestre aprile-giugno 2023, le piogge hanno imperversato, con valori sopra 400 mm ad Atri, Orsogna, Ortona, Teramo, Tocco da Casauria e Vicoli, favorendo la diffusione della plasmopara viticola (agente eziologico della peronospora). E’ quanto emerge da un’inchiesta dei tre Bicchieri a firma di Gianluca Atzeni per Gambero Rosso.

C’è un’oggettiva difficoltà in provincia di Chieti, dove il calo produttivo per problemi fitosanitari è stimato tra 30% e 40%. Nel 2022, gli ettolitri di vino rivendicati furono 1,15 milioni, di cui 0,83 milioni di solo Montepulciano d'Abruzzo.

La raccolta è prevista nella seconda decade di agosto, ma il caldo di queste settimane potrebbe anticiparla. Sarà, comunque, una vendemmia nel segno della sostenibilità, con un numero crescente di aziende che hanno aderito al bio e alla lotta integrata.

“Secondo le valutazioni dei nostri esperti, le condizioni climatiche e agronomiche della regione Abruzzo non hanno contribuito a creare un ambiente ideale per la crescita e la maturazione delle uve”, afferma il presidente Nicola Antonio Sichetti, “Come Cia faremo il possibile per sostenere i nostri associati e i viticoltori in questo periodo difficile ma a volte da annate complicate nascono vini buonissimi. Adesso speriamo che la stagione estiva continui con caldo e sole per raggiungere buoni livelli qualitativi. Una vendemmia, insomma, che ci mette di fronte al fatto che dobbiamo puntare ancora di più sulla ricerca per aiutare alcune varietà a essere più resistenti alle condizioni climatiche avverse che si presentano in stagioni difficili come questa“.

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1 In Evidenza - 10 ago 2023

Soddisfazione da Parte di CIA Agricoltori Italiani per le Misure del Consiglio dei Ministri contro la peronospora dei v

La Confederazione Italiana Agricoltori Abruzzo esprime la propria soddisfazione e apprezzamento per le misure che sarebbero state varate dal Consiglio dei Ministri del 7 agosto per fronteggiare i danni causati dalla peronospora ai vigneti dopo le piogge prolungate del mese di maggio che hanno favorito il proliferare della malattia fungina della vita.


Il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, ha accolto con favore l'attenzione e l'impegno del Governo nei confronti di un problema che colpisce pesantemente il settore agricolo e vitivinicolo regionale e nazionale, "Le misure annunciate dal Consiglio dei Ministri rappresentano un passo importante verso la salvaguardia della nostra preziosa produzione di uve e vino. Misure che come Cia avevamo chiesto più volte alle autorità competenti e che speriamo vengano effettivamente messe in campo. La peronospora ha causato danni significativi agli agricoltori abruzzesi quest’anno compromettendo la prossima vendemmia”, continua il Presidente Cia, “Questo impegno da parte del Governo dimostra un'autentica comprensione delle sfide che affrontiamo nell'agricoltura”, sostiene Sichetti che tuttavia ha anche sottolineato la questione dei fondi assegnati per affrontare l'emergenza: "Sebbene apprezziamo gli sforzi compiuti, dobbiamo far notare che i fondi stanziati sono ancora insufficienti per far fronte alla scala dei danni causati dalla peronospora”. 


L’ammontare di 1 milione di euro stanziato dal dl Asset sarà destinato a Ismea, l’istituto di servizi per il mercato agricolo, per offrire un contributo alle imprese agricole danneggiate sotto forma di “conto interessi”. Questo contributo è finalizzato a sostenere le imprese che hanno accesso a finanziamenti bancari fino a sessanta mesi, al fine di agevolare la continuazione delle attività nonostante le difficoltà legate alla peronospora.



“È di fondamentale importanza che il governo consideri l'entità reale della situazione e assicuri risorse adeguate di supporto per gli agricoltori nell'affrontare questa crisi in modo efficace”, conclude Sichetti, “Un milione di euro per un Paese come l’Italia è chiaro che non basta”.


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1 In Evidenza - 04 ago 2023

Promozione vino abruzzese in UK: Wine52 per promuovere le eccellenze vitivinicole dell'Abruzzo nel Regno Unito

E' pervenuta dall'Agenzia Ice una proposta per le aziende vinicole della Regione Abruzzo. Si tratta di inviare vini a denominazione di origine a un wine club digitale inglese Wine52 che promuoverà le bottiglie a marchio del club (private label).

Nell’ambito del Patto per l’export, l'Agenzia ICE ha concluso un accordo con la Wine52, un wine club inglese con un abbonamento mensile che consegna al domicilio degli iscritti delle Wine Box contenenti una selezione dei vini a catalogo e la rivista specializzata Glug Magazine che presenta contenuti di approfondimento riguardanti la tipologia di vino e la cantina che lo produce. 

Il progetto "Best of Italy" WINE52 punta a potenziare l’offerta di prodotti italiani autentici nel Regno Unito attraverso i canali digitali.  L’accordo prevede una promozione che si svolgerà attraverso la realizzazione di 5 “Italian Themes” dedicati a 5 diverse Regioni italiane ed una campagna marketing online e offline che offrirà visibilità, informazioni e approfondimenti sulle aziende italiane che prenderanno parte all’iniziativa. 
Per ciascuno dei 5 Italian Theme, i membri del wine club riceveranno a casa una Box brandizzata con i vini delle cantine italiane selezionate.

Il progetto "Best of Italy" WINE52 inizia la sua attività con la regione Abruzzo, seguiranno altre 3 regioni che l'Agenzia ICE individuerà insieme a Wine52.

Le adesioni delle aziende dovranno pervenire entro il 31 agosto tramite il modulo online accessibile a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSezwdt-hlwLUdbh4b8Fmj3fXgfxML3_MkzVgZ9EdDLmO6d8Iw/viewform

Requisiti specifici aziende vino

- Il vino deve avere una DOC, DOCG o IGT coerente con la Regione oggetto dell’Italian Theme (la cantina stessa o il vigneto);
L’azienda deve essere in grado di imbottigliare il vino in private label, in quanto le bottiglie saranno etichettate Wine52. La visibilità dell'azienda sarà garantita dalla pagina dedicata sulla rivista Glug e dalle quelle web della piattaforma;
- L’azienda deve essere in grado di fornire il materiale stampa (testo e immagini) per la rivista Glug come indicato nella sezione “materiale editoriale”;
- Tipologie di vino ammesse: Vini rossi e bianchi, fermi o effervescenti (no rosé)

La fase di selezione si articolerà in più fasi:
  • raccolta dei dati relativi alle aziende candidate tramite il form di adesione
  • prima selezione da parte di Wine52 delle aziende di cui richiedere campioni da provare
  • invio da parte delle aziende selezionate dei campioni alla sede di Wine52 tramite uno spedizioniere proprio o tramite uno spedizioniere indicato da Wine52 (costo della spedizione a carico dell'azienda)
  • selezione da parte di Wine52 attraverso una degustazione di tutti i campioni. La degustazione avviene contemporaneamente in condizioni identiche tra loro per garantire massima imparzialità
  • selezione finale per ciascuna regione a cura di Wine52
  • comunicazione di ammissione alle aziende selezionate tramite lettera di ammissione di Agenzia ICE e invio delle informazioni per la spedizione della merce e per lo sdoganamento dei prodotti
  • Wine52 provvederà ad effettuare ordini di acquisto dall'azienda.
I costi di invio dei campioni sono a carico delle aziende partecipanti.
I costi di sdoganamento e il pagamento dei dazi sono a carico di Wine52

La campagna promozionale avrà inizio nel mese di novembre 2023.

Circolare informativa con le informazioni dettagliatehttps://www.ice.it/it/sites/default/files/inline-files/Circolare%20WINE52_Regolamento.pdf

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1 In Evidenza - 04 ago 2023

Romania Collettiva vino ICE: ITALIAN LOUNGE A RO.WINE

Nell’ambito delle azioni di promozione a favore dei prodotti alimentari italiani in Romania, l'Agenzia ICE organizza una partecipazione collettiva per circa 20 aziende italiane al festival alimentare Ro.Wine, che si svolgerà a Bucarest dal 13 al 15 ottobre 2023.

L’evento, dedicato principalmente al settore vinicolo, ha anche un'area riservata ai prodotti gourmet. L’evento è aperto sia ad un target di visitatori ho.re.ca., GDO, che ad un pubblico consumer. Il giorno 13 ottobre sarà dedicato ai visitatori specializzati.

All’ultima edizione svoltasi a Bucarest dal 12 al 14 maggio 2023 hanno partecipato 167 espositori, di cui 90 esteri (da Italia, Repubblica di Moldavia, Bulgaria, Grecia, Spagna, Stati Uniti, Argentina, Chile, Australia, Nuova Zelanda).
I visitatori sono stati oltre 7.000, tra quelli specializzati e il pubblico interessato.

L'evento è stato visitato dalle principali catene di retail per le quali gli organizzatori hanno predisposto dei tour privati personalizzati, nonché dai gestori di primari ristoranti presenti sul territorio rumeno, chef e sommelier.


Settori interessati
ALIMENTARI E BEVANDE

Costo di adesione:
La quota agevolata di partecipazione è pari a € 500 per postazione.

1 postazione gratuita:
La postazione gratuita, valida esclusivamente per n° 1 postazione, si applica alle imprese che rientrano nelle misure di cui alla Delibera del Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia ICE “Misure straordinarie a sostegno delle imprese dei territori alluvionati dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana”, n. 636/23 del 29/05/2023, e che avranno prodotto idonea auto-certificazione ai sensi del D.lgs. n. 445/2000. (vedi link sotto modalità di adesione)

Scadenza registrazione:
11 agosto 2023

Per maggior informazioni:
https://www.ice.it/it/area-clienti/eventi/dettaglio-evento/2023/C1/021

Modalità di adesione:
https://www.ice.it/it/area-clienti/eventi/dettaglio-evento/2023/C1/021/modalita-adesione

Circolare ICE con dettagli:
https://www.ice.it/it/area-clienti/eventi/dettaglio-evento/2023/C1/021/allegati-generati/pdf-completo

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1 In Evidenza - 04 ago 2023

Pensioni: Anp-Cia Abruzzo si mobilita a sostegno del documento programmatico nazionale

Aumento delle pensioni minime, servizi sociosanitari efficienti, soprattutto nelle aree interne e rurali, urgenza di politiche di sostegno per un invecchiamento attivo, e infine valorizzare il ruolo sociale dell’anziano nella società. Questi i macro-temi dell’incontro svolto da Anp Abruzzo, Associazione Nazionale Pensionati di Cia-Agricoltori italiani con i rappresentanti istituzionali del territorio abruzzese che hanno risposto all’invito, l’onorevole Daniela Torto, il Senatore Michele Fina e la Senatrice Gabriella Di Girolamo. È stato portato sul tavolo del confronto istituzionale il documento programmatico messo a punto dall’Associazione per il Governo e il Parlamento. 

“Le pensioni minime vanno alzate ad almeno 780 euro al mese e, comunque, a un importo non inferiore a quanto indicato dall’Europa riguardo la soglia di povertà”, afferma il Presidente ANP Abruzzo Giuseppe De Blasis. “Oggi i pensionati con un trattamento al minimo, più di 2 milioni e mezzo di persone, non sono nella condizione di soddisfare le esigenze basilari, mentre il perdurare della crisi energetica, l’aumento del costo della vita e l’inflazione rendono difficile la normale sussistenza.”


“Va profondamente riformata la misura Opzione donna”, sostiene Claudio Sarmiento, vicepresidente regionale ANP Abruzzo, “per renderla accessibile ed evitare la ‘punizione’ di un calcolo interamente contributivo degli assegni, già magri, delle lavoratrici. Inoltre, va rilanciata la proposta di legge giacente in Parlamento che affronta il nodo dell’eliminazione dell’integrazione al minimo pensionistico, dove, senza un intervento strutturale, in futuro saranno erogate pensioni che non arriveranno alle trecento euro mensili. Parallelamente, per i giovani si sollecita una vera pensione di garanzia.”



“Manca ancora il riconoscimento dell’attività agricola come lavoro gravoso e usurante”, dichiara Valterio Polucci, vicepresidente ANP Abruzzo. “Ai Coltivatori Diretti è negata la possibilità di attingere ai benefici di legge per anticipare la pensione (APE Social). Occorre anche l’azzeramento dell’IMU sui terreni agricoli per tutti i pensionati ex agricoltori non più iscritti alla previdenza.”


“Sono tutte sfide che dobbiamo vincere adesso”, commenta il Presidente della CIA Abruzzo Nicola Sichetti. “Non abbiamo mai abbandonato queste nostre battaglie finalizzate a rilanciare le aree marginali e interne della nostra Regione. Serve un piano sociosanitario con strutture ambulatoriali, case della salute di prossimità, potenziamento dell’assistenza domiciliare, servizi di telemedicina, reti sociali e di volontariato effettivamente valorizzate. È tempo di rilanciare le occasioni di confronto istituzionale”, continua Sichetti, “Rafforzando l’azione dell’associazione sul territorio lavorando insieme su argomenti come il miglioramento della condizione sociale e la qualità della vita di milioni di anziani anticipando l’appuntamento con la prossima Legge di Bilancio.”


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1 In Evidenza - 04 lug 2023

Gestione responsabile della fauna selvatica: Cia Abruzzo propone modifiche di legge per contenere i danni alle colture

Contenimento degli ungulati per preservare le colture e ristabilire con urgenza una corretta conciliazione fra le esigenze della fauna e quelle dell’agricoltura. Lo ha ribadito Cia Abruzzo in un manifesto inviato alla Prefettura e alla Regione in cui si esaminano una serie di proposte di legge recanti disposizioni in materia di danni provocati dalla fauna selvatica, nello specifico le leggi regionali 10/04 e 10/03 e il Regolamento Regionale 1/2017. 


L'incremento e la conseguente presenza di animali selvatici nei campi rappresentano una sfida significativa per gli agricoltori locali, che subiscono perdite economiche e difficoltà nell'esercizio delle proprie attività.


La Cia ritiene che sia possibile affrontare questa sfida attraverso l'adozione di buone pratiche e misure preventive, promuovendo un equilibrio sostenibile tra la conservazione della fauna selvatica e la protezione delle colture.


“Nell’anno in corso, già funestato dalle forti ed incessanti piogge, in prossimità delle trebbiature e dei raccolti estivi, la situazione sta letteralmente precipitando e molte aziende sono già al collasso, al punto da mettere in discussione la propria sussistenza”, ha affermato il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “Come Cia non possiamo assistere inermi di fronte ad una tale emergenza e per questo che abbiamo analizzato attentamente gli atti e la normativa inerente alla gestione della fauna selvatica nella regione Abruzzo, per meglio comprendere le criticità che hanno portato a questo stato di fatto di pura e vera emergenza regionale. Dall’analisi dei documenti abbiamo elaborato una serie di proposte dove è assolutamente necessario intervenire per gestire correttamente l’emergenza”.


Di seguito le proposte di Cia:
1- mettere a rotazione almeno settimanalmente le squadre di Atc sul territorio contribuendo così alla riduzione della presenza della specie e quindi dei danni. Lo stesso principio vale anche per la caccia di selezione, i cacciatori devono ruotare liberamente su tutto il territorio vocato e non, per ottenere dei risultati concreti senza essere legati alla squadra che opera nella zona di caccia al cinghiale loro assegnata.
2- rivedere gli aspetti normativi legati al risarcimento danni prodotti dalla fauna selvatica. La legge regionale, al contrario della legge quadro nazionale per il ristoro dei danni alle colture agricole, non prevede competenze a carico degli Atc che non hanno alcun interesse a gestire correttamente la fauna selvatica se i danni li paga la regione e non gravano sui propri bilanci. Tra l’altro con il ristoro dei danni a carico degli Atc il “de minimis” non si applica tutto a vantaggio del mondo agricolo. 
3- modifica alla norma sull’elezione del presidente degli Atc
4- modifica della legge regionale, portando in capo alla polizia Provinciale e al Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, l’organizzazione delle attività gestionali del controllo e il coordinamento dei selecontrollori/bioregolatori.


Importante anche il contenimento del lupo, la cui presenza è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi anni causando danni alle attività zootecniche del territorio. Sono necessarie misure efficaci e sostenibili, tra cui:
1- monitoraggio continuo della quantità di lupi presenti, usando metodi scientifici e non empirici, per valutare lo stato della specie e le sue interazioni con le attività umane presenti sul territorio e, se necessario, autorizzare interventi di controllo mirati al ripristino del giusto equilibrio specie/territorio;
2- azione di prevenzione e riduzione dei conflitti tra il lupo e gli allevatori, concedendo gratuitamente strumenti di prevenzione dei danni come le recinzioni elettrificate, i cani da guardiania e i dissuasori acustici o luminosi, nonché la formazione degli allevatori;
3- risarcimento congruo e tempestivo dei danni causati dal lupo alle produzioni zootecniche, usando fondi pubblici o assicurativi, e garantendo una procedura trasparente e semplificata per le denunce dei danni da parte degli allevatori;
4- maggiore condivisione tra le diverse amministrazioni competenti sul territorio (Regioni, Province, Parchi nazionali, Riserve e Parchi regionali) per garantire una gestione coordinata e omogenea del lupo a livello regionale.


“Un altro aspetto che ci preme sottolineare è quello degli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica che annualmente vedono coinvolti gli automobilisti abruzzesi e che sono sempre più in aumento”, sostiene Sichetti, “Così come sono in aumento gli ungulati e i lupi che vagano liberamente per i centri cittadini della Regione mettendo a repentaglio la sicurezza soprattutto dei bambini, delle donne, degli anziani, e seminando terrore nella popolazione. 


Questa situazione non è più sopportabile, occorre agire immediatamente per ripristinare il giusto equilibrio tra le specie e il territorio. Se le nostre proposte non saranno ascoltate non esiteremo a scendere in piazza chiamando a raccolta tutto il mondo agricolo e la società civile sensibile al problema”, conclude il Presidente regionale.

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