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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

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1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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1 In Evidenza - 09 apr 2025

"Agricoltura Sicura": terzo incontro a Penne per difendere il lavoro regolare e la sicurezza nei campi

In un momento in cui il settore agricolo è sempre più al centro delle sfide legate alla sostenibilità e alla tutela dei diritti dei lavoratori, si è svolto presso la Sala Polivalente di Penne il terzo incontro di “Agricoltura Sicura”, promosso dalla CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo e dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro di Chieti-Pescara.

L’appuntamento rientra in una più ampia campagna di prevenzione e sensibilizzazione, rivolta in particolare agli imprenditori agricoli e ai lavoratori del comparto. L’obiettivo è fare chiarezza su obblighi normativi, adempimenti in materia di salute e sicurezza e contrasto al lavoro sommerso.

Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali del Sindaco di Penne Gilberto Petrucci, che ha sottolineato come la legalità e la sicurezza sul lavoro siano valori fondanti per un territorio che fa dell’agricoltura una risorsa identitaria e produttiva. Accanto a lui, la Vice Presidente della CIA Chieti-Pescara, Beatrice Tortora, ha ribadito l’impegno dell’associazione nel supportare le aziende agricole affinché operino nel pieno rispetto delle normative.

La prima parte dell’incontro ha visto protagoniste Monica Sorgi e Maria Beatrice Ambrosini, entrambe ispettrici del lavoro presso l’ITL di Pescara. Il loro intervento ha offerto una panoramica chiara e concreta sugli aspetti normativi generali che regolano il lavoro agricolo, mettendo in luce le criticità più frequenti riscontrate durante le ispezioni.


Tra i temi affrontati: le tipologie contrattuali previste per il settore, le modalità corrette di assunzione, le comunicazioni obbligatorie, ma anche le gravi conseguenze legate al ricorso al lavoro sommerso. “Il lavoro nero non solo danneggia il lavoratore, ma penalizza l’intero comparto agricolo, alimentando concorrenza sleale e illegalità”.

La seconda parte dell’incontro si è concentrata sugli adempimenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro agricoli. A parlarne, Annalisa Gentile e Matteo Natale, ispettori tecnici dell’ITL di Pescara, che hanno illustrato in modo puntuale le responsabilità del datore di lavoro, a partire dalla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), fino all’obbligo di formare e informare correttamente il personale.

Particolare attenzione è stata data ai rischi specifici dell’ambiente agricolo, spesso sottovalutati: l’utilizzo improprio dei trattori, l’assenza di dispositivi di protezione individuale, l’esposizione a prodotti fitosanitari e le lavorazioni in condizioni meteorologiche avverse. “La sicurezza non può essere vissuta come un obbligo burocratico, ma come un investimento culturale, che tutela la vita delle persone e il futuro dell’azienda”.

A moderare l’incontro è stato Alfonso Ottaviano, direttore CIA Chieti-Pescara, che ha guidato anche il dibattito finale con il pubblico. Molti gli interventi da parte degli agricoltori presenti, che hanno posto domande pratiche, condiviso esperienze e chiesto chiarimenti su aspetti tecnici e procedurali.

L’iniziativa si è chiusa con un messaggio chiaro: lavorare in regola conviene. Conviene ai lavoratori, che operano con dignità e sicurezza. Conviene alle aziende, che si tutelano da rischi e sanzioni. Conviene al territorio, che cresce su basi solide e trasparenti.

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1 In Evidenza - 04 apr 2025

Dazi: Cia, conto salato per province. 1 su 5 esposta per oltre 100 mln in export food verso Usa


I dazi imposti dagli Usa metterebbero a rischio il settore agroalimentare di una provincia italiana su cinque. Nella lista delle province ad alto rischio, a seguito delle barriere protezionistiche annunciate da Trump, secondo l’Ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani ce ne sono 21 - su un totale di 107 - le cui esportazioni di food verso gli Stati Uniti generano un valore superiore ai 100 milioni di euro.

La più esposta, in questa classifica che guarda ai valori assoluti dell’export, è la provincia di Salerno con 518 milioni, suddivisi soprattutto in ortofrutta lavorata e conserve di pomodoro, oltre a zucchero, cacao e condimenti vari. Segue Milano, con 422 milioni di spedizioni verso gli Stati Uniti, che vedono in primo piano le bevande alcoliche da aperitivo. Cuneo è, invece, regina dell’export di vini con quasi 400 milioni di euro venduti negli Usa dalle cantine dell’Albese, delle Langhe e del Roero (Barolo e Barbaresco, in primis). Poco fuori dal triste podio il trevigiano con il prosecco delle colline di Valdobbiadene (355 milioni) e la Food Valley di Parma, 306 milioni, nella quale i dazi colpiranno soprattutto i Consorzi di Parmigiano e Prosciutto e le conserve di pomodoro.

C’è, poi, il confronto sui valori percentuali, con un quadro ugualmente allarmante, che mette in risalto le province più vulnerabili, perché tanto dipendenti dall’export verso gli Stati Uniti. Se Grosseto, infatti, esporta negli Usa 236 milioni di olio d’oliva, preoccupa ancor di più che queste spedizioni rappresentino il 71% di tutte le vendite agroalimentari della provincia verso l’estero.
Senza contare che “anche con un valore inferiore ai 100 milioni di export, sono tante le province piccole e rurali per le quali l’impatto sull’economia locale sarebbe maggiore rispetto ai territori più ricchi, che riescono a diversificare i loro sbocchi commerciali”, ricorda il presidente nazionale Cia, Cristiano Fini.

Cia valuta particolarmente fragili le situazioni di Nuoro e Sassari, che destinano al mercato statunitense il 65% di tutta la loro produzione agroalimentare, soprattutto quel Pecorino romano prodotto per il 90% in Sardegna utilizzato oltreoceano dall’industria alimentare per aromatizzare patatine in busta e altri snack. “Se il prezzo del Pecorino romano non sarà più competitivo, verrà probabilmente sostituito da altri formaggi di pecora americani -evidenzia Fini- determinando un crollo per l’economia delle province dell’isola che si regge su quella filiera. A preoccupare sarà il prezzo del latte, che potrà subire contraccolpi immediati”.

Tra le province più esposte, fuori dal territorio sardo, ci sono anche Catanzaro, dove il mercato Usa assorbe il 42% della produzione agroalimentare provinciale (ortofrutta lavorata, marmellate e conserve di pomodoro), Siena (vino e olio d’oliva) con il 34% e Roma (vino, olio d’oliva e di semi) con il 33%.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 26 mag 2023

PROROGA Bandiera Verde Agricoltura 2023

Bandiera Verde Agricoltura giunge alla sua XXI edizione. Anche quest’anno, torna il riconoscimento di Cia-Agricoltori Italiani per premiare aziende, comuni, enti e organizzazioni che si sono distinti per il loro impegno a favore dell’agricoltura, dello sviluppo rurale, della valorizzazione del patrimonio enogastronomico, paesaggistico e ambientale.

La possibilità di inviare la propria candidatura, per partecipare alla nuova edizione del premio Bandiera Verde Agricoltura, è prorogata al 30 giugno 2023. Cia vuole mantenere alta l’attenzione sull’agricoltura che non si arrende, con una nuova edizione di Bandiera Verde, che da sempre premia la forza e la tenacia del settore e dei suoi protagonisti.

Per il 2023, come negli ultimi anni, il riconoscimento di Cia-Agricoltori Italiani sarà assegnato a 10 aziende agricole, distinte nelle diverse categorie come da bando; 6 iniziative "extra-aziendali", esempio scuole, parchi naturali, eventi culturali; 3 comuni virtuosi. Soltanto uno tra tutti i premiati, riceverà poi la "Bandiera Verde d’Oro".

In allegato il regolamento.

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1 In Evidenza - 04 mag 2023

La Onlus Ruralità & Solidarietà ETS dona materiale alla Pediatria di Chieti

La Onlus Ruralità & Solidarietà ETS, promossa da Cia-Agricoltori italiani Abruzzo con sede a Pescara, nell’ambito  delle proprie attività umanitarie e solidali, mediante una raccolta fondi in collaborazione con la Società sportiva DADS  Virtus Basket di Montesilvano, ha donato, nella giornata di ieri, al reparto pediatrico dell’Ospedale clinicizzato di Chieti, del  materiale indispensabile per il funzionamento del reparto e per l’assistenza dei bambini in degenza. 

I materiali forniti consistono in due carrozzine per il trasporto dei bambini, quattro sedie sdraio per  l’assistenza dei familiari, un frigo per la conservazione dei medicinali, una bilancia pesa neonato e uno scalda biberon. “Le donazioni laiche da parte di enti e associazioni sono linfa vitale che consentono una migliore funzionalità del nostro  reparto” afferma il Direttore del reparto, il Prof. Francesco Chiarelli ringraziamo la Onlus Ruralità & Solidarietà ETS e la Società  sportiva DADS Virtus Basket per la sensibilità dimostrata e ci auguriamo di continuare a collaborare sulla strada della  solidarietà”. 

Continua Barbara Di Febo, Presidente della Società sportiva DADS Virtus Basket Montesilvano, “Attraverso il  coinvolgimento dei ragazzi partecipanti al torneo Zito 3x3 tenutosi l’anno scorso a Montesilvano, abbiamo raccolto i  fondi necessari per contribuire alla donazione. Lo sport e il disagio dei bambini rappresentano un binomio in cui, come  Associazione sportiva, siamo sempre impegnati, e siamo molto felici di aver intrapreso questa azione di solidarietà”. 

“Questa azione di aiuto incarna lo spirito solidaristico della nostra Onlus, cuore sociale della Cia-Agricoltori italiani  Abruzzo, sempre pronta ad aiutare, con i mezzi in nostro possesso, chi vive un disagio e chi è colpito da sofferenze.  Aiutare i bambini poi significa aiutare il futuro e ricevere molto di più di quando si è potuto dare”, dichiara Mariano  Nozzi, Presidente della Onlus Ruralità & Solidarietà ETS, “Continueremo a porre in essere azioni di aiuto e sostegno  soprattutto verso i bambini, anche di aree molte povere del mondo come in Etiopia, dove assicuriamo il pasto giornaliero  a circa 400 bambini nel corso dell’anno scolastico”.

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1 In Evidenza - 03 mag 2023

Salviamo il grano italiano. Partita la petizione nazionale di Cia

Partita la petizione di Cia-Agricoltori Italiani per salvare il grano nazionale. Una raccolta firme, su change.org (https://chng.it/zVC8sWyT75), a tutela e valorizzazione del cereale e della pasta Made in Italy, per dire no alle speculazioni commerciali messe in atto sulla pelle dei produttori e dei consumatori, come alle importazioni incontrollate dall’estero e al falso grano straniero spacciato per italiano. Un’azione necessaria, a contrasto delle principali cause della crisi che sta investendo le aziende del settore, tra crollo vertiginoso del valore riconosciuto al grano duro italiano e insostenibili costi di produzione.

Ѐ, dunque, per porre fine a tutto ciò che Cia lancia il suo appello alla mobilitazione nazionale. Il grano duro è, di gran lunga, la prima coltura tricolore. L’Italia è in cima alla classifica europea per produzione e un podio sotto a livello mondiale. Eppure, nonostante la sua vocazione, resta anche il secondo Paese importatore al mondo, dove i grani esteri, a differenza di quelli italiani, seguono standard qualitativi, di salubrità e costi di produzione molto più bassi, fino a determinare, cosa ancora peggiore, il prezzo del cereale simbolo del Made in Italy.

Oggi, lungo la penisola, per coltivare grano duro ci vogliono circa 1.400 euro per ettaro. Con i prezzi attuali, i produttori non riescono nemmeno a coprire le spese perché sono costretti a vendere a 1.100 euro per ettaro (-300 euro). Quanto al prezzo, è sceso del 40% nelle ultime settimane, mentre quello della pasta sullo scaffale è aumentato in media del 30%. Senza interventi immediati, gli agricoltori italiani saranno costretti ad abbandonare la produzione per scarsa redditività.

Ecco perché, attraverso la petizione, Cia chiede al governo: il riconoscimento dei costi medi di produzione ai cerealicoltori e maggiori controlli sull’etichettatural’istituzione della CUN (Commissione Unica Nazionale) del grano duro per una maggiore trasparenza dei prezzi, il potenziamento dei contratti di filiera tra agricoltori e industria, oltre all’avvio immediato del Registro Telematico dei Cereali.

Per Cia, la situazione è sempre più inaccettabile e uno schiaffo sonoro all’agricoltura italiana. Serve da parte delle istituzioni ogni azione possibile per il monitoraggio, la trasparenza e la tutela della qualità e delle quantità di grano nazionale, utilizzato per la pasta e il pane che gli italiani consumano ogni giorno. Ma occorre anche dare forza, come agricoltori e cittadini, all’azione del governo per difendere il cibo italiano e salvaguardare la sovranità alimentare, affinché una pasta 100% Made in Italy sia veramente tale, senza possibilità di inganno per i consumatori.

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2 In Evidenza - 20 apr 2023

Vendemmia 2023: Cia Chieti-Pescara: “Deroga sulle rese necessaria per tutelare il settore”

Deroga alla resa massima di uva ad ettaro uno dei temi di cui Cia Chieti-Pescara si è fatta portavoce durante la visita del Sottosegretario al Masaf, Luigi D’Eramo e del deputato Alberto Bagnai allo stand Cia in occasione della Fiera dell’Agricoltura di Lanciano appena conclusa. 

Dopo diversi solleciti la Regione, che aveva chiesto di non applicare la deroga, ha invertito la rotta  richiedendo al Ministero delle Politiche Agricole l’attuazione del decreto.


Il Decreto in Gazzetta Ufficiale amplia le aree con vigneti dove è possibile produrre in deroga fino a 400 quintali per ettaro di uva. La superficie vitata in Abruzzo comprende anche vini generici, non DOP o IGP, che hanno registrato un aumento della produzione negli ultimi anni. 


“Come Cia abbiamo affrontato più volte l’argomento con le istituzioni”, sostiene il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “accogliendo le istanze dei produttori vinicoli, abbiamo chiesto di poter beneficiare, per la campagna vendemmiale 2023, del superamento della resa massima di uva ad ettaro fissata a 30 tonnellate. Ad oggi sono necessarie azioni concrete così da dare al più presto risposte ai nostri viticoltori che così potranno coprire le spese di produzione sempre più onerose per le nostre imprese”.


“L’atto sarebbe un passo avanti importante per il settore vitivinicolo che permetterebbe di tutelare le produzioni di qualità della nostra filiera”, afferma il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “La deroga inoltre permetterebbe di difendere gli spazi di mercato e renderci competitivi con le altre regioni. Siamo fiduciosi che il Ministero accolga le nostre istanze e quelle della Regione a tutela degli operatori di tutto il settore”. 




Situazione complessa anche per il Montepulciano d’Abruzzo di cui si è già chiesta la distillazione di crisi con prezzi che dovranno essere remunerativi, in linea con il mercato sceso del valore di circa il 40%.  

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1 In Evidenza - 19 apr 2023

Autonomia differenziata: molte criticità e poche aperture di credito

Gli effetti dell’autonomia differenziata, prevista dal disegno di legge del ministro Calderoli e le possibili ripercussioni per le Regioni, con particolare riferimento al rischio di un’accentuazione delle differenze tra Nord e Sud del Paese. Se ne è parlato questa mattina all’Auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, nel corso della tavola rotonda moderata dal giornalista Mauro Di Pietro e promossa dalle sigle datoriali e sindacali abruzzesi Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil, Ugl.

Dopo l’introduzione del coordinatore delle parti sociali, Daniele Di Marzio, il quale si è soffermato “sull’importanza dell’iniziativa collettiva, in merito ad una proposte di grande attualità, che va esaminata con la massima attenzione”, ha preso la parola la consigliera regionale Antonietta La Porta, che ha portato i saluti del presidente Marsilio. “Su questa proposta il Governo ha imboccato la strada giusta – ha detto La Porta - la Regione Abruzzo finora non ha mai richiesto ufficialmente l’autonomia differenziata, come invece hanno fatto altre realtà e abbiamo osservato che non sono solo le regioni del Nord, come Lombardia e Veneto, a spingere verso questa direzione, ma anche altre regioni del Centro e del Sud come Marche e Campania. Tutto può essere discusso e migliorato – ha aggiunto l’esponente della maggioranza regionale – e tavoli come questo sono necessari per capire quale sia la migliore strada da percorrere per la Regione Abruzzo”.

 Gianfranco Viesti, docente di Economia dell’Università di Bari, ha evidenziato quelli che considera i tre rischi principali derivanti dall’autonomia differenziata. “Il primo è quello di passare il potere decisionale delle politiche pubbliche alle regioni, in maniera differenziata, in materie quali scuola, sanità, energia, ambiente, infrastrutture e cultura, lasciando quindi pochissimo spazio allo Stato – ha affermato l’economista – poi c’è l’aspetto economico, perché alle regioni del Sud arriverebbero risorse di gran lunga minori rispetto a quelle che riceverebbero, ad esempio, Lombardia e Veneto. Infine il ruolo dei cittadini diventerebbe marginale, poiché il processo decisionale si trasformerebbe in un patto tra Governo e regioni, che relegherebbe ad un ruolo marginale il parlamento”.  

Di opinione diametralmente opposta il vicesegretario regionale della Lega in Abruzzo, Antonio Zennaro, che ha parlato invece di “opportunità per lo sviluppo dei territori” e ha rimarcato che “non ci sarà alcuna sperequazione nell’assegnazione delle risorse”. Zennaro ha poi citato il caso dei piccoli ospedali abruzzesi, “come quelli di Atri, Sant’Omero e Penne, che lo Stato voleva chiudere perché non efficienti, mentre con l’autonomia differenziata le decisioni saranno assunte nel territorio tenendo conto delle peculiarità e della morfologia di ogni singola realtà”.

Michele Fina, senatore del Partito Democratico, ha evocato invece “il rischio di una secessione fiscale, che risulta ancor più odiosa e inaccettabile in una fase in cui le disparità continuano ad aumentare, e dunque sarebbero necessari interventi di segno opposto che mirino a ridurle. Con l’autonomia differenziata invece – ha sottolineato Fina – le disuguaglianze aumenteranno ulteriormente, per il Sud del Paese e per tutti quelli che fanno fatica a farcela da soli”. Il senatore ha messo inoltre in rilievo “che siamo nel pieno di una competizione globale che ci impone di unire e non di dividere, visto che su temi come l’energia è semplicemente impensabile ragionare in termini di micro regionalismo”.

Graziano Di Costanzo, intervenuto al dibattito a nome del coordinamento delle sigle datoriali e sindacali, si è chiesto “come possano le imprese, soprattutto quelle di dimensioni più piccole, avere a che fare con 20 diverse legislazioni regionali”. Un quesito in virtù del quale si è detto “per nulla convinto da questa ipotesi di autonomia differenziata, che rischia di produrre una spaccatura irreversibile tra Nord e Sud del Paese, accentuando disparità già esistenti”. Secondo il direttore di Cna, “discutere in una dimensione locale di infrastrutture, energia, politiche internazionali e istruzione equivale ad una perdita di competitività del sistema Paese, perché su queste materie dovrebbe essere sempre lo Stato a decidere.  Mentre in Italia si vuole dare vita ad uno spezzatino tra regioni – ha osservato Di Costanzo - nel resto d’Europa si dibatte sull’allungamento delle grandi reti europee”.

Anche Michele Lombardo, in rappresentanza delle associazioni datoriali e dei sindacati, ha espresso diverse perplessità. Prima di giungere ad un’autonomia differenziata tra regioni, così come pensata dal Governo, occorre eguagliare le condizioni di partenza dei servizi, delle infrastrutture mobili e immobili, delle possibilità di accesso al mondo dell'istruzione e del lavoro tra le regioni del Nord e quelle del Sud del Paese – ha argomentato il segretario della Uil– ci chiediamo, inoltre, in che modo il progetto di riforma possa essere finanziato, visto che lo Stato non ha risorse fresche da stanziare e ci auguriamo che l’idea non sia quella di dirottare altri fondi, particolarmente preziosi soprattutto per le regioni a ritardo di sviluppo, come ad esempio il fondo di sviluppo e coesione”. Lombardo ha quindi bocciato la proposta di riforma, ricordando che “non è costituzionalmente possibile pensare che all’interno dei nostri confini ci possano essere cittadini di serie A di serie B, semplicemente in virtù del luogo in cui si nasce o si risiede”.

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1 In Evidenza - 19 apr 2023

Fiera dell’Agricoltura: Ministro e politici regionali in visita allo stand Cia. “Migliorare le infrastrutture idriche un

Si chiude positivamente la tre giorni di Fiera dell’Agricoltura per Cia Chieti-Pescara che ha registrato una notevole presenza di visitatori e di figure istituzionali. Tra queste il Ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il Sottosegretario al Masaf Luigi D’Eramo, il Governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio e l’Assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente. Il tema della siccità è stato predominante durante la visita del Ministro all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida a cui è stato sottoposto il problema dello stato disastroso delle condotte idriche e degli invasi ormai vetusti che necessitano non solo di manutenzione ma di un vero e proprio piano di riqualificazione infrastrutturale. Una situazione ben nota al Ministro il quale si è mostrato disponibile a trovare soluzioni risolutive, anche se l’Abruzzo sta perdendo il treno del Pnrr che sarebbe potuto essere decisivo.


“Più agricoltura, opportunità di finanziamento e nuove sfide” il titolo del convegno che si è tenuto sabato mattina. Ha aperto i lavori il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “È un vero piacere essere qui alla 61^ edizione della Fiera dell’Agricoltura di Lanciano, rinnovata negli organismi”, ha affermato Bomba che oltre al problema della siccità ha ribadito “la crisi dei prezzi su tutti i settori produttivi è un ulteriore beffa per gli agricoltori . Vogliamo mettere a disposizione delle aziende le opportunità che ci sono dal punto di vista dei finanziamenti regionali, nazionali e comunitari e anche dalle nuove modalità organizzative che la CIA sta mettendo in campo in questo periodo”.

Giuseppe Di Silvio, responsabile CAA-Cia Chieti Pescara, ha spiegato le misure specifiche della nuova Pac, Mariano Siciliano, referente Psr-csr Cia Chieti-Pescara ha illustrato le opportunità per le aziende abruzzesi della nuova programmazione 2023-2027 per lo sviluppo rurale. Enrico Calentini, presidente nazionale Agia Cia, ha parlato delle opportunità europee per donne e giovani. Il direttore Cia Chieti-Pescara Alfonso Ottaviano la presentato poi il nuovo servizio di consulenza alle imprese Smart Business in collaborazione con Zoom. Il servizio fornisce consulenze personalizzate e flessibili, in presenza, a distanza e in modalità ibrida, su varie tematiche offrendo un sostegno alle imprese a 360 gradi. Sarà, inoltre, possibile sperimentare in loco la nuova modalità grazie a una business room installata per l’occasione. Il servizio Smart Business si è anche candidato a ottenere un contributo dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, che ha come come finalità principale lo studio di fabbisogni ed esigenze relativamente a digitalizzazione, internazionalizzazione, creazioni di reti di impresa, di innovazione.

Conclusioni affidate al presidente Cia regionale Nicola Sichetti.

Stand Cia Chieti-Pescara all’insegna dell’innovazione in occasione della 61^ Fiera dell’Agricoltura, in programma il 14, 15 e 16 aprile 2023 a Lanciano.

Oltre allo stand istituzionale presso il Padiglione 3, è stato allestito uno spazio dedicato al nuovo servizio di consulenza alle imprese, Smart Business in partnership con Zoom. Il servizio fornisce consulenze personalizzate e flessibili, in presenza, a distanza e in modalità ibrida, su varie tematiche offrendo un sostegno alle imprese a 360 gradi. 


Spazio “Taste & Meet” dell’Associazione La Spesa in Campagna Cia, presente con un calendario di degustazioni dedicate a tre eccellenze gastronomiche abruzzesi: venerdì 14 aprile dalle ore 16.00 alle ore 18:00 “Apriamo la ventricina”, sabato 15 aprile alle ore 17:00 “P.D.A. Il peperone dolce di Altino”, domenica 16 aprile alle ore 17:00 “Il pomodoro a pera d’Abruzzo”.

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