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In Evidenza - 09 apr 2024

Tutto il Vinitaly 2024 di Cia tra eventi e degustazioni

“L’Italia di vino in vino e l’Enoteca Bio”. Cia-Agricoltori Italiani lancia così la sua partecipazione alla 56^ edizione del Vinitaly, il Salone mondiale dei vini e dei distillati, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile.

Al centro della presenza Cia all’edizione 2024, nel Padiglione 10 stand C3, l’immenso patrimonio vitivinicolo dei territori Made in Italy portato in fiera dalle aziende associate,  che saranno protagoniste di un fitto calendario di degustazioni nella “tasting area” dello spazio confederale. Dove verrà allestita anche una mostra permanente dei vini delle aziende biologiche targate Anabio-Cia, in une vera e propria Enoteca dedicata.

Non solo percorsi del gusto, ma anche talk e approfondimenti fuori e dentro lo stand.

In particolare, domenica 14 aprile, il presidente nazionale Cristiano Fini sarà all’inaugurazione del Vinitaly, alle ore 11 all’Auditorium Verdi del Palaexpo, mentre lunedì 15 aprile interverrà al convegno della Filiera del Vino, alle ore 14.30 all’Area Talk Show del Padiglione Masaf, con il ministro Francesco Lollobrigida. Martedì 16, poi, Fini sarà alle ore 10.30 alla conferenza stampa di Enpaia.

Nello stand Cia, invece, spazio alla formazione in agricoltura con l’evento Foragri il 14 aprile alle ore 16.30, e con “I vini biologici… un racconto diVino”, un ciclo di incontri organizzati da Anabio per tutta la durata del Salone.

Oltre al vino, largo alla birra artigianale in fiera. All’interno dell’area specializzata “Xcellent Beers”, si potranno assaggiare tante birre agricole delle aziende associate Cia, al Padiglione I stand 3, in collaborazione con Unionbirrai.

“Nonostante i cambiamenti climatici che pesano sulla produzione, l’inflazione che incide sulla spesa, le politiche Ue restrittive, il vino resta un settore fondamentale per il Made in Italy -dichiara il presidente Fini-. Un capitale economico, sociale e culturale da 30 miliardi, indotto compreso, che va tutelato e protetto da attacchi e tesi allarmistiche. Questo Vinitaly è l’occasione per fare ancora più squadra, valorizzando e promuovendo le etichette dei nostri agricoltori sui mercati e tra i consumatori”.         



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In Evidenza - 09 apr 2024

Cia scrive a D’Eramo: contro fitopatie urge piano d’emergenza nazionale e coordinamento Ue


È urgente un piano di emergenza contro le fitopatie più pericolose a difesa delle produzioni tipiche Made in Italy. Questa la richiesta di Cia-Agricoltori Italiani nella lettera inviata al sottosegretario al Masaf, Luigi D’Eramo, per esprimere la forte preoccupazione rispetto al possibile ingresso in Ue dai Paesi terzi di patogeni e organismi dannosi per le colture.
Secondo Cia, le attuali misure sull’import adottate dall’Europa risultano inefficaci e insufficienti a garantire un adeguato livello di protezione. Questo conferma la necessità di poter disporre in tempi brevi del piano di emergenza nazionale per gli organismi nocivi prioritari, come previsto dal Regolamento Ue del 2016, che contenga le informazioni sui processi decisionali, i protocolli da seguire e le risorse da mettere in campo nel caso di presenze sospette o confermate, con il coinvolgimento diretto delle organizzazioni agricole.
Allo stesso tempo, occorre lavorare a un piano di prevenzione europeo che includa il rafforzamento del coordinamento scientifico e maggiori fondi dedicati.
Cia, da tempo, segnala i forti rischi fitosanitari per i sistemi produttivi ed è in prima linea su settori particolarmente esposti come quello agrumicolo, vulnerabile specificatamente a tre organismi nocivi attualmente assenti in Europa, ma in circolazione in aree che hanno stretti rapporti commerciali con l’Ue, responsabili di malattie devastanti quali la macchia nera degli agrumi e il citrus greening e di danni enormi come quelli causati dalla falsa cidia.
In particolare, a testimonianza della debolezza delle disposizioni vigenti, per il citrus black spot si continuano a registrare un numero elevato di intercettazioni di prodotto contaminato proveniente da paesi come il Sudafrica (principale esportatore in Ue nel 2023 con oltre 860mila tonnellate di agrumi) mentre per la prima volta è stata rilevata la macchia nera in una spedizione di arance dall’Egitto (balzato la scorsa campagna al secondo posto dei fornitori Ue di agrumi con 488mila tonnellate).
Inoltre, Cia ricorda come, a distanza di oltre dieci anni dal primo rilevamento in Puglia, la Xylella fastidiosa rappresenti ancora una sfida aperta e un temibile pericolo non solo per l’olivicoltura ma anche per altri sistemi produttivi.  
Per tutti questi motivi, dettagliati nella lettera a D’Eramo, Cia chiede un’accelerazione sul tema a tutela delle produzioni mediterranee. È arrivato il tempo di agire, in Italia e in Europa, con un’efficace strategia preventiva sui protocolli di importazione dai Paesi terzi, mettendo in campo le migliori competenze e adottando misure di controllo più rigorose.



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In Evidenza - 02 apr 2024

Sostegno alle imprese agricole colpite da peronospora nelle produzioni viticole

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha pubblicato il Decreto Ministeriale del 24 gennaio 2024 (24A01488) sulla Gazzetta Ufficiale (Serie Generale) n. 74 del 28 marzo 2024. Tale decreto riguarda l’eccezionale infezione di peronospora (Plasmopara viticola) che ha danneggiato le produzioni viticole nel 2023.

 
Per sostenere le imprese agricole colpite da questa calamità naturale, è stato istituito un fondo di aiuto. Di seguito, le principali informazioni relative alla procedura per richiedere tale supporto:

 
Beneficiari: Le imprese agricole di produzione attive nella produzione di uva che hanno subito danni e non hanno beneficiato di risarcimenti derivanti da polizze assicurative o da fondi mutualistici e in presenza di un decremento del valore della produzione della campagna 2023, superiore al 30 per cento rispetto al valore medio dell’ultimo triennio come conseguenza dannosa di attacchi di peronospora (plasmopara viticola) alle produzioni viticole.

 
Scadenza per la presentazione della domanda: Le domande devono essere presentate entro 45 giorni dalla pubblicazione del decreto. 

 
Modalità di presentazione della domanda: Le domande devono essere presentate tramite il portale SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) sul sito www.sian.it. È necessario utilizzare il modello predisposto da AGEA, soggetto gestore per il ricevimento e l'istruttoria delle domande.

 
Quantificazione del danno: Le aziende devono quantificare il danno sia in termini percentuali che in termini economici. Questo sarà effettuato tramite il CAA (Centro di Assistenza Agricola) mandatario.

 
Indennizzi: Successivamente alla presentazione delle domande, saranno resi noti gli indennizzi che le aziende agricole percepiranno.

 
Per ulteriori informazioni e assistenza nella compilazione delle domande, vi invitiamo a prendere appuntamento con i tecnici del CAA presso la sede più vicina a voi. 


 Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.



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In Evidenza - 26 mar 2024

Click day: Cia, serve semplificazione su rilascio permessi di soggiorno

Il click day, di questa mattina, dedicato alla richiesta di lavoratori extracomunitari stagionali per il 2024, ha dato prova di un portale ministeriale sicuramente più efficiente rispetto agli scorsi anni, ma la macchina amministrativa ancora registra notevoli ritardi nel rilascio del definitivo permesso di soggiorno. Così Cia-Agricoltori Italiani da una prima ricognizione sul territorio che la vede tra le organizzazioni professionali agricole assegnatarie delle 41 mila quote per il settore agricolo e quello turistico alberghiero, rispetto alle complessive 89.050 previste quest’anno. 

Nello specifico, infatti, Cia segnala i disagi del click day del 21 marzo scorso, quando le istanze interessate erano quelle riguardanti la conversione dei permessi di soggiorno che -secondo Cia- andrebbero incrementate come numero di quote, vista la richiesta importante che si registra ogni anno.

Inoltre, se da una parte il protocollo Masaf, siglato anche da Cia, dà finalmente modo di soddisfare per la gran parte le necessità di manodopera stagionale, dall’altra non è stata ancora messa a punto una programmazione tale da permettere alle aziende agricole di operare in tranquillità. Questo perchè la convocazione dagli Sportelli unici arriva, irrimediabilmente, dopo il periodo massimo di permanenza in Italia consentito dal Decreto flussi, cioè nove mesi.

Il Decreto è fondamentale per il nostro settore, ribadisce Cia. Basti pensare che un terzo della manodopera nel settore primario è di nazionalità straniera, circa 370 mila, con una quota elevata di extracomunitari. Cia auspica, quindi, che si intervenga quanto prima sui piani triennali dei flussi d’ingresso, tenendo conto delle tempistiche effettivamente utili alle esigenze delle imprese agricole.  



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In Evidenza - 21 mar 2024

Ue: Cia, presentato manifesto per elezioni 2024. Serve piano strategico per agricoltura

Presentato a Bruxelles il manifesto di Cia-Agricoltori Italiani per le elezioni europee 2024. Crisi climatiche e sanitarie, tensioni sociali e una situazione geopolitica critica hanno caratterizzato i cinque anni di questo mandato europeo. La complessità delle situazioni affrontate rende, ora, necessaria la ricerca di nuove strade per superare la spaccatura che si è creata fra ambiente e agricoltura. Le future politiche Ue dovranno guardare al mondo agricolo come fonte di soluzione dei problemi che riguardano la sostenibilità, non come la causa. Questi i principali dossier agricoli sul tavolo che il presidente dell’associazione, Cristiano Fini, ha avuto modo di discutere in un incontro privato con il commissario europeo all'agricoltura Janusz Wojciechowski.

Catena del valore e commercio - Per quanto concerne la catena del valore, a ogni prodotto agricolo deve essere riconosciuto il giusto prezzo. Occorre, dunque, revisionare la Direttiva sulle pratiche sleali e istituire un Osservatorio Ue su costi, prezzi e marginalità. È urgente anche un intervento che incentivi l’aggregazione e le relazioni di filiera. Se l’Ue continua a definire standard sempre più stringenti per valorizzare la produzione agroalimentare, per Cia è necessario adottare il medesimo approccio anche a livello extra-europeo. Servono, perciò, accordi bilaterali che tengano in considerazione il settore agricolo, con l’obiettivo di proteggere la produzione interna dalla concorrenza sleale dell’import.

Aree rurali, consumo suolo e risorsa idrica - Le zone rurali sono l’80% dei territori Ue e ospitano 137 milioni di persone, il 30% della popolazione europea. È necessario il riconoscimento di queste aree come presidio strategico per il futuro delle popolazioni europee: gli agricoltori dovranno essere al centro di una visione strategica su questo tema, in quanto produttori di cibo e custodi del territorio, con beneficio per tutta la collettività. Cia considera, inoltre, urgente l’approvazione della Direttiva sul monitoraggio e resilienza del suolo, elemento fondamentale per la produzione agricola e per la sicurezza alimentare Ue. Sul tema idrico, Cia chiede all’Europa un piano che miri a ripensare lo stoccaggio, la riduzione, le perdite e il riuso delle acque.

Bilancio europeo e Pac - Il bilancio europeo deve essere adeguato e capace di rispondere alle sfide del cambiamento climatico e della neutralità climatica, che vanno affrontate concretamente e pragmaticamente. Sono urgenti, dunque, maggiori risorse e nello specifico un’ipotesi di plafond aggiuntivo, finanziato attraverso nuovi strumenti. Sulla Politica Agricola Comunitaria (Pac) bisogna, invece, intervenire per rivedere le principali difficoltà dell’attuale legislazione. Serve una politica economica che abbia come obiettivo la tutela del reddito e dell’andamento produttivo europeo, redistribuendo le risorse e valorizzando il lavoro degli agricoltori. Misure da attuare nel breve termine (flessibilità di modifica dei piani nazionali e revisione norme condizionalità) e nel medio-lungo periodo. Cia chiede, inoltre, interventi per la gestione del rischio e per favorire gli investimenti.

Giovani e innovazione - La maggioranza degli agricoltori ha più di 55 anni, solo il 6% è under 35, mentre il 30% è in età pensionabile. Rimane, dunque, centrale la problematica del ricambio generazionale che deve essere affrontata strutturalmente. Accesso al credito e alla terra sono la chiave di svolta per i futuri investimenti dei giovani in agricoltura. Sull’innovazione, infine, le sfide da affrontare richiedono un maggiore coordinamento a livello europeo tra i diversi enti nazionali di ricerca, con particolare riferimento alle nuove tecniche di produzione.



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In Evidenza - 18 mar 2024

Ue: Cia, avanti su semplificazione e riconoscimento valore agricoltori lungo la filiera

Si intravede un’Europa intenzionata a semplificare la vita degli agricoltori. Cia-Agricoltori Italiani accoglie così il Pacchetto di misure a revisione immediata della Pac e il Non Paper sul rafforzamento del valore dell’agricoltura lungo la filiera, appena presentati dalla Commissione Ue.

A una prima lettura, Cia considera entrambi i documenti una risposta concreta al comparto, dopo mesi di mobilitazioni, con la Confederazione impegnata tra bilaterali a Bruxelles e tavoli con le istituzioni nazionali.  

Per Cia è positivo, quindi, che la Commissione Ue stia passando ai fatti con ulteriori proposte per la semplificazione dell’attuale Pac già nel breve periodo. A riguardo, sotto i riflettori l’introduzione della “volontarietà”, retroattiva dal 1° gennaio, sulle misure della condizionalità più controverse e strategiche, con deroghe e possibilità di inserirle negli eco-schemi. Certo è che gli Stati membri dovranno saper gestire questa maggiore sussidiarietà.

Piace a Cia anche l’apertura a una Pac più flessibile, viste le emergenze degli ultimi anni, e quindi che siano state inserite più chance di modifica al Piano strategico e snelliti monitoraggio e controlli, esonerando le aziende piccole, sotto i 10 ettari.

Il Non Paper, poi, riflette la lunga battaglia di Cia sul riconoscimento del valore degli agricoltori lungo la filiera agroalimentare. Interessante l’ipotesi di un Osservatorio, come proposto dalla Confederazione, su costi di produzione, prezzi e margini; il rafforzamento dei Contratti e il potenziamento delle Organizzazioni di produttori (Op) con le modifiche previste sull’OCM, Organizzazione Comune del Mercato, per migliorare l’aggregazione e correggere gli squilibri.

“L’agricoltura del futuro è sempre più europea e Bruxelles ci vedrà sempre più spesso. Dobbiamo lavorare a braccetto, e rapidamente, su misure e strumenti davvero rispondenti alle esigenze dei nostri produttori -commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-  e in equilibrio con la transizione green che la nostra agricoltura non vuole certo abbandonare. Il processo di semplificazione della Pac è appena cominciato, seguiremo passo dopo passo, perché si può fare di più. Non è da oggi, poi, che spingiamo sull’urgenza di vera equità lungo la filiera; quindi, ben venga il Non Paper come leva per affrontare la questione, rafforzando anche la direttiva sulle pratiche commerciali sleali”. 



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In Evidenza - 14 mar 2024

Cereali: Cia, soddisfazione per avvio Granaio Italia. Traguardo per settore

Finalmente parte Granaio Italia. L’attivazione, dal primo luglio, del Registro telematico sulle giacenze dei cereali è quanto di più urgente. Bene, quindi, che il governo abbia stretto i tempi per iniziare a riportare trasparenza sui mercati. Così Cia-Agricoltori Italiani al termini del tavolo dedicato e riunito, oggi, al Masaf dal sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra che ringraziamo.

La tracciabilità dei grani italiani -torna a dire Cia- è da tempo tra le priorità della Confederazione, a partire dalla petizione nazionale “salva-grano”, arrivata a oltre 75 mila firme, messe nero su bianco sul documento consegnato alle istituzioni, anche in occasione della mobilitazione del 26 ottobre, per porre un freno concreto alla crisi del comparto, tra costi di produzione alle stelle e caro-prezzi.

Granaio Italia rappresenta il riconoscimento del valore del settore, a salvaguardia dei cerealicoltori, a promozione del vero Made in Italy, a tutela della qualità per i consumatori. Ora è fondamentale che la tracciabilità non sia solo una responsabilità degli agricoltori, ma dell’intera filiera.

Prossimo passo -ricorda Cia- l’introduzione di uno strumento di certificazione dei costi di produzione per definire, in modo chiaro, anche i termini di contrattazione. In gioco il nostro patrimonio cerealicolo, materia prima d’eccellenza per la pasta, simbolo del Made in Italy nel mondo con quasi 4 milioni di tonnellate di produzione nazionale annua e un fatturato sui 7 miliardi di euro.

LA STATO DEL SETTORE. L’Italia importa il 40% del fabbisogno di grano duro, il 65% di tenero e il 55% del mais. Eppure, nonostante la carenza di prodotto nazionale e la continua richiesta da parte dei consumatori di prodotti 100% italiani, le quotazioni dei maggiori cereali sono sempre più mortificanti per gli agricoltori. Oggi, considerando le ultime quotazioni sul grano duro pari a circa 34 euro al quintale e le rese degli agricoltori di circa 30 quintali a ettaro, si arriva di fatto a una produzione lorda vendibile di 1.100 euro a ettaro, ma con costi di produzione di gran lunga superiori ai 1.400 euro a ettaro. I dati Cia sulle nuove semine segnalano un preoccupante calo delle superfici coltivate a grano duro di circa 130 mila ettari. Anche a causa dei cambiamenti climatici, si prospetta per il Paese un raccolto tra i più bassi di sempre.



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INAC - 14 mar 2024

Bonus asilo nido e supporto domiciliare 2024: al via le domande

Aperta la procedura di domanda per il Bonus asilo nido 2024 (voucher rimborso rette), che quest’anno arriva fino a 3600 euro per i nuovi nati in nuclei familiari in cui è presente già un altro figlio con meno di dieci anni e se l’ISEE non supera i 40mila euro.

Con il Messaggio n.1024 dell’11 marzo 2024, l’INPS ha pubblicato le istruzioni operative al fine di ottenere le agevolazioni per la frequenza di asili nido pubblici e privati e per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione. 

A chi spetta

Il Bonus nido spetta a:

  • cittadini italiani e comunitari residenti in Italia o in uno dei Paesi europei
  • cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno anche non permanente

Gli importi

L'importo varia sulla base dell'ISEE familiare. Il bonus non è cumulabile con la detrazione  fiscale  dal reddito  per la frequenza asili nido. Si può avere invece anche contemporaneamente con l'assegno unico universale per i figli.


Per i bambini con meno di tre anni è previsto un bonus massimo di 3.000 euro con Isee minorenni in corso di validità fino a 25.000,99 euro; un massimo di 2.500 euro con Isee minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro; un massimo di 1.500 euro nelle ipotesi di Isee minorenni oltre la soglia di 40.000 euro, assenza di Isee minorenni, Isee con omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, Isee discordante, Isee minorenni non calcolabile.

Presenta la domanda

La domanda di contributo deve essere presentata entro il 31 dicembre 2024, dal genitore o dal soggetto affidatario del minore stesso. 

Al momento della presentazione della richiesta, occorre indicare a quale dei due contributi intende accedere, ovvero se al contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e/o privati oppure se al contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Qualora si intenda fruire del contributo per più minori, occorre presentare una domanda per ciascuno di essi. Nel caso di domanda di contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione deve essere allegata un’attestazione, rilasciata da un pediatra di libera scelta, che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido, in ragione di una grave patologia cronica.



Per maggiori informazioni rivolgiti ai nostri uffici o prenota un appuntamento su Whatsapp al numero 085 9210848.






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In Evidenza - 12 mar 2024

Cia annuncia proposta di legge per dare più valore all’agricoltura

Accrescere il peso economico e la forza negoziale dell’agricoltura all’interno della filiera; redistribuire equamente il valore aggiunto tra tutti gli attori, intervenendo contro le pratiche commerciali sleali e per una maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi; valorizzare i percorsi di alleanza tra agricoltori e consumatori, sui quali ricade gran parte della crisi tra costi di produzione alle stelle e caro inflazione. Sono questi i tre pilastri della proposta di legge messa a punto da Cia-Agricoltori Italiani e annunciata alla Conferenza organizzativa presso Roma Eventi Fontana di Trevi, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida.

“Il testo su cui stiamo lavorando da mesi -ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- è pronto a sbarcare in Parlamento e rappresenta quel passaggio cruciale e urgente per riportare l’agricoltura al centro. Vogliamo salvaguardare il mondo agricolo con una legge ad hoc. Il settore merita il riconoscimento definitivo del proprio valore nella catena agroalimentare attraverso prezzi più stabili e redditi dignitosi”.

Per un’agricoltura capace di superare il perdurare dell’impasse emergenziale, da Cia al ministro Lollobrigida non solo la proposta di una legge che sarebbe strategica alla tenuta del settore, ma anche il richiamo a questioni dirimenti che stanno imbrigliando il comparto. In primis, e da troppo tempo, la gestione della fauna selvatica: serve affidare il coordinamento, per il controllo della popolazione dei cinghiali, al Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri; dotare di specifiche professionalità gli Uffici di pianificazione faunistico-venatoria della Pa; superare il regime de minimis per gli indennizzi; rafforzare l’autodifesa degli agricoltori, partendo dallo snellimento delle pratiche burocratiche, come ricercare la densità ottimale della specie lupo.

Fuori classifica, poi, il nodo liquidità. Cia chiede l’utilizzo immediato delle risorse finanziarie per il sostegno al credito, a partire da quelle della legge di Bilancio; la creazione di un Fondo Nazionale per l’abbattimento degli interessi dei finanziamenti a medio-lungo termine; il potenziamento del Fondo di Garanzia Pubblica e una moratoria a livello comunitario per i debiti contratti dagli agricoltori.

Il contributo di Cia alla revisione della Pac passa, invece, per gli interventi che l’Europa dovrebbe concretizzare già nel breve periodo. Non solo con la semplificazione delle procedure di approvazione di eventuali modifiche dei Piani strategici nazionali, consentendo maggiore autonomia agli Stati membri, ma anche assicurando più flessibilità sull’applicazione delle regole di condizionalità, senza prevedere sanzioni in caso di inottemperanza. Bisogna aggiornare e facilitare gli eco-schemi, rendere le OCM meno rigide per facilitare la spesa, alzare le percentuali sugli aiuti accoppiati per sostenere gli agricoltori in caso di crisi e aggiornare e potenziare il budget per la gestione del rischio.

“Per l’agricoltura non c’è più tempo da perdere -ha concluso Fini-. Dobbiamo continuare a lavorare per dare speranza e futuro al settore”.



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In Evidenza - 11 mar 2024

Abruzzo, aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per i giovani agricoltori

La Regione Abruzzo ha pubblicato il Bando per l’attivazione della Misura M06 – Sottomisura 6.1 “Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per i giovani agricoltori”.

Il Bando è finalizzato alla concessione di un sostegno a giovani imprenditori agricoli, che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda, dietro presentazione di un Piano di Sviluppo Aziendale. La finalità dell’intervento è quella di offrire opportunità e strumenti per attrarre i giovani nel settore agricolo e per consentire loro di attuare idee imprenditoriali innovative, anche mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili sia in termini di ambiente, che in termini economici e sociali.

L’intervento risponde a due obiettivi:

  • incentivare la costituzione di imprese in grado di garantire l’attività nel medio periodo;
  • favorire l’introduzione di giovani nel settore, per l’ammodernamento del comparto e per il ricambio generazionale.

Beneficiari del sostegno sono i giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti al momento di presentazione della domanda, che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda.

La attribuzione del sostegno è limitata alle aziende che rientrano nella definizione di micro impresa o di piccola impresa.


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In Evidenza - 06 mar 2024

Istat, Cia: valore aggiunto agricoltura -5,7%. Servono risposte urgenti

È urgente rispondere alle istanze degli agricoltori. A dirlo è di nuovo Cia-Agricoltori Italiani commentando l’ultima rilevazione Istat sui conti economici nel quarto trimestre 2023, che registra variazioni del valore aggiunto agricolo in negativo, sia in termini congiunturali che tendenziali, con una perdita del 5,7% sullo stesso periodo dell’anno precedente.

In un contesto economico che evidenza una leggera ripresa del Pil italiano (+0,6%) annuo nell’ultimo trimestre 2023, gli ultimi dati Istat sull'agricoltura confermano -evidenzia Cia- le difficoltà che si trovano a dover affrontare, quotidianamente, le aziende agricole e dimostrano, ancora una volta, quanto sia necessario intervenire per salvaguardare il settore.

Ecco perché Cia rilancia il suo Piano nazionale per l’agricoltura che chiede al Governo di introdurre sgravi fiscali per il settore primario: dall’esonero contributivo per gli agricoltori a una maggiore compensazione dell’Iva zootecnica (bovini e suini). Per mitigare l’impatto del rincaro dei fattori di produzione, Cia sollecita la reintroduzione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio; mentre sul fronte delle giovani imprese, serve l’esonero contributivo per gli agricoltori under 40 e il rifinanziamento del “Fondo più impresa”. A sostegno dei comparti più deboli, l’appello è, invece, per un immediato utilizzo delle risorse del Fondo per le emergenze e facilitazioni nell’accesso al credito.

A livello europeo, per Cia è necessaria la semplificazione della Pac, la cancellazione dell’obbligo all’incolto e l’accelerazione dell’iter di approvazione delle nuove biotecnologie (Ngt-Tea) per dare alle aziende strumenti alternativi, in grado di ridurre gli impatti negativi del Green deal. 



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In Evidenza - 06 mar 2024

Contributi per l'acquisto di impianti autoclave per abitazioni civili

È stato pubblicato dalla Regione Abruzzo l'avviso pubblico per l'erogazione di contributi a fondo perduto destinati all'acquisto e all'installazione di impianti autoclave a servizio di edifici destinati a civile abitazione ubicati nel territorio regionale e costituiti da più piani oltre al primo.

Finalità:
- limitare il disagio della popolazione derivante dalla carenza idrica;
- promuovere l'adeguamento e l'innovazione tecnologica del patrimonio edilizio residenziale realizzato in epoca antecedente al 1990, garantendo l'approvvigionamento idrico e un'adeguata pressione di distribuzione idrica nel corso delle interruzioni sulla rete causate dalla crisi idrica ormai generalizzata e ripetuta nel tempo;
- rafforzare la prevenzione igienico-sanitaria, garantendo un sicuro afflusso idrico alle abitazioni soprattutto nel periodo estivo con le alte temperature.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 15 aprile 2024 ore 12.00.

Saranno prese in considerazione le domande complete, presentate in ordine cronologico di arrivo, fino all'esaurimento dei fondi disponibili.

In allegato il bando ERSI.


Per maggiori chiarimenti e informazioni prenota un appuntamento al numero unico 085 9210848 oppure rivolgiti ai nostri uffici.

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