News Regionali
INAC - 20 mar 2025
Dal 2 gennaio 2025 è attiva la nuova Prestazione Universale per gli ultraottantenni non autosufficienti, erogata dall'INPS ai sensi dell'articolo 34 del decreto legislativo 29/2024. La misura, sperimentale per il biennio 2025-2026, ingloba l'indennità di accompagnamento e un contributo spese per l'assistenza.
Con il messaggio 4490/2024, l'INPS ha fornito dettagli su requisiti, importo e modalità di domanda. Successivamente, il messaggio 949 del 18 marzo 2025 ha precisato alcuni aspetti operativi, tra cui l'obbligo di scelta tra indennità di accompagnamento e Prestazione Universale e i criteri per il riconoscimento del bisogno assistenziale gravissimo.
Cos'è il Bonus Anziani e a quanto ammonta
La Prestazione Universale prevede:
Quota fissa pari all'indennità di accompagnamento
Quota integrativa di 850€ mensili, destinata a coprire le spese per assistenza, fornita da lavoratori domestici o imprese qualificate.
La quota fissa e la quota integrativa saranno erogate separatamente:
Requisiti per accedere alla Prestazione Universale
Età pari o superiore a 80 anni
Necessità di assistenza continua (bisogno assistenziale gravissimo), certificata dalla Commissione medico-legale dell'INPS
ISEE sociosanitario ≤ 6.000€
Essere già titolari di indennità di accompagnamento
Le condizioni per il riconoscimento del bisogno assistenziale gravissimo includono:
Stato vegetativo o coma con punteggio Glasgow ≤ 10
Dipendenza da ventilazione meccanica continuativa
Grave demenza con punteggio CDRS ≥ 4
Lesioni spinali gravi (C0/C5, ASIA A o B)
Compromissione motoria severa (MRC ≤ 1 agli arti)
Disabilità comportamentale grave dello spettro autistico
Ritardo mentale grave (QI ≤ 34, LAPMER ≤ 8)
Altre condizioni di dipendenza vitale con necessità di assistenza continua 24/7
Novità dal decreto ministeriale del 18 marzo 2025
Per migliorare l'operatività della misura, il 21 febbraio 2025 è stato firmato un decreto ministeriale, attualmente in attesa di registrazione.
Il messaggio INPS 949/2025 chiarisce:
Modalità di opzione e rinuncia
Automazione della comunicazione con gli ATS (ancora in sviluppo)
Controlli automatizzati su ISEE e indennità di accompagnamento
Nuovi obblighi di rendicontazione per la quota integrativa
Ulteriori istruzioni potranno essere emanate alla pubblicazione del decreto ministeriale.
Per maggiori dettagli contattaci o rivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.
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INAC - 17 mar 2025
L’INPS ha pubblicato il Messaggio n. 801 del 5 marzo 2025 con le indicazioni per la presentazione delle domande di riconoscimento per lo svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti. Se maturi i requisiti pensionistici tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2026, è fondamentale presentare la domanda entro il 1° maggio 2025.
Chi può presentare la domanda?
I lavoratori impiegati nelle seguenti attività:
- Mansioni particolarmente usuranti
- Addetti alla "linea di catena"
- Conducenti di veicoli per il trasporto pubblico
- Lavoratori notturni a turni o per l’intero anno
Quali sono i requisiti?
Almeno 35 anni di contributi
Età minima:
- 61 anni e 7 mesi per lavoratori dipendenti
- 62 anni e 7 mesi per lavoratori autonomi
Lavoratori notturni con almeno 72 turni annui:
- 62 anni e 7 mesi (dipendenti)
- 63 anni e 7 mesi (autonomi)
Lavoratori con turni notturni tra 62 e 71 giorni annui: età aumentata di 1 anno
Esiti possibili:
- Accoglimento con decorrenza pensione comunicata dall’INPS;
- Accoglimento con riserva (per chi perfeziona i requisiti entro il 31/12/2026);
- Differimento della decorrenza per insufficiente copertura finanziaria;
- Rigetto in caso di mancata idoneità.
Non perdere questa opportunità!
Se rientri tra i lavoratori beneficiari, assicurati di presentare la domanda entro la scadenza.
Per ulteriori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.
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INAC - 11 mar 2025
La Pensione Anticipata Flessibile (Quota 103) è stata ufficialmente prorogata fino al 31 dicembre 2025. Questo significa che lavoratori dipendenti e autonomi potranno continuare ad accedere a questa opportunità, a patto di soddisfare alcuni requisiti.
Chi può andare in pensione con Quota 103?
Se hai almeno 62 anni e hai maturato 41 anni di contributi, puoi presentare domanda. Il calcolo della pensione avverrà con il sistema contributivo, e l’importo massimo che potrai ricevere non potrà superare quattro volte il trattamento minimo INPS fino ai 67 anni.
Quanto tempo bisogna aspettare?
Dopo aver maturato i requisiti, dovrai attendere un po’ prima di ricevere l’assegno pensionistico:
- 7 mesi di attesa per i lavoratori del settore privato
- 9 mesi per quelli del settore pubblico
Cosa succede se continui a lavorare?
Ci sono alcune restrizioni sulla possibilità di cumulare la pensione con altri redditi da lavoro. Infatti, non è possibile percepire altri redditi da lavoro, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, con un limite massimo di 5.000 euro annui.
Questa proroga rappresenta una grande opportunità per chi desidera accedere alla pensione anticipata.
Per ulteriori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.
News Regionali
INAC - 04 feb 2025
A partire dal 1° gennaio 2025 è cambiato il quadro normativo per l’accesso al cosiddetto Bonus mamme lavoratrici. Cos'è il Bonus Mamme? Valido fino al 31 dicembre 2026, prevede un esonero contributivo del 100% sulla quota dei contributi previdenziali IVS a carico delle madri con almeno tre figli, a condizione che il più piccolo non abbia ancora compiuto 18 anni e che la lavoratrice sia titolare di un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (ad eccezione dei rapporti di lavoro domestico), fino a un massimo di € 3.000 annui riparametrati su base mensile. Si tratta della misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 180, della legge n. 213/2023) e rimodulata dalla Manovra 2025, con la fine dell’estensione sperimentale del bonus per le lavoratrici con due figli e l’introduzione di un nuovo esonero contributivo parziale per determinate categorie di lavoratrici. Nuovo esonero per madri con due o più figli dal 2025 La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un nuovo esonero contributivo, con le seguenti caratteristiche: - Destinato a lavoratrici dipendenti (con reddito annuo massimo di 40.000 euro) e autonome;
- Valido per madri di due o più figli, fino al mese del decimo compleanno del figlio più piccolo;
- Dal 2027, per le madri di tre o più figli, esteso fino al mese del diciottesimo compleanno del figlio più piccolo;
- Non cumulabile con l'esonero del comma 180 della Legge di Bilancio 2024 per gli anni 2025-2026.
Inoltre, in caso di nuove nascite o adozioni durante il periodo di validità della misura, sarà possibile accedere al beneficio in base alle nuove condizioni familiari, purché la madre risulti ancora in possesso di un contratto a tempo indeterminato e rispetti i requisiti reddituali richiesti.
L’INPS ha inoltre chiarito che, nelle situazioni in cui il figlio più piccolo compia gli anni nel corso dell’anno fiscale, il bonus si interromperà nel mese esatto del compimento dell’età prevista dalla normativa, evitando il rischio di sovrapposizioni con altre forme di agevolazione contributiva. Per ulteriori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino. |
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News Chieti-Pescara
INAC - 30 gen 2025
C'è tempo fino al 31 marzo 2025 per presentare la domanda di indennità di disoccupazione agricola. Questa prestazione economica, riconosciuta dall'INPS, è riservata a coloro che hanno lavorato nel settore agricolo e alle figure equiparate, purché in possesso dei requisiti richiesti.
Come funziona l'indennità di disoccupazione agricola nel 2025?
Hai diritto alla disoccupazione agricola se:
L'indennità verrà erogata in un'unica soluzione dopo l'accoglimento della domanda da parte dell'Istituto previdenziale.
A chi spetta l'indennità di disoccupazione agricola?
Possono beneficiarne:
Operai agricoli a tempo determinato (OTD);
Piccoli coloni;
Compartecipanti familiari;
Piccoli coltivatori diretti (che integrano fino a 51 giornate con versamenti volontari);
Operai agricoli a tempo indeterminato (OTI) che lavorano solo per una parte dell'anno.
Qual è l'importo della prestazione?
Per OTD e altri aventi diritto, l'indennità è pari al 40% della retribuzione con una trattenuta del 9% per contributo di solidarietà (fino a un massimo di 150 giorni);
Per OTI, l'indennità è pari al 30% della retribuzione effettiva e non viene applicata alcuna trattenuta per il contributo di solidarietà.
L'indennità viene corrisposta per un numero di giornate pari a quelle lavorate, con un massimo di 365 giorni annui (366 negli anni bisestili), al netto di:
Giornate di lavoro dipendente agricolo e non agricolo;
Giornate di lavoro in proprio;
Giornate indennizzate per malattia, maternità, infortunio, ecc.;
Giornate non indennizzabili (ad es. espatrio definitivo).
Per maggiori informazioni e per presentare la tua domanda rivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.
News Chieti-Pescara
INAC - 08 gen 2025
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità in materia pensionistica, con proroghe e nuovi incentivi pensati per diverse categorie di lavoratori.
Ecco un riepilogo dettagliato delle principali misure approvate:
Quota 103 (contributiva)
- Potranno accedere i lavoratori dipendenti e autonomi che raggiungono 62 anni di età e 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2025.
- Il calcolo della pensione avverrà interamente con il sistema contributivo.
- L'assegno non potrà superare quattro volte il trattamento minimo INPS (2.394,44€ lordi al mese, da rivalutare per il 2025) fino a 67 anni.
- Finestre mobili confermate: 7 mesi per il settore privato, 9 mesi per il settore pubblico.
- Incentivo al posticipo della pensione: chi sceglie di restare al lavoro riceverà in busta paga la quota contributiva IVS esentasse.
- Il comparto scuola coinvolto nella proroga potrà presentare domanda di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio 2025.
Opzione Donna
- Confermata per chi ha raggiunto 61 anni di età e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024.
- Accessibile solo a caregivers, donne con invalidità pari almeno al 74% e disoccupate.
- Riduzione di un anno del requisito contributivo per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
- Finestre mobili: 12 mesi per dipendenti, 18 mesi per autonome.
APE Sociale
- Prorogata fino al 31 dicembre 2025 con il requisito di 63 anni e 5 mesi.
- Assegno massimo di 1.500 euro lordi mensili.
- Incumulabilità con redditi da lavoro dipendente o autonomo, salvo il lavoro occasionale fino a 5.000 euro annui.
Bonus Mamme
- Estensione del bonus contributivo figurativo da 12 a 16 mesi per lavoratrici con 4 o più figli.
- In alternativa ai mesi di anticipo della pensione, la lavoratrice può optare per l’applicazione di un coefficiente più alto (cioè, relativo a un’età più alta) per il calcolo della pensione. L’elevazione è pari ad un anno in caso di uno o due figli e di due anni in caso di tre o più figli.
Pubblico Impiego
- Possibilità di trattenimento in servizio fino ai 70 anni nei limiti del 10% delle facoltà assunzionali.
- Abrogato l'obbligo di collocamento in pensione d'ufficio.
Previdenza Complementare
- I lavoratori senza anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 potranno computare le rendite complementari per il raggiungimento delle soglie pensionistiche.
- Necessario un decreto interministeriale per le modalità operative.
Assegni Minimi
- Confermato il ritorno ai criteri di perequazione tradizionali.
- Incremento straordinario di 8 euro mensili per i pensionati in condizioni disagiate.
Altre Misure
- Riduzione del 50% della contribuzione per artigiani e commercianti per i primi tre anni di attività.
- Dal 2030, l'importo soglia per la pensione anticipata salirà a 3,2 volte l'assegno sociale.
- Chi si iscrive per la prima volta alla previdenza pubblica obbligatoria dal 1° gennaio 2025 potrà scegliere di aumentare il montante contributivo con un'aliquota volontaria aggiuntiva fino a 2 punti percentuali.
Rimani aggiornato per ulteriori dettagli e approfondimenti!
Per ulteriori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.
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INAC - 07 gen 2025
A partire dal 2 gennaio 2025 ha preso il via la sperimentazione biennale della nuova Prestazione Universale per anziani non autosufficienti, prevista dall'articolo 34 del decreto legislativo 29/2024. Questa misura è rivolta agli ultraottantenni non autosufficienti con un livello di bisogno assistenziale definito "gravissimo".
Il periodo di sperimentazione coprirà l'arco temporale dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
La nuova prestazione assorbirà l'indennità di accompagnamento (Legge 18/1980) e le prestazioni già fornite dalle ATS nei rispettivi ambiti di competenza.
Il Patronato INAC è a disposizione per:
- Verificare i requisiti dei richiedenti.
- Offrire supporto nella compilazione e presentazione della domanda.
- Le domande potranno essere presentate all'INPS a partire dal 2 gennaio 2025.
Requisiti
Per beneficiare della prestazione, è necessario possedere i seguenti requisiti:
- Età anagrafica pari o superiore a 80 anni.
- Bisogno assistenziale gravissimo, valutato dalla Commissione medico-legale INPS.
- ISEE sociosanitario in corso di validità, non superiore a 6.000 euro.
- Titolarità dell'indennità di accompagnamento.
Come sarà erogata la prestazione
La Prestazione Universale sarà corrisposta con cadenza mensile e comprenderà:
- Quota fissa monetaria, pari all'indennità di accompagnamento.
- Quota integrativa ("assegno di assistenza") pari a 850 euro mensili, destinata a:
- Remunerare lavoratori domestici regolarmente assunti per attività di cura e assistenza.
- Acquistare servizi di assistenza forniti da imprese qualificate nel settore sociale.
L'INPS monitorerà la spesa per garantire un equilibrio tra le domande presentate e le risorse disponibili.
Per ulteriori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.
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INAC - 06 mag 2024
Con una circolare l'INPS fornisce chiarezza sui requisiti per accedere alla pensione anticipata nel 2024, sia per coloro che rientrano nel regime generale che per le lavoratrici che optano per l'Opzione Donna. Vediamo insieme le principali disposizioni e le novità introdotte.
Pensione Anticipata nel 2024: requisiti da rispettare
Secondo la circolare n. 59 dell'INPS, coloro che possono accedere alla pensione anticipata sono coloro che hanno raggiunto i 61 anni di età e maturato almeno 35 anni di contributi entro il 2023, a patto di rispettare i profili di tutela previsti.
Opzione Donna: requisiti e profili di tutela
Per quanto riguarda l'Opzione Donna, la pensione anticipata può essere richiesta dalle lavoratrici che hanno compiuto 61 anni di età e accumulato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023, sempre nel rispetto di specifici profili di tutela.
Le lavoratrici devono:
Assistere un familiare disabile, con un'invalidità civile almeno del 74%, o aver concluso un rapporto di lavoro dopo tavoli di confronto istituiti presso il Mise.
Soffrire una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%.
Essere licenziate o dipendenti da imprese in crisi con tavoli di confronto attivi.
Agevolazioni per le lavoratrici con figli
Il requisito anagrafico viene scontato di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
Requisiti per le lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese in crisi
Le lavoratrici dipendenti devono essere collocate in aziende con tavoli di confronto per la gestione della crisi attivi al momento della richiesta. Per le lavoratrici licenziate, il licenziamento deve essere avvenuto durante il periodo di attività del tavolo e non devono aver ripreso un lavoro dipendente a tempo indeterminato successivamente al licenziamento.
Scadenza importante: richiesta prima della chiusura del tavolo di crisi
È fondamentale inviare la domanda di pensionamento prima della chiusura del tavolo di crisi, altrimenti si rischia di perdere il diritto alla pensione Opzione Donna.
Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.
News Chieti-Pescara
INAC - 18 mar 2024
Pensione a 62 anni con meno di 36 anni di contributi. L'Inps fornisce le istruzioni operative per il riconoscimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, tali da consentire l'accesso alla pensione a 62 anni di età. Quindi i criteri per l'assegnazione dello stato di lavoratore usurante o notturno.
Categorie
Alla misura possono accedere coloro che sono impiegati in mansioni particolarmente usuranti, come pure chi generalmente lavora di notte. Sono tre le categorie a cui si rivolge l’agevolazione in oggetto e vale tanto per i lavoratori pubblici quanto per i privati che:
svolgono mansioni particolarmente usuranti, quali:
Lavori in galleria, cava o miniera, mansioni svolte in sotterraneo
Lavori nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale
Lavori nelle gallerie, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento
Lavori in cassoni ad aria compressa
Lavori svolti dai palombari
Lavori ad alte temperature, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale
Lavorazione del vetro cavo, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio
Lavori espletati in spazi ristretti e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture
Lavori di asportazione dell’amianto.
svolgono turni notturni per gran parte dell’anno;
sono addetti alla linea catena;
conducono veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
A seconda della categoria, se lavoratore subordinato o autonomo, nonché del numero di notti effettuate nel corso dell’anno ci sono dei requisiti differenti da soddisfare.
Requisiti
Per tutte le categorie sopra indicate, nonché per chi svolge lavoro notturno per almeno 78 notti l’anno, il diritto alla pensione si raggiunge una volta che l’età e i contributi raggiungono il risultato di 97,6.
L’età anagrafica però deve essere di almeno 61 anni e 7 mesi, mentre l’anzianità contributiva di 35 anni. Di fatto, questi possono andare in pensione:
a 62 anni e 6 mesi di età con 35 anni di contributi;
a 61 anni e 7 mesi di età con 35 anni e 11 mesi di contributi.
Questi requisiti si applicano solamente nel caso dei lavoratori subordinati. Per gli autonomi si parla invece di quota 98,6, dove gli anni di contributi sono sempre 35 mentre il requisito anagrafico sale a 62 anni e 7 mesi. Lo stesso vale per i lavoratori dipendenti impiegati in turni lavorativi per almeno 72 notti l’anno ma che non raggiungono le 78 notti richieste per quota 97,6.
La domanda può essere inviata entro il 1° maggio 2024.
Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti. Prenota un appuntamento su Whatsapp allo 085 9210848.
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INAC - 14 mar 2024
Aperta la procedura di domanda per il Bonus asilo nido 2024 (voucher rimborso rette), che quest’anno arriva fino a 3600 euro per i nuovi nati in nuclei familiari in cui è presente già un altro figlio con meno di dieci anni e se l’ISEE non supera i 40mila euro.
Con il Messaggio n.1024 dell’11 marzo 2024, l’INPS ha pubblicato le istruzioni operative al fine di ottenere le agevolazioni per la frequenza di asili nido pubblici e privati e per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione.
A chi spetta
Il Bonus nido spetta a:
- cittadini italiani e comunitari residenti in Italia o in uno dei Paesi europei
- cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno anche non permanente
Gli importi
L'importo varia sulla base dell'ISEE familiare. Il bonus non è cumulabile con la detrazione fiscale dal reddito per la frequenza asili nido. Si può avere invece anche contemporaneamente con l'assegno unico universale per i figli.
Per i bambini con meno di tre anni è previsto un bonus massimo di 3.000 euro con Isee minorenni in corso di validità fino a 25.000,99 euro; un massimo di 2.500 euro con Isee minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro; un massimo di 1.500 euro nelle ipotesi di Isee minorenni oltre la soglia di 40.000 euro, assenza di Isee minorenni, Isee con omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, Isee discordante, Isee minorenni non calcolabile.
Presenta la domanda
La domanda di contributo deve essere presentata entro il 31 dicembre 2024, dal genitore o dal soggetto affidatario del minore stesso.
Al momento della presentazione della richiesta, occorre indicare a quale dei due contributi intende accedere, ovvero se al contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e/o privati oppure se al contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.
Qualora si intenda fruire del contributo per più minori, occorre presentare una domanda per ciascuno di essi. Nel caso di domanda di contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione deve essere allegata un’attestazione, rilasciata da un pediatra di libera scelta, che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido, in ragione di una grave patologia cronica.
Per maggiori informazioni rivolgiti ai nostri uffici o prenota un appuntamento su Whatsapp al numero 085 9210848.
News Chieti-Pescara
INAC - 06 mar 2024
La legge di bilancio 2024 ha previsto la proroga della cosiddetta Ape Sociale fino al 31 dicembre 2024. L'Ape Sociale, è un meccanismo sperimentale che permette ai lavoratori in situazioni di disagio di poter andare in pensione anticipatamente.
Categorie interessate
Nessuna novità per quanto riguarda le categorie interessate, che restano quelle previste dalla legge 232/2016 (disoccupati, invalidi almeno al 74%, caregivers, gravosi). In particolare, per quanto riguarda le professioni gravose, oltre alle categorie standard previste dall’allegato C della legge 232/2016 il beneficio continua ad applicarsi anche alle 23 categorie introdotte dal 2022 dalla cd. commissione Damiano. Così come restano le agevolazioni contributive per edili e ceramisti.
Tra i beneficiari del provvedimento vi sono anche i "soggetti che al momento della richiesta e da almeno sei mesi assistono il coniuge, l’unito civilmente o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave ai sensi della legge n.104/1992" e gli "invalidi con un grado di invalidità pari o superiore al 74%", in entrambi i casi con almeno 30 anni di contribuzione.
Secondo quanto previsto dall'art.38, comma 5, della legge n.448/1998 gli invalidi di guerra di 1ª categoria sono automaticamente considerati disabili con handicap grave ai sensi della legge n.104/1992; gli invalidi di guerra di altre categorie necessitano invece del riconoscimento da parte della ASL di competenza.
Introdotta incumulabilità della prestazione con redditi da lavoro dipendente autonomo
Viene, invece, introdotta l’incumulabilità della prestazione con i redditi da lavoro dipendente ed autonomo fatta eccezione per i redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale entro il limite annuo di 5.000 euro. In caso di svolgimento di attività lavorativa o autonoma o occasionale autonoma, con reddito superiore ai 5.000 euro annui, si decade dalla prestazione. Ai fini della decadenza rilevano le attività svolte dalla decorrenza della prestazione fino al raggiungimento del requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia.
Così come ai fini del superamento del requisito reddituale, per il lavoro autonomo occasionale, si fa riferimento al reddito annuo percepito nel periodo di godimento dell’Ape, quindi rilevano anche i redditi riferiti ad attività svolta nel periodo precedente la decorrenza della prestazione e nel periodo successivo al compimento dell’età per la vecchiaia.
Coloro che hanno ricevuto la certificazione dei requisiti di accesso in anni precedenti il 2024, sono soggetti al vecchio limite di incumulabilità, che prevede la compatibilità con i redditi da lavoro dipendente o parasubordinato nel limite di euro 8.000 annui e con i redditi da lavoro autonomo entro il limite di euro 4.800.
Le scadenze per la presentazione delle domande
Confermate le scadenze per la presentazione delle domande di certificazione dei requisiti di accesso:
- dal 1° gennaio al 31 marzo (istanza tempestiva);
- dal 1° aprile al 15 luglio;
- dal 16 luglio al 30 novembre (istanza tardiva).
Per maggiori chiarimenti e informazioni prenota un appuntamento al numero unico 085 9210848 oppure rivolgiti ai nostri uffici.
News Chieti-Pescara
INAC - 28 feb 2024
Per richiedere la pensione anticipata per i lavoratori "precoci" che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi, servono almeno 12 mesi di effettivo lavoro prima dei 19 anni di età, oltre che gli ulteriori requisiti previsti dalla norma.
Sono lavoratori “precoci” coloro che hanno svolto attività lavorativa prima del compimento dei 19 anni di età, per almeno 12 mesi effettivi, anche se in modo non continuativo.
La certificazione può essere richiesta:
- dai lavoratori e dalle lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato,
- dai lavoratori e dalle lavoratrici iscritte presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi (Artigiani, Commercianti e Coltivatori diretti, Coloni e Mezzadri), purché, in entrambi i casi, possano rientrare in una delle categorie meritevoli di tutela, così come indicate dalla legge e di seguito specificate.
Per accedere alla pensione per lavoratori “precoci” bisogna trovarsi in una delle quattro condizioni che seguono:
- essere in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’art. 7, Legge n. 604/1966, e aver concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione spettante da almeno tre mesi;
- assistere e convivere, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, Legge n. 104/1992. Dal 1° gennaio 2018, rientrano in tale categoria anche i soggetti che assistono, un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
- avere una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
- essere lavoratore o lavoratrice dipendente addetto alle cosiddette attività gravose e che svolgere tali attività da almeno sette anni negli ultimi dieci o da almeno sei anni negli ultimi sette prima del pensionamento, oppure essere un lavoratore o una lavoratrice che svolge lavori usuranti.
Per l’accesso alla pensione anticipata per i lavoratori “precoci” è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa. Questo trattamento pensionistico, infatti, non è cumulabile con i redditi da lavoro subordinato ed autonomo, prodotto in Italia e all’estero, per il periodo che intercorre tra la decorrenza di pensione e fino a quello che sarebbe stato il momento di perfezionamento dei requisiti previsti per la pensione anticipata per la generalità dei lavoratori.
Se il titolare di pensione percepisce, in questo periodo, redditi da lavoro, la pensione è sospesa fino alla conclusione del periodo di anticipo, con l’eventuale recupero da parte dell’INPS delle somme di pensione percepite indebitamente.
La pensione per lavoratori “precoci” è soggetta alla “finestra mobile” di 3 mesi. La pensione, quindi, fermo restando il perfezionamento di tutti i requisiti previsti dalla legge, potrà avere decorrenza dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della relativa domanda.