News Regionali
In Evidenza - 22 ott 2024
Cia Abruzzo, con una lettera indirizzata alla Giunta Regionale, chiede l'istituzione urgente di un Tavolo Verde per affrontare le criticità legate agli investimenti strutturali nei Consorzi di Bonifica, fondamentali per garantire la sostenibilità e la competitività del comparto agricolo regionale, fortemente influenzata dall'efficienza delle infrastrutture idriche.
Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo, ha sottolineato l'importanza di un'azione immediata, "La gestione delle risorse idriche è una questione cruciale per l'agricoltura abruzzese, soprattutto di fronte alle sfide sempre più pressanti del cambiamento climatico. Le infrastrutture attuali sono obsolete e inadeguate per rispondere alle esigenze moderne. Per questo, abbiamo chiesto la creazione di un Tavolo Verde che coinvolge istituzioni, consorzi e rappresentanze agricole, con l'obiettivo di individuare soluzioni rapide ed efficaci."
Il Tavolo Verde proposto dalla CIA Abruzzo avrà il compito di valutare lo stato delle infrastrutture esistenti e individuare le priorità d'intervento, definire un piano di investimenti a medio e lungo termine, semplificare le procedure burocratiche e agevolare l'accesso ai fondi nazionali ed europei, assicurare una distribuzione più equa delle risorse idriche.
"È fondamentale”, ha concluso Sichetti, “che ci sia una concertazione tra tutte le parti coinvolte per garantire un futuro sostenibile e prospero per l'agricoltura regionale. La CIA Abruzzo è pronta a fare la sua parte e auspica una rapida risposta dalle istituzioni".
News Chieti-Pescara
In Evidenza - 17 ott 2024
A partire da oggi, 17 ottobre 2024, le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura possono presentare domanda per il riconoscimento del credito d’imposta Mezzogiorno, relativo agli investimenti effettuati nel corso del 2023.
Soddisfazione di Cia Chieti-Pescara per lo sblocco della procedura per l’anno 2023, finalmente disponibile anche per le imprese operanti nel settore della produzione primaria agricola e della pesca, anche per l'anno in corso, precedentemente sospeso.
Tale misura rappresenta un importante sostegno per le imprese che operano nelle aree ZES del Mezzogiorno, permettendo loro di ottenere un contributo fino a un massimo di 100 milioni di euro per progetto d’investimento, a condizione che il costo complessivo degli investimenti sia compreso tra 200 mila e 100 milioni di euro. Gli investimenti devono riguardare beni strumentali nuovi, destinati esclusivamente all'attività esercitata dall'impresa beneficiaria nella struttura produttiva situata nella ZES Unica. Questi beni devono essere impiegati per la produzione, il servizio o l'operatività della struttura.
Possono beneficiare del credito d’imposta le imprese localizzate nelle zone assistite d’Abruzzo e della Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise. In particolare, possono accedervi imprese già operative o che si insediano nella ZES Unica del Mezzogiorno. Tuttavia, non possono beneficiare del credito d’imposta le imprese operanti nei settori dell'industria siderurgica, del carbonifero e lignite, e dei trasporti (ad eccezione del magazzinaggio e supporto ai trasporti); le imprese attive nei settori della produzione, stoccaggio, trasmissione e distribuzione di energia, delle infrastrutture energetiche e della banda larga; le imprese dei settori creditizio, finanziario e assicurativo e le imprese in liquidazione o scioglimento, o quelle che si trovano in stato di difficoltà, come definite dal Regolamento (UE) n. 651/2014.
Le domande potranno essere presentate da oggi fino al 18 novembre 2024.
"Siamo estremamente soddisfatti delle opportunità che il credito d'imposta per le imprese operanti nella ZES Unica del Mezzogiorno offre al nostro territorio. Questa misura rappresenta una concreta occasione per rilanciare le attività produttive, incentivando gli investimenti in nuovi macchinari, attrezzature e strutture che porteranno innovazione e competitività alle nostre aziende”, ha dichiarato il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “Invito tutte le aziende a prestare particolare attenzione alla corretta documentazione degli investimenti e a rispettare i termini previsti per l’invio delle comunicazioni integrative tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024”.
News Regionali
In Evidenza - 17 ott 2024
Serve un impegno straordinario per difendere il Servizio sanitario nazionale, elemento di tutela pubblica e di coesione insostituibile, garanzia universale di diritti e uguaglianza per le persone e i territori. Così Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, dal convegno di oggi, a Venezia Mestre, per rispondere insieme ad associati, istituzioni ed esperti a un interrogativo univoco “Sanità quale futuro?”.
Sul tavolo dell’incontro, che ha riunito nell’auditorium del M9-Museo del ‘900 centinaia di partecipanti e molti cittadini, il documento di richieste su cui Anp-Cia lavora da tempo, in particolare guardando alla prossima legge di Bilancio e al finanziamento per il Servizio sanitario nazionale che, negli ultimi 15 anni, ha visto solo tagli.
Per Cia va fermato il cortocircuito che interconnette almeno tre macro-questioni: l’emergenza liste d’attesa, con tempi lunghissimi per visite, esami e interventi, e un decreto senza risorse; la mancanza di personale, medici e infermieri, e di strumentazione adeguata, oltre a incertezze e incongruenze organizzative verso le Regioni; e, infine, l’avanzare della sanità privata con un terzo della spesa a carico delle famiglie, in un anno aumentata del 10,3%.
A soffrire di più gli anziani con pensioni basse e le persone più fragili, che spesso rinunciano a curarsi - lo scorso anno quasi 4,5 milioni di italiani (dati Fondazione Gimbe) - e soprattutto nelle aree rurali e interne, dove vive il 22% della popolazione italiana e il disagio territoriale di fatto diventa il discrimine per accedere alle prestazioni e per sbilanciare sempre più il carico delle richieste dal Sud al Nord, in cerca di cure e ospedali migliori.
Tutto questo richiede interventi e investimenti -precisa Anp-Cia- ma si è scelta la strada del definanziamento, un impegno sempre più basso di risorse rispetto all’inflazione e al Pil, in media il 6,8% (contro il 10,9% della Germania e il 10,3% della Francia) e con la previsione di scendere al 6,1% entro il 2025, sebbene sia noto che sotto la soglia del 6,5% i servizi essenziali non sono più garantiti. In Italia il divario della spesa sanitaria pubblica pro capite rispetto alla media dei paesi OCSE membri dell’Unione Europea, è pari a 889 euro.
Anp-Cia dice basta e annuncia mobilitazioni sul territorio per un Piano organico e straordinario di finanziamenti che rimuovano gli squilibri territoriali innovando i modelli organizzativi, gli strumenti, le strutture sanitarie e con l’ausilio delle infrastrutture telematiche. Più nel dettaglio, vanno rivisti i Piani regionali sociosanitari verso politiche e azioni coerenti al rafforzamento del sistema. Ancora attesi: servizi efficienti e politiche per l’invecchiamento attivo, assieme a pensioni adeguate, assegni minimi non inferiori a 800 euro; il recupero dell’indicizzazione per le pensioni colpite dall’inflazione; l’Ape sociale agli agricoltori per andare in pensione in anticipo senza penalizzazioni; la modifica di Opzione Donna oggi particolarmente punitiva e la riduzione del carico fiscale sulle pensioni in un’ottica di progressività e giustizia sociale. Va impedito, poi, il taglio del 30% dei progetti delle “case di comunità” e occorrono subito i decreti attuativi della nuova legge sulla non autosufficienza.
“Prima di tutto la qualità del sistema sanitario. Lo dicono i cittadini -ha dichiarato il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo, citando il Sondaggio Demos-. In due anni è triplicato il numero di chi la riconosce come un’emergenza e, dunque, dobbiamo valorizzare ancora di più questo punto di vista. Siamo per un lavoro che sia costruttivo insieme al governo e rinnoviamo l’Appello degli scienziati, perchè l’invecchiamento è un valore e la salute un diritto non in svendita”.
News Regionali
In Evidenza - 14 ott 2024
Oggi le imprese agricole femminili sono le grandi assenti da fondi e misure. Fuori dalla Pac, dal Pnrr e anche da incentivi specifici. Per questo è tempo di trasformare i proclami a favore delle donne del settore in azioni concrete e politiche dedicate, cominciando da una legge quadro ad hoc. È l’appello lanciato da Donne in Campo-Cia proprio in occasione della Giornata internazionale delle donne rurali, che si celebra ogni anno il 15 ottobre.
Dalla sua Assemblea nazionale, in corso all’Istituto Alcide Cervi sotto lo slogan “Il cammino verso il futuro”, l’associazione mette in fila i provvedimenti mancati e stila un elenco di priorità per invertire la tendenza e dare voce e sviluppo alle aziende agricole rosa, 200.000 solo in Italia, una su cinque in Europa, riconoscendo finalmente il ruolo chiave delle donne nel comparto: motore dell’agricoltura familiare, presidio di territori e aree interne, collante sociale delle comunità rurali, faro di biodiversità e sostenibilità.
“Quest’anno la nostra Giornata delle donne rurali è con l’Istituto Cervi, luogo storico e di grande valore simbolico per l’agricoltura dell’Italia -ha detto la presidente nazionale di Donne in Campo, Pina Terenzi-. Ed è da qui che vogliamo ribadire l’urgenza di interventi istituzionali davvero in grado di sostenere l’imprenditoria agricola femminile. Perché, ad ora, le donne si trovano escluse sia dai fondi nazionali finanziati dal Piano di ripresa e resilienza che da quelli settoriali. Anche il Fondo Impresa Donna ammette agli stanziamenti tutti i settori, compreso quello della trasformazione alimentare, ma tiene fuori la produzione agricola. Creando uno svantaggio ulteriore”.
Ecco perché, ha continuato Terenzi, “innanzitutto chiediamo con forza al governo che, nella prossima manovra, trovi spazio la misura Più Impresa di Ismea, non rifinanziata dall’ultima legge di Bilancio. Chiediamo, quindi, che si approvi in tempi stretti una legge quadro per l’imprenditoria femminile in agricoltura, che preveda la costituzione di un Ufficio permanente presso il Masaf e di un Osservatorio, con l’obiettivo di promuovere l’accesso delle donne all’attività agricola. Chiediamo, infine, che si studino misure di priorità per le aziende agricole femminili nei bandi e che se ne tenga conto nel PSP (Piano Strategico della Pac) dando indicazioni omogenee alle Regioni”.
D’altra parte, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato all’unanimità il 2026 come Anno internazionale delle donne agricoltrici, invitando gli Stati membri ad “aumentare la consapevolezza del ruolo cruciale che svolgono nei sistemi agroalimentari di tutto il mondo”, anche incentivando l’adozione di misure efficaci davanti a sfide e discriminazioni. Adesso, ha chiosato Terenzi, “il nostro compito è di veicolare questo messaggio in modo chiaro: le donne e l’agricoltura sono due pilastri interconnessi fondamentali”.
D’accordo il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini: “Già Emilio Sereni, uno dei padri fondatori della nostra organizzazione di cui l’Istituto Cervi custodisce la Biblioteca Archivio, ideò un disegno di legge per l’imprenditoria agricola femminile -ha ricordato-. Ancora di più oggi, la trasformazione dei nostri sistemi agroalimentari in chiave più inclusiva, resiliente e sostenibile passa necessariamente dall’emancipazione di tutte le donne. Colmare il divario di genere nel settore e il gap salariale nell’occupazione, considerato che il 39% della forza lavoro agricola globale è rosa, aumenterebbe l’efficienza del sistema e restituirebbe dignità ed equità nel mondo”.
“Le Donne in Campo sono una delle punte di diamante di Cia -ha concluso la presidente dell’Istituto Cervi, Albertina Soliani-. Le conosco da tempo, conosco il loro valore. Sono all’avanguardia per una strategia agricola in Italia e in Europa. Siamo onoratissimi di ospitare qui la loro Assemblea. Nell’80esimo anniversario della morte di Genoeffa Cocconi, la madre dei fratelli Cervi, la loro presenza ai Campirossi unisce la memoria al futuro”.
News Chieti-Pescara
In Evidenza - 14 ott 2024
Lavorazione delle olive che rischia di essere compromessa nell’area Vestina a causa dell’assenza di acqua potabile nei frantoi, indispensabile per il corretto funzionamento del processo di molitura, e che potrebbe mettere a rischio l'intera produzione olearia della zona. La mancanza di risorse idriche potrebbe causare, infatti, la marcitura delle olive, vanificando mesi di lavoro e sacrificio da parte degli agricoltori locali.
Senza un rapido intervento per ripristinare l'approvvigionamento idrico, si prospettano danni economici per il settore olivicolo, con ricadute anche sulla qualità e quantità della produzione di olio extravergine d'oliva.
"La mancanza di acqua potabile nei frantoi impedisce la corretta lavorazione delle olive, che rischiano di andare perse. L'intero comparto olivicolo dell'area Vestina, già provato da altre difficoltà, si trova ora di fronte a un'emergenza che potrebbe compromettere la stagione olivicola", dichiara il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba.
Le olive, appena raccolte, devono necessariamente essere molite altrimenti rischiano di deteriorarsi, mettendo così a repentaglio mesi di lavoro e sacrifici degli agricoltori.
News Chieti-Pescara
In Evidenza - 10 ott 2024
Promuovere il benessere attraverso l'educazione alimentare e la valorizzazione del territorio: questa la finalità del progetto di CIA Chieti-Pescara "Nutrire il Futuro", un’ iniziativa che mira a incentivare uno stile di vita salutare e sostenibile tra le giovani generazioni, evidenziando l'importanza della qualità dei prodotti agroalimentari Made in Italy, con particolare attenzione al territorio abruzzese.
Il progetto coinvolgerà scuole, aziende agricole e mercati contadini attraverso attività educative e pratiche per un totale di circa 500 partecipanti tra studenti e pubblico e 60 imprese agricole del Consorzio Mercato Contadino La Spesa in Campagna. L'obiettivo principale è quello di sensibilizzare gli studenti e le loro famiglie su abitudini e scelte alimentari più consapevoli, avvicinandoli al contempo ai prodotti locali e all'importanza del patrimonio culturale legato all'agricoltura.
Il programma prevede una varietà di iniziative tra cui: laboratori di educazione alimentare nelle scuole, in collaborazione con istituti locali come l'Istituto Agrario "Ridolfi-Zimarino" di Scerni; visite guidate presso mercati contadini e aziende agricole, per permettere agli studenti di comprendere i processi di produzione e vendita dei prodotti locali; creazione di materiali promozionali e video educativi per diffondere la cultura agroalimentare abruzzese e sensibilizzare il pubblico sull'importanza della sostenibilità alimentare.
Un aspetto chiave del progetto è l'utilizzo innovativo della comunicazione digitale. Verranno prodotti video promozionali e contenuti per i social media. Verrà inoltre lanciato un sito web dedicato e una piattaforma Linktree, affiancata da una newsletter periodica, per coinvolgere il pubblico e garantire una diffusione capillare del progetto.
L'utilizzo dei social media, combinato con eventi pubblici e collaborazioni con i media locali, rappresenta una delle componenti più innovative del progetto, garantendo una connessione diretta e costante con il territorio ei consumatori.
"Con “Nutrire il Futuro” vogliamo far comprendere alle nuove generazioni l'importanza di un'alimentazione consapevole e del valore dei prodotti del nostro territorio”, ha dichiarato Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara e membro della Giunta della Camera di Commercio, “L'Abruzzo ha una straordinaria ricchezza agroalimentare che merita di essere promossa e conosciuta. Questo progetto non è solo un'occasione educativa per gli studenti, ma anche un'opportunità per rafforzare il legame tra la comunità e le sue eccellenze produttive in sinergia con la Camera di Commercio, valorizzando il lavoro degli agricoltori e promuovendo uno sviluppo sostenibile del territorio".
Grazie a questo progetto, CIA Chieti-Pescara, con il contributo della Camera di Commercio e il supporto di partner quali l’Associazione “La Spesa in Campagna nazionale”, l’ Istituto Agrario C. Ridolfi di Scerni, il Mercato Contadino di Pescara, la Cooperativa Euro-Ortofrutticola di San Salvo e l’ Associazione ISA, si pone come promotore di un messaggio positivo, non solo a livello alimentare, ma anche economico e sociale.
News Regionali
In Evidenza - 08 ott 2024
I disservizi legati alla gestione del gasolio agricolo agevolato e le inefficienze amministrative rischiano di mettere in seria difficoltà il settore agricolo abruzzese. In un contesto già pesantemente colpito dalla prolungata siccità che ha devastato la regione nel corso del 2024, la mancata capacità della Regione Abruzzo di aumentare le assegnazioni di gasolio agevolato sta aggravando una situazione già critica per molte imprese agricole.
Le conseguenze della siccità, che ha compromesso le colture e ridotto le riserve idriche, hanno causato danni al comparto agricolo, mettendo a rischio la sopravvivenza di numerose aziende.
A peggiorare la situazione, si aggiungono i gravi disservizi del portale online per la gestione del gasolio agevolato, che risulta inaccessibile o malfunzionante per molti utenti. Il portale non è funzionante ormai da diverse settimane, rallentando notevolmente le procedure amministrative.
L'assegnazione aggiuntiva di gasolio agevolato rappresenterebbe una misura concreta e immediata per far fronte all'aumento dei costi energetici e garantire la continuità delle attività produttive. Tuttavia, ad oggi, questo intervento non è ancora stato attuato, lasciando le aziende agricole senza risorse adeguate per affrontare l'imminente stagione produttiva.
“Il malfunzionamento del portale online è un ulteriore colpo per i nostri agricoltori, che già sono schiacciati dai costi di produzione, soprattutto quelli legati all'irrigazione, resa necessaria dalla siccità prolungata”, si è espresso così Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo, “E’ fondamentale che la Regione intervenga rapidamente per risolvere questi disservizi e adottare misure di sostegno concreto per il settore agricolo. Senza azioni immediate, le conseguenze sul territorio potrebbero portare alla chiusura di molte aziende e a una forte contrazione dell'intera economia regionale”.
News Regionali
In Evidenza - 08 ott 2024
“Serve una strategia ad ampio raggio e sul lungo periodo per tutelare il mondo delle api, la cui popolazioni solo in Italia, negli ultimi dieci anni, è diminuita del 30% e mettere al riparo un patrimonio insostituibile per l’agricoltura e il mantenimento della biodiversità. Per questo, occorre riprendere in mano azioni chiave per il settore, dalla Direttiva Breakfast alle campagne di promozione del miele italiano, passando per il Piano controlli sull’import”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dalla visita in Conapi, il Consorzio Nazionale Apicoltori, a Monterenzio (Bo).
L’incontro, con i “coltivatori di biodiversità” per rimarcare le priorità del comparto, fortemente minacciato dai cambiamenti climatici, in primis, ma cruciale per lo sviluppo sostenibile, e messo a dura prova delle contraffazioni del falso miele Made in Italy o, ancora peggio, dal “miele senza api” adulterato e miscelato con quello naturale. Bene, quindi, per Cia l’ok dell’Europa alla Direttiva Breakfast per rendere obbligatoria la menzione in etichetta dell'origine geografica del miele, ma adesso è necessario recepire velocemente tutte le sue nuove disposizioni. Operazione che va, assolutamente, integrata con una campagna di comunicazione ad hoc, in particolare ripartendo dall’educazione alimentare per un consumo consapevole e una corretta informazione su metodi di produzione, valore nutrizionale e ambientale.
Vanno, comunque, arginate con più forza le minacce negli scambi commerciali, definendo concretamente -precisa Cia- un Piano di controlli sul miele di importazione, almeno per i lotti superiori alle 20 tonnellate provenienti dai Paesi Terzi; migliorando anche nei processi con le nuove tecnologie di screening disponibili e più ricerca in materia. Inoltre, bisogna regolamentare l’uso degli sciroppi, con parametri per distinguere l’adulterazione dalla nutrizione d’emergenza, prevedendo un limite massimo di residuo riscontrabile nel miele che tenga conto delle condizioni d’uso della nutrizione artificiale.
Su questi fronti, l’input dell’Italia deve essere incisivo, conta più di 75 mila apicoltori e oltre 1,5 milioni di alveari per oltre 100 miliardi di api, una produzione che si attesta intorno alle 22 mila tonnellate di miele e una bee economy da 500 milioni di euro. Di fronte a degrado e frammentazione degli habitat, inquinamento e climate change anche l’apicoltura -ricorda Cia- deve dotarsi di adeguati strumenti di gestione del rischio e sarebbe auspicabile l’istituzione di un’indennità contro catastrofi naturali, malattie o predatori, ma anche per la perdita di colonie.
Dall’incontro in Conapi, condiviso con il presidente di Cia Emilia-Romagna, Stefano Francia, Fini ha ribadito: “Continueremo a portare questi temi sui tavoli istituzionali proponendo soluzioni a tutela del settore, una visione più organica e lungimirante. L’apicoltura non è solo fonte di reddito, ma un bene essenziale e comune, indispensabile tanto per la tutela delle biodiversità e del benessere umano, quanto per lo sviluppo rurale e l’equilibrio ecologico”.
News Chieti-Pescara
In Evidenza - 03 ott 2024
Presenza sempre più massiccia di cinghiali nella zona di Penne. Cia Chieti-Pescara lancia un nuovo allarme sul fenomeno che sta provocando danni irreparabili alle colture e rappresenta un serio pericolo per la sicurezza dei cittadini, come dimostrato dall’ultimo episodio in cui un giovane è stato attaccato da un branco di cinghiali, riuscendo a salvarsi per miracolo.
"In questo contesto, la situazione è ormai fuori controllo", afferma Domenico Bomba, Presidente CIA Chieti-Pescara. "Le nostre aziende agricole stanno subendo danni ingenti alle colture di uva, girasoli, ortaggi e mais, con interi raccolti a rischio. Inoltre, la sicurezza delle persone è messa a repentaglio dalla crescente aggressività degli animali selvatici. Non possiamo più permetterci di ignorare questo problema".
Alla luce di questa emergenza, il Comune di Penne ha disposto abbattimenti d'urgenza per contenere la popolazione di cinghiali, in particolare nelle contrade maggiormente colpite: Baricelle, Colle Trotta, Colle Sant’Elmo, Colle Maggio, Mallo, Crocifisso, Solagne e Colle Freddo. Si tratta di aree dove la presenza di cinghiali è diventata insostenibile e dove i danni alle colture rischiano di compromettere gravemente l’economia agricola locale.
"Bene la decisione del Comune per prevenire ulteriori danni ai raccolti e garantire la sicurezza sul territorio", continua Bomba, "Bisogna attuare interventi rapidi e decisi. Non possiamo permettere che questa crisi metta in ginocchio le nostre aziende e continui a mettere in pericolo l'incolumità delle persone".
"Inoltre, la gestione del problema cinghiali richiede misure straordinarie e la collaborazione di tutte le istituzioni, dai Comuni alla Regione. Non è solo una questione agricola, ma di tutela del territorio e della comunità”, conclude il Presidente.
News Chieti-Pescara
In Evidenza - 30 set 2024
Grande successo per la partecipazione di Cia Chieti-Pescara alla prima edizione di Val di Sangro Expo, svoltasi dal 26 al 29 settembre in Piazza Abruzzo ad Atessa. Lo stand “Cia – Mercato Contadino La Spesa in Campagna” ha accolto migliaia di visitatori, attirando l'attenzione grazie a degustazioni di prodotti tipici, cooking show e sessioni di educazione alimentare. Gli ospiti hanno potuto scoprire e acquistare direttamente i prodotti agricoli locali, promuovendo così il consumo responsabile e sostenibile.
Le attività organizzate da Cia Chieti-Pescara si sono aperte con la presentazione del libro "Il Sangue della Passiflora" di Andreina Sirena, tenutosi durante la cerimonia inaugurale della manifestazione. Questo appuntamento ha rappresentato un importante spunto culturale, offrendo ai visitatori un'opportunità di riflessione letteraria. Il libro esplora temi profondi legati alla natura e alla dimensione umana, in un intreccio che richiama le tradizioni e il legame con il territorio. Il titolo stesso, "Il Sangue della Passiflora", evoca un forte simbolismo botanico che si ricollega idealmente ai valori di Cia e alla cura della terra e delle coltivazioni locali.
Tra gli eventi più significativi la sessione di educazione alimentare rivolta agli studenti dell'Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria. Durante questa lezione, i giovani partecipanti sono stati sensibilizzati sull'importanza della prevenzione delle agromafie e sulla necessità di fare scelte consapevoli al momento dell'acquisto, con l'obiettivo di promuovere una spesa più responsabile.
Uno dei punti focali dello stand sono state le degustazioni di prodotti locali, accompagnate da informazioni sui processi produttivi, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Le degustazioni non si sono limitate ai prodotti agricoli, ma hanno incluso anche i vini e le birre artigianali locali. Il Birrificio Maiot e il Birrificio Maiella hanno guidato i visitatori in un viaggio nel mondo delle birre artigianali prodotte con materie prime locali, come luppoli, orzo e frumento. Gli abbinamenti proposti, come quello con la pizza, hanno riscosso grande successo e hanno permesso di apprezzare la qualità della filiera corta nel settore brassicolo.
L'evento si è concluso domenica 29 settembre con un primo piatto a base di Peperone Dolce di Altino, preparato dall'Azienda Agricola Terrafonte.
"La nostra partecipazione ha dimostrato l'interesse del pubblico per le eccellenze locali e per i valori della filiera corta”, ha commentato il direttore Alfonso Ottaviano, “Abbiamo avuto modo di dialogare con visitatori e produttori, rafforzando la nostra missione di promuovere un'agricoltura sostenibile e consapevole. La presenza di una grande quantità di visitatori è la prova concreta dell'importanza del nostro impegno per il territorio".
News Regionali
In Evidenza - 30 set 2024
Nel dibattito sulla legge di bilancio 2025 è necessario rimettere al centro i temi che riguardano le politiche sociali. Dalle pensioni, alla sanità, alla lotta alla povertà, secondo Anp-Cia manca una strategia che risponda al disagio di una quota sempre più rilevante di nostri concittadini. Dai dati, infatti, risulta evidente l’aumento delle famiglie in povertà assoluta (oltre cinque milioni), come pure le pensioni erose da inflazione e da mancate indicizzazioni. In particolare, le minime, che riguardano oltre 2 milioni di pensionati. Malgrado disuguaglianze in aumento e una sanità in grave affanno, il dibattito pubblico sembra volgere lo sguardo altrove.
Il Paese viene, invece, comunicato dai nostri governanti in costante crescita economica. Le problematiche sociali sembrano sotto controllo. Per Anp-Cia questo è il frutto di una visione alterata della realtà sociale, che non consente di impostare le scelte più giuste che riguardano le persone in difficoltà.
Per invertire il processo di crisi in atto, Anp-Cia ricorda come sulla sanità si debba fare una scelta netta, ovvero prevedere un finanziamento secondo i bisogni reali del sistema sanitario e a un livello simile a quello dei maggiori paesi dell’Ue. C’è da potenziare le strutture sanitarie di comunità, affrontare il tema del personale sanitario, ridurre le liste d’attesa per visite e interventi, organizzare la sanità territoriale e l’assistenza domiciliare. Bisogna, infine, attuare la riforma sulla non autosufficienza.
La sanità, ricorda il presidente Alessandro Del Carlo, è un diritto fondamentale che può essere garantito solo attraverso un sistema pubblico e universalista. Sulle pensioni, inoltre, si faccia una scelta precisa: bisogna aumentare significativamente le minime e tutelare dall’inflazione tutte le pensioni con un’indicizzazione piena degli assegni. Occorre superare le penalizzazioni che subiscono le donne con pensioni più basse degli uomini, come rilevato anche dal recente rapporto annuale Inps, secondo il quale la pensione media degli uomini è superiore del 35% a quella delle donne. Soprattutto, la cosiddetta Opzione donna per l’uscita dal lavoro si è rivelata un’ulteriore fonte d’ingiustizia, a causa dei vincoli particolarmente stringenti come il ricalcolo contributivo dell’assegno. Per i giovani, invece, è necessario pensare a un futuro previdenziale che possa dare loro dignità e speranza. Secondo Anp-Cia, serve, dunque, una legge di bilancio che abbia un’impronta non solo ragionieristica, malgrado questa debba essere necessariamente sostenibile. Occorre uno sguardo attento sulla realtà del Paese e le condizioni delle persone, mettendo in campo una strategia che permetta di superare le diseguaglianze sociali, soprattutto nel mondo degli anziani
News Chieti-Pescara
In Evidenza - 24 set 2024
Cia Chieti-Pescara presente alla prima edizione di Val di Sangro Expo, dal 26 al 29 settembre 2024 in Piazza Abruzzo ad Atessa. L'evento, organizzato dall'amministrazione comunale di Atessa, prevede oltre 200 aziende provenienti da 10 diversi comparti, tra cui innovazione e tecnologia, agricoltura, artigianato, turismo, enogastronomia e molto altro. Sarà un'occasione per mettere in risalto il potenziale economico e produttivo del territorio della Val di Sangro, cuore pulsante dell'Abruzzo.
Cia Chieti-Pescara sarà presente con lo stand "Cia - Mercato Contadino La Spesa in Campagna" presso il Padiglione A, stand A20-A23 e A35-A38. Lo stand offrirà una vasta gamma di attività, tra cui:
Degustazioni di prodotti tipici e artigianali.
Vendita diretta di prodotti agricoli locali.
Cooking show e approfondimenti su temi legati all'enogastronomia.
Momenti di convivialità, con cocktail e musica dal vivo.
Sessioni dedicate all'educazione alimentare e alla spesa consapevole, per promuovere un consumo responsabile e sostenibile.
L'inaugurazione ufficiale della fiera vedrà la presenza del Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba. A seguire, alle 18, ci sarà la presentazione del libro "Il sangue della passiflora" di Andreina Sirena .
Tra gli appuntamenti in programma presso il nostro stand segnaliamo:
Venerdì 27 settembre , una lezione dedicata all'educazione alimentare, alla prevenzione delle agro mafie e alla spesa consapevole, rivolta agli studenti dell'Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria, seguita da una degustazione di prodotti locali.
Sempre venerdì, il Birrificio Maiot guiderà una degustazione e un'introduzione al mondo della birra, con particolare attenzione alla produzione locale e al legame con il territorio, proponendo abbinamenti di birra e pizza.
Sabato 28 settembre, il Birrificio Maiella presenterà una degustazione incentrata sulla filiera corta di luppoli, orzo e frumento, seguita da un apericena con i prodotti del Mercato Contadino.
Domenica 29 settembre , chiusura con un primo piatto a base di Peperone Dolce di Altino dell’Azienda Agricola Terrafonte.
Sarà, inoltre, allestito uno spazio esterno dedicato alla vendita diretta di pesche, percoche e susine dell’Azienda Agricola Di Risio Maria e D’Alonzo Domenica che saranno la base per diverse preparazioni come macedonia al vino.
"La nostra partecipazione a Val di Sangro Expo rappresenta un'occasione per promuovere i valori dell'agricoltura locale e della filiera corta, che per noi di Cia sono fondamentali”, ha dichiarato il direttore Alfonso Ottaviano, “Sarà un momento di confronto e di condivisione con i visitatori e con tutte le realtà presenti, per far conoscere le eccellenze del nostro territorio e sostenere un consumo più consapevole e responsabile".