Cia-Agricoltori Italiani e i suoi giovani imprenditori, riuniti nell’Associazione Agia, tra i partner del progetto ANCI “SIBaTer - Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre” (legge 123/2017) per la valorizzazione dei beni non utilizzati in 8 Regioni del Mezzogiorno, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Siglato, infatti, anche da Cia e da Agia, il protocollo di collaborazione promosso dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, per supportare l’attuazione della misura “Banca delle terre abbandonate o incolte” che incentiva l’imprenditoria giovanile, in via diretta, con attività volte al miglioramento della capacità amministrativa dei Comuni e indiretta, attraverso azioni a sostegno della creazione, nei Comuni interessati, di un ambiente favorevole alla generazione da parte dei giovani, di proposte imprenditoriali che valorizzino le terre del patrimonio pubblico.
L’accordo, valido fino allo scadere, a giugno 2022, del progetto SIBaTer, vuole rispondere all’esigenza di far incontrare domanda e offerta di terre, creando reali opportunità di sviluppo, nonché all’obiettivo di favorire la nascita di “ecosistemi di conoscenza” per la condivisione di esperienze e best practice.
Previsto, quindi, da parte dei partner, l’impegno a formulare proposte per migliorare la legislazione nazionale e regionale in materia di banca delle terre, ma anche a definire criteri che agevolino le procedure di concessione della terra, per massimizzarne l’efficacia e assicurare fattibilità e sostenibilità agli interventi di valorizzazione. Inoltre, si assicura il coinvolgimento nelle iniziative informative e di comunicazione SIBaTer per far conoscere le opportunità della misura a istituzioni e potenziali beneficiari.
Il protocollo, firmato con ANCI, rappresenta per Cia-Agricoltori Italiani e la sua associazione dei giovani, un passaggio importante e significativo nella crescita del settore, chiamato a una reale e concreta apertura al ricambio generazionale. L’adesione al progetto, conferma, inoltre, l’attenzione dell’organizzazione al territorio e alle sue aree interne, alla loro rinascita anche grazie al nuovo impulso di cui sono capaci gli under 40.