News Regionali
In Evidenza - 30 giu 2022
A luglio torna la quattordicesima mensilità per oltre 3 milioni di pensionati con assegni sotto i mille euro e arriva il bonus di 200 euro per i redditi fino a 35 mila euro lordi. Lo ricorda Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, sottolineando che si tratta di una boccata d’ossigeno indispensabile, di un segnale importante di attenzione, verso un’intera fascia di popolazione che è precipitata in una condizione di grave disagio sociale a causa della crisi, tra inflazione, caro bollette e post pandemia. A certificarlo sono gli stessi dati Istat, che registrano un aumento della povertà assoluta in Italia, arrivata ormai alla cifra record di oltre 5 milioni di famiglie.
Tuttavia, secondo Anp-Cia, quattordicesima e bonus non sono sufficienti in questa fase, ma restano misure tampone a cui vanno affiancati provvedimenti strutturali. Occorre, per esempio, aumentare le pensioni al minimo almeno a 780 euro; modificare i criteri di accesso alle pensioni di cittadinanza; adeguare le modalità di indicizzazione delle pensioni per difendere il potere d’acquisto degli anziani, che è calato già del 4 per cento; istituire una pensione di garanzia per i giovani.
Inoltre, “bisogna assolutamente modificare le regole previdenziali per le donne, oggi assai penalizzanti -aggiunge la vicepresidente nazionale di Anp-Cia, Giovanna Gazzetta-. Ricordiamo, infatti, che la quattordicesima ha un importo variabile a seconda della contribuzione con cui è stata liquidata la pensione, elemento che penalizza le donne, che hanno alle spalle una carriera lavorativa spesso discontinua”.
Insomma, oggi “serve una strategia -conclude il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo- che da una parte sostenga le persone in difficoltà, mentre dall’altra occorre rafforzare un sistema di previdenza e di protezione sociale che metta al riparo lavoratori e pensionati dalle crisi economiche”.
News Chieti-Pescara
In Evidenza - 28 giu 2022
La siccità minaccia l’agricoltura e le soglie di allerta crescono. Le ondate di calore anomale e, soprattutto, le precipitazioni dimezzate di questi ultimi sei mesi, con la perdita di risorsa idrica drammaticamente pari al 90%, stanno prosciugando ettari di terreno.
“Questa situazione sta spingendo zone dell’Abruzzo verso la desertificazione”, afferma il presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “le colture più colpite sono il grano e le colture foraggere. Per quanto riguarda il settore cerealicolo le rese sono basse e a volte non coprono i costi di produzione con il rischio di portare le aziende in perdita. Oltre al settore cerealicolo raccogliamo la preoccupazione dei nostri associati riguardo l’ortofrutticolo dato che quest’ultimo ha bisogno di continua irrigazione, seppur non in quantità eccessive, oltre all’olivilocolo con danni ai frutti”, continua Bomba.
Problemi anche per il settore vitivinicolo, uno dei settori trainanti dell’economia abruzzese. L’assenza di precipitazioni prevista per i prossimi 15 giorni potrebbe portare uno stress idrico alle viti.
Secondo Cia, non è più rinviabile la costruzione di una rete di nuovi bacìni e invasi, piccoli e distribuiti sul territorio, utili all’accumulo e allo stoccaggio di acqua piovana; fare manutenzione efficiente e anti-dispersioni; lavorare per sviluppare l’uso delle acque reflue in agricoltura; sfruttare la tecnologia per rallentare la risalita del cuneo salino; immaginare anche grandi impianti di desalinizzazione dell’acqua di mare, abbattendo i costi con produzione di energia da fonti rinnovabili. “La nostra speranza è che i consorzi di bonifica riescano a irrorare l’acqua nei tempi e nei modi opportuni e superare questo periodo critico senza eccessive ripercussioni”, conclude Bomba.
News Regionali
In Evidenza - 21 giu 2022
E’ urgente estendere il periodo di applicazione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo anche al secondo trimestre 2022. I prezzi dei carburanti sono sempre più insostenibili, ma le imprese già combattono con i rincari produttivi e gli effetti della siccità. Per questo, senza nuove agevolazioni, si rischia il blocco del settore in una fase importante di lavorazioni in campo. Questa la richiesta di Cia-Agricoltori Italiani, che sollecita le modifiche al Decreto Aiuti del Governo.
In questa fase, in particolare, il prezzo eccezionale del gasolio agricolo, arrivato fino a 1,60 euro al litro, sta mettendo in pericolo le trebbiature, soprattutto nelle aree marginali -evidenzia Cia- riducendo i raccolti di grano duro, quando i mercati internazionali sono ormai ampiamente sotto stress per il conflitto in Ucraina.
“Come Cia -spiega il presidente nazionale, Cristiano Fini- abbiamo presentato nelle scorse settimane un emendamento al Decreto Aiuti per estendere la misura oltre il primo trimestre dell’anno. Abbiamo apprezzato la sensibilità dei principali gruppi politici, che hanno depositato la nostra proposta di modifica, rendendola prioritaria. Ora è necessario che le Commissioni riunite Bilancio e Finanze approvino l’emendamento, senza perdere tempo, per sostenere il settore agricolo, alle prese con una crisi senza precedenti, per la portata delle emergenze in atto, dalla guerra al clima”.
News Regionali
In Evidenza - 15 giu 2022
Gennaro Sicolo, Matteo Bartolini, Gianmichele Passarini e Luca Brunelli. Questi i nomi dei 4 nuovi vicepresidenti nazionali di Cia-Agricoltori Italiani, eletti a Roma durante il primo rinnovato Consiglio Direttivo dell’organizzazione. Affiancheranno il presidente Cristiano Fini per i prossimi quattro anni.
Sicolo, imprenditore olivicolo di Bitonto, è attualmente presidente di Cia Puglia e del Consorzio nazionale Italia Olivicola. Bartolini, imprenditore agricolo e agrituristico di Città di Castello, dove si coltiva il pregiato tartufo locale, è alla guida di Cia Umbria. Passarini, allevatore avicolo di Bovolone, è presidente di Cia Veneto. Luca Brunelli, imprenditore vitivinicolo di Montalcino, è stato presidente di Cia Toscana e di Agia, l’associazione “under 40” di Cia.
“Ai nuovi vicepresidenti eletti, vanno le mie più vive congratulazioni -dichiara Fini- con l’augurio di lavorare e costruire insieme un nuovo corso, più inclusivo e innovativo, sempre al servizio degli agricoltori e delle famiglie. Oggi le sfide da affrontare per il mondo agricolo sono di una portata enorme: guerra, rincari, transizione verde, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare, tecnologie genetiche e digitali -continua il presidente nazionale di Cia- e serve responsabilità e nuova coesione per traguardarle. Noi siamo pronti a farlo”.
News Chieti-Pescara
CAF Informa - 13 giu 2022
A partire dal 9 giugno, e fino al 23 giugno le imprese del settore eventi - wedding, intrattenimento e Ho.Re.Ca (hotellerie-restaurant-catering) – particolarmente colpite durante l'emergenza Covid potranno richiedere contributi a fondo perduto presentando domanda online all’Agenzia dell’entrate.
Si tratta di una misura introdotta dal Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nel decreto Sostegni bis.
Potranno richiedere il contributo le imprese che nell’anno 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto a quello del 2019.
Le modalità di presentazione delle domande sono indicate nel provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle entrate in allegato.
I contributi verranno accreditati direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente.
Rivolgiti ai nostri uffici per inoltrare la domanda.
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News Regionali
In Evidenza - 10 giu 2022
Ultimo step per il progetto ERMES “Strategie per una migliore qualificazione dell’offerta agrituristica di aziende abruzzesi e molisane” finanziato da FORAGRI e realizzato da Cipat Abruzzo. Arriva, infatti, a conclusione il percorso di formazione che ha interessato un totale di 13 aziende agrituristiche di Abruzzo e Molise, coinvolgendo fattivamente le rispettive Cia e Turismo Verde-Cia regionali, il supporto dell’organizzazione a livello nazionale, con il direttore nazionale dell’Associazione per la promozione agrituristica Tommaso Buffa, e la fattiva collaborazione dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti e di quella del Molise.
A segnare l’arrivo a meta, l’evento dello scorso 7 giugno a Fara Filiorum Petri, presso l’agriturismo “L’Antico tratturo di Nico Ciavalini”, e dal titolo “Favorire scelte importanti per un ricambio culturale e per nuovi modelli organizzativi. Siate creativi, assicuratevi il futuro grazie al valore delle competenze creative ed imprenditoriali”.
Più nel dettaglio, l’iniziativa formativa ha visto la partecipazione di ben 13 aziende (2 molisane ed 11 Abruzzesi) e ha coinvolto nei vari percorsi formativi (6 complessivamente per un totale di 100 ore) più di 40 lavoratori. A sostenere il progetto, il principio che è sempre più fondamentale investire sulla costruzione di una filiera forte e per migliorare le competenze delle persone in azienda. Inoltre, è stato individuato come strategico l’obiettivo del riconoscimento del profilo dell’Agrichef con la qualifica “unico in Italia” da parte della Regione Abruzzo, in sinergia con il Fondo FORAGRI.
Nello specifico, per la prima volta, la qualifica dell’Agrichef è oggi presente nel repertorio dell’Abruzzo ed è spendibile su tutto il territorio. Indubbio motivo di orgoglio, come sottolinea Cipat Abruzzo, e forte di basi solide grazie a formazione e certificazione delle competenze, a garanzia di buona competitività e occupabilità.
L’idea di sviluppo interterritoriale ha, infatti, dato ampio spazio alla condivisione e all’approfondimento di tematiche cruciali sul fronte della qualità, dalla sicurezza alimentare alla tutela della biodiversità, dalla salubrità alla tipicità degli alimenti e dei piatti, fino al rapporto che deve crescere tra cibo, salute e stili di vita. E ancora: salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, organizzazione dell’impresa, strategie di MKT e comunicazione, bisogno di innovazione e, non ultima, la salvaguardia dell’ambiente. Fare rete di filiera, l’ambizione che ha dato continuità al progetto, promuovendo lo scambio con portatori di interesse pubblici e privati e non solo locali, con le organizzazioni delle imprese e le associazioni di consumatori, con il mondo della ricerca, della formazione e della cultura. Quest’ultima, insieme a tradizione e innovazione, necessarie per guardare al futuro del settore.
“Il progetto ERMES”, ha sottolineato Roberto Furlotti, direttore del Cipat Abruzzo, “ha significato, dunque, confrontarsi apertamente e fattivamente. Ha innescato processi di crescita per tutti gli interessati e sarà foriero di azioni capaci di favorire opportunità reali. Ci piace immaginare che, ancora una volta, questo sia il punto di partenza e non certo di arrivo perché gli Agrichef sono creatori di passioni ed emozioni”.
News Chieti-Pescara
INAC - 10 giu 2022
La Carta Europea della Disabilità è il documento che permette alle persone con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate.
La Carta Europea della Disabilità rientra all'interno del progetto europeo "EU Disability Card" che ha come obiettivo il mutuo riconoscimento della condizione di disabilità fra i paesi aderenti.
La Disability Card viene richiesta tramite una procedura online da parte del cittadino e successivamente viene spedita a casa.
Possono richiedere gratuitamente la Carta Europea della Disabilità:
- Invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata pari o maggiore del 67%
- Invalidi civili minorenni
- Cittadini con indennità di accompagnamento
- Cittadini con certificazione ai sensi della Legge 104/1992, Art 3 comma 3
- Ciechi civili
- Sordi civili
- Invalidi e inabili ai sensi della Legge 222/1984
- Invalidi sul lavoro con invalidità certificata pari o maggiore del 35%
- Invalidi sul lavoro o con diritto all'assegno per l'assistenza personale e continuativa o con con menomazioni dell'integrità psicofisica
- Inabili alle mansioni (ai sensi della Legge 379/1955, del DPR 73/92 e del DPR 171/2011) e inabili (ai sensi della Legge 274/1991, art. 13 e Legge 335/1995, art. 2)
- Cittadini titolari di Trattamenti di privilegio ordinari e di guerra
Sulla Carta Europea della Disabilità sono presenti questi dati personali:
- Una fotografia, formato fototessera, del titolare.
- Nome, cognome, data di nascita del titolare.
- Numero seriale e data di scadenza del documento.
- Un’apposita indicazione nei casi in cui il titolare necessiti di accompagnatore o di un maggiore sostegno.
- Un QR Code contenente UNICAMENTE le informazioni relative all'esistenza della condizione di disabilità e quindi alla validità della Card.
- La scritta “EU Disability Card” in Braille.
Per richiederla è necessario avere:
- Carta di Identità Elettronica (CIE), SPID o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per accedere all'area riservata del sito
- Una fotografia, formato fototessera, da caricare durante la procedura di richiesta.
La Carta Europea della Disabilità dà inoltre accesso gratuitamente o a tariffe agevolate ai seguenti luoghi:
- Musei statali su tutto il territorio nazionale
- Luoghi di cultura e non solo nei paesi UE aderenti al progetto (consultare i siti istituzionali nazionali).
La Carta Europea della Disabilità può essere utilizzata per certificare la propria condizione di disabilità presso gli uffici pubblici, sostituendo a tutti gli effetti i certificati cartacei e i verbali.
Per certificare la propria condizione di disabilità basta esibire la Carta Europea della Disabilità e permettere la lettura del relativo QR Code all'operatore incaricato attraverso uno smartphone dotato di fotocamera e collegamento ad internet.
La Carta Europea della Disabilità sostituisce a tutti gli effetti i certificati cartacei e i verbali attestanti la condizione di disabilità.
Rivolgiti ai nostri uffici Inac e invieremo la tua richiesta all’Inps.
News Regionali
In Evidenza - 08 giu 2022
Per scongiurare una colossale crisi alimentare, bisogna sbloccare subito il grano fermo nei porti ucraini. Non ci si può permettere una “guerra del pane” globale, che avrebbe ulteriori effetti destabilizzanti per tutti sia a livello geopolitico che economico. Così Cia-Agricoltori Italiani, in merito ai piani messi in campo per liberare circa 25 milioni di tonnellate di grano di Kiev, stoccato nei silos e ora anche a rischio marcimento per via del caldo eccezionale.
Bisogna evitare ogni nuova escalation e fare di tutto per raggiungere al più presto un accordo che porti alla ripresa dell’export di grano bloccato nei porti del Mar Nero e destinato soprattutto ai Paesi dell’Africa, che sono quasi totalmente dipendenti da queste risorse -osserva Cia-. In diverse aree del continente africano le tensioni sono già iniziate, la carenza di cereali si aggrava e aumenta il pericolo povertà.
D’altra parte, oltre il 50% del grano gestito dal Programma alimentare della FAO arrivava, abitualmente, dall’Ucraina -ricorda Cia-. E l’Onu ha già avvertito che, se la guerra andrà avanti e il “granaio del mondo” resterà sotto le bombe, potrebbe salire a quota 320 milioni il numero di persone a soffrire di fame acuta nel pianeta.
Per questo motivo, Cia si unisce ai numerosi appelli già lanciati, dal premier Draghi a Papa Francesco, per chiedere di accelerare lo sblocco del grano ucraino ed evitare una catastrofe alimentare. Allo stesso tempo, i principali Paesi dovranno aumentare la produzione di grano, anche per colmare la minore offerta sui mercati internazionali. In quest’ottica, alla Commissione Ue spetterà decidere se accogliere la richiesta degli Stati membri, compresa l’Italia, all’ultimo Consiglio Agrifish, di una deroga alla rotazione per il 2023, per consentire un incremento delle semine.
Quanto all’Italia, resta prioritario intervenire in maniera strutturale per abbassare i costi di produzione, in particolare del gasolio agricolo, arrivato fino a 1,45 euro al litro. Il prezzo straordinario dei carburanti mette a rischio le trebbiature nelle aree marginali e meno produttive -sottolinea Cia- riducendo i raccolti di grano duro in una fase così delicata.
News Regionali
INAC - 01 giu 2022
Ai fini del Bonus 200 euro, che verrà erogato in linea di massima nel periodo di luglio, varranno regole differenti in base alla categoria di cui si fa parte.
Eliminato il criterio “reddituale”, a vantaggio di un criterio “contributivo”, per tracciare il confine tra aventi e non aventi diritto nell’ambito dei lavoratori dipendenti; criterio reddituale che invece il legislatore ha deciso di mantenere per la categoria dei pensionati.
Quanto invece agli autonomi, il decreto non stabilisce nessun indirizzo specifico di erogazione, ma demanda a un successivo decreto il compito di tracciare le regole operative per la concessione dell’indennità. Di seguito le categorie che non dovranno fare domanda per l’indennità una tantum di 200 euro:
* lavoratori dipendenti;
* pensionati;
* lavoratori autonomi;
* altre categorie: disoccupati, lavoratori domestici, percettori di Reddito di Cittadinanza.
Vi è poi tutta una serie di soggetti che dovranno fare domanda per ricevere i 200 euro:
* percettori dell’indennità di disoccupazione Naspi;
* lavoratori che percepiscono l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021;
* titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa i cui contratti sono attivi alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, nonché iscritti alla Gestione Separata, il cui reddito derivante dai suddetti rapporti non sia superiore a 35.000 euro per l'anno 2021;
* lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport;
* lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate percependo un reddito, derivante dai suddetti rapporti, non superiore a 35.000 euro;
* gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 abbiano almeno 50 contributi giornalieri versati con un reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro;
* gli incaricati alle vendite a domicilio con reddito derivante dalle medesime attività, nell'anno 2021, superiore a 5.000 euro, titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione separata alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti.
News Regionali
In Evidenza - 01 giu 2022
Il ponte del 2 Giugno regala agli agriturismi il primo boom di stagione, con le 24 mila strutture distribuite in tutto il Paese scelte come trampolino verso l’estate da una comitiva su 3. L’Italia torna in vacanza, ma tende a contenere la spesa, togliendo almeno un 10% dal budget per l’intera stagione che, a oggi, non supera i mille euro a persona e riserva al weekend lungo per la Festa della Repubblica tra i 300 e i 500 euro. Pesano l’instabilità geopolitica e la crisi economica, con l’inflazione in accelerata al +6,9% annuo e gli italiani a fare, di conseguenza, salvadanaio. A dirlo è Cia-Agricoltori italiani con Turismo Verde la sua Associazione per la promozione agrituristica, registrando una ripresa più che positiva per un settore non salvo dall’aumento esasperato dei prezzi e dagli insostenibili costi di produzione.
Una vera boccata d’ossigeno -commenta Cia- se si pensa che oltre 10 milioni di italiani torneranno a viaggiare nei soli prossimi giorni, raggiungendo borghi per il 14% e, quindi, quelle aree rurali d’Italia dove si trovano l’84% degli agriturismi del Paese e occasioni di turismo lento e sostenibile la cui urgenza non è svanita con la fine dell’emergenza pandemica, ma si è rinnovata con l’insorgere di nuova incertezza scaturita dalla guerra in Ucraina.
Ciò detto -sottolinea Cia- il cortocircuito economico che paralizza famiglie e imprese è tutt’altro che superato. Gli italiani fanno, a fatica, i conti con l’aumento dei pezzi dei beni alimentari (+7,1% rispetto a maggio 2021) come di quelli energetici (+42,2%).
La formula degli agriturismi -spiega Cia- continua a essere vincente per natura, grazie alla salubrità degli ambienti e alla qualità del cibo, ma ci vorrà tempo per recuperare la stabilità pre-Covid, per ridurre l’incidenza delle disdette e recuperare utili. Servono incentivi agli investimenti che mettano più al centro il turismo, ancora troppo al margine anche con il Pnrr. Inoltre, manca personale e occorre rivedere le politiche del lavoro per avere un’Italia più protagonista della ripresa.
“Bisogna riconquistare la fiducia dei cittadini -commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- coinvolgendoli di più nella costruzione di un’economica post pandemica e più forte rispetto agli shock internazionali. Serve un patto con i consumatori e, quindi, con i turisti -conclude Fini- che li renda partecipi del valore prodotto in agricoltura, quale asset strategico della promozione turistica ed enogastronomica nazionale, per scelte più consapevoli e sempre di qualità. Tra i migliori alleati che abbiamo per farlo, c’è proprio il settore agrituristico”.
News Regionali
In Evidenza - 01 giu 2022
Bruxelles festeggia con l’Italia la Festa della Repubblica e Cia-Agricoltori Italiani sarà sponsor dell’iniziativa organizzata per la giornata di domani, 2 giugno, dall’Ambasciata d’Italia con i rappresentanti permanenti d’Italia presso l’Ue e d’Italia presso la Nato.
“Insieme a difesa della pace” il tema ufficiale della ricorrenza nazionale che, dopo due anni di stop per la pandemia, torna ora con tutte le sue consuete celebrazioni. Immancabili, quindi, anche i festeggiamenti nel palazzo di Avenue Legrand dove l’appuntamento sarà anche momento di riflessione su quanto sta accadendo in Ucraina e sull’impegno dell’Europa per la fine del conflitto.
Un’occasione speciale, dunque, anche per rendere omaggio al grande valore del cibo e al ruolo chiave di tanti produttori agricoli e zootecnici, su cui pesano le ripercussioni di una guerra che sta pericolosamente compromettendo la sicurezza alimentare globale.
Dall’olio extra vergine di oliva Terre del Sole al vino Canavese Nebbiolo e Barbera, dal riso Lomello al pesto acquaponico, insieme a pecorino di Farindola, vino Langhe Roccia Doc biologico e ferratelle abruzzesi. Prelibatezze dell’orto, sott’olio e in salsa, formaggi e altrettante tipicità regionali rappresenteranno, a Bruxelles, l’Italia agricola che dal Piemonte alla Sardegna, passando per Lombardia, Marche, Abruzzo e Calabria, non si è mai fermata, nonostante il Covid e l’attuale crisi economica, pur di garantire cibo di qualità e per tutti.
Le aziende che hanno aderito: Italia Olivicola, Azienda agricola “Le Masche”, Azienda agricola "Fratelli Piras”, Azienda agricola “Santa Maria dei cieli”, Cooperativa “La Formica”, "The Circle", Azienda agricola “Valletti Roberta”, "Fattoria Biò" e Mercato Contadino d’Abruzzo con l’Associazione La Spesa in Campagna-Cia Abruzzo.
News Regionali
In Evidenza - 18 mag 2022
Il Decreto Aiuti del Governo contiene misure importanti: un aiuto alle famiglie a basso reddito colpite dall’inflazione e dal caro-bollette e, finalmente, un sostegno ai pensionati alle prese con il rincaro generalizzato dei costi. Così il presidente di Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, Alessandro Del Carlo, commenta il provvedimento pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, che prevede un contributo una tantum di 200 euro da erogare in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi e dei pensionati con reddito fino a 35 mila euro annui lordi - calcolati al netto del reddito della casa di abitazione e delle prestazioni assistenziali - oltre alla proroga, anche per il terzo trimestre 2022, del bonus sociale per l’energia, ossia dello sconto previsto per i clienti domestici economicamente svantaggiati e i clienti domestici in gravi condizioni di salute.
Anp-Cia giudica positivamente anche la scelta del meccanismo per il reperimento delle risorse che, per la prima volta, viene finanziato con l’aumento del prelievo straordinario sulle aziende che producono e importano energia e che hanno realizzato extra-profitti grazie al rialzo eccezionale dei prezzi energetici.
Si tratta di un aiuto che, in qualche modo, cerca di riequilibrare il reddito disponibile dei pensionati, ridotto da mesi a causa della spirale inflazionistica che ha messo in seria difficoltà migliaia di anziani, soprattutto quelli con assegni al minimo. “Ce lo dicono i nostri associati, soprattutto gli ex agricoltori, le donne, o le persone che hanno avuto una carriera lavorativa discontinua -sottolinea Del Carlo- e che oggi si ritrovano con assegni mensili parecchio al di sotto dei 780 euro previsti dalla pensione di cittadinanza”.
Ecco perché, secondo Anp-Cia, per fronteggiare le conseguenze di pandemia e crisi, oltre a misure una tantum come quelle prevista nel decreto appena pubblicato, bisogna pensare a un aumento degli assegni, con interventi strutturali in primis sulle pensioni basse.
Allo stesso modo, occorre intervenire per migliorare la vita dei pensionati incapienti in modo più incisivo rispetto a quanto fatto nell’ultima legge di Bilancio, con cui è stata aumentata solo di poco la “no tax area”, prevedendo nuove misure che consentano anche ai titolari di pensione che non raggiungono la soglia di tassazione di recuperare a detrazione fiscale le spese mediche e sanitarie sostenute nel corso dell’anno. “È urgente restituire sicurezza economica agli anziani -ribadisce Del Carlo- evitando il rischio di povertà e di esclusione sociale”.
L’una tantum di 200 euro, ricorda Anp, sarà erogata dall’ente previdenziale, che riconoscerà la somma aggiuntiva con la rata di pensione in pagamento a inizio luglio.