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1 CAF Informa - 23 apr 2025

Figli, scuola e sport: tutte le detrazioni fiscali che puoi richiedere nel 730

Se hai figli nel 730 puoi detrarre il 19% su tantissime voci: dall’asilo nido all’università, fino allo sport e agli strumenti didattici.

Asilo nido (pubblico e privato)
Puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per l’asilo nido, sia pubblico che privato, fino a un massimo di € 632 per figlio.
Importante: conserva le ricevute di pagamento e verifica che siano intestate al genitore che richiede la detrazione.

Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
Anche le spese scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado possono essere detratte:

19% di detrazione, fino a un massimo di € 800 per ciascun figlio.

Oltre alla retta, rientrano anche:

  • Spese per gite scolastiche

  • Assicurazioni scolastiche

  • Contributi deliberati dall’istituto per arricchire l’offerta formativa

Università
La detrazione del 19% si applica anche alle spese universitarie:

  • Università statali: puoi detrarre l’intero importo delle tasse e contributi.

  • Università non statali: puoi detrarre nei limiti stabiliti ogni anno dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).

Se tuo figlio studia fuori sede, puoi detrarre anche parte del canone di affitto:

Fino a € 2.633 all’anno.

Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)
Se hai un reddito complessivo inferiore a € 36.000, puoi detrarre:

Il 19% delle spese, fino a un massimo di € 1.000 per ciascun figlio di età compresa tra 5 e 18 anni,

Per la frequenza di conservatori e istituti AFAM.

Spese per studenti con diagnosi di DSA
Per i figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è prevista la detrazione del 19% per:

Acquisto di strumenti utili all’apprendimento (es. software compensativi, dispositivi elettronici, ecc.)

Fino al termine della scuola secondaria di secondo grado

Erogazioni liberali alle scuole
Hai effettuato una donazione alla scuola dei tuoi figli?

Puoi detrarre il 19% senza limite d’importo.

Valido per scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie.

Attività sportive dei figli

Puoi detrarre il 19% delle spese sportive

Fino a un massimo di € 210 per ciascun figlio

Età compresa tra 5 e 18 anni


Controlla bene tutte le spese sostenute per i tuoi figli durante l’anno e verifica se possono rientrare tra le voci detraibili.

Per maggiori informazioni ivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

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1 INAC - 15 apr 2025

Bonus Nuovi Nati 2025: requisiti e istruzioni per averlo

Hai un bambino nato o adottato dal 1° gennaio 2025? È arrivato il momento di richiedere il Bonus Nuovi Nati 2025: un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato!

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto questo importante sostegno per incentivare la natalità, e la circolare INPS del 14 aprile 2025 ha definito i criteri per fare domanda.

Chi può fare domanda?
I genitori richiedenti devono possedere congiuntamente i seguenti requisiti:
  • Cittadinanza: italiana, UE o permesso di soggiorno valido per soggiorni di lungo periodo o attività lavorative autorizzate per più di 6 mesi.
  • Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia dalla nascita o ingresso in famiglia del bambino fino alla data di presentazione della domanda.
  • ISEE: inferiore o pari a 40.000 euro annui, escludendo le somme ricevute come Assegno Unico e Universale (AUU).
 
Quando fare domanda?
Entro 60 giorni dalla nascita o dall'ingresso in famiglia del bambino.

 
 
Rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 23 giu 2021

Cinghiali: Cia, con Italia zona bianca torna allarme sicurezza stradale

Con l’arrivo dell’estate e l’Italia quasi del tutto zona bianca, tornano trafficate strade e autostrade dell’intero Paese. Le Istituzioni non dimentichino l’allarme sicurezza per il proliferare indisturbato, da nord a sud della penisola, di quasi 2 milioni di cinghiali. Così Cia-Agricoltori Italiani, che da anni porta avanti la sua battaglia per l’emergenza fauna selvatica e ora attende l’incontro con i ministri Patuanelli (Mipaaf), Lamorgese (Interni) e Cingolani (Transizione ecologica).

Sulle strade italiane, negli ultimi quattro anni, dal 2017 al 2020 -ricorda Cia analizzando i dati ASAPS- si sono verificati 469 incidenti significativi causati da animali. Sono state registrate 830 segnalazioni di feriti gravi con il massimo raggiunto nel 2019. Sono morte 56 persone, 16 solo nel 2020 e nonostante la minore circolazione di mezzi di trasporto per effetto delle restrizioni Covid. In Italia, sempre nel 2020 (157 incidenti significativi, 215 feriti seriamente e 16 morti), è la Lombardia a detenere il triste record con l’11% di incidenti in strada con il coinvolgimento di animali. Segue Emilia-Romagna (10%), Piemonte (9%), Abruzzo e Campania (8%), Toscana e Liguria (6%); Veneto, Lazio e Sardegna (5%). Inoltre, l’85% degli incidenti tra il 2018 e il 2020, sono da attribuire agli animali selvatici e solo il 15% a quelli domestici. Contrariamente a quanto si possa pensare, poi, si sono verificati per lo più di giorno (78%) e per il 97% sulla rete ordinaria. Su autostrade e strade extraurbane principali solo per il 3%.

Per Cia, che è impegnata sul tema a livello sia nazionale che regionale - promuovendo attraverso il progetto “Il Paese che Vogliamo”, la proposta di modifica della legge 157/92 sulla gestione della fauna selvatica - è urgente tornare a ragionare in cabina di regia unica, su modelli d’intervento più incisivi. Serve un approccio finalmente pragmatico alle politiche di contrasto di uno dei grandi nodi irrisolti dell'agricoltura italiana. Una problematica che necessita un’azione immediata da parte delle Istituzioni per garantire, da subito, sicurezza sulle strade e porre fine ai danni incalcolabili procurati a tante aziende agricole del Paese.

“L’Italia non può permettersi di uscire da una pandemia, precipitando di nuovo nell’emergenza ungulati, che sono prima di tutto un pericolo per le persone, oltre che un costo per l’agricoltura -commenta il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. Le ambizioni green e la ripresa nazionale devono contemplare una risoluzione onesta, sostenibile ed efficace del problema fauna selvatica. Abbiamo chiesto un incontro al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, alla ministra degli Interni Luciana Lamorgese e al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani -ha concluso Scanavino- perché siamo pronti da tempo a dare il nostro contributo per riformare la legge in materia e fare, insieme, dell’Italia, anche su questo fronte, un modello esemplare”.

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1 In Evidenza - 22 giu 2021

PNRR: Cia, con via libera Ue, si apra fase nuova con agricoltura e aree rurali al centro

Con il primo via libera formale dell’Ue al PNRR dell’Italia, oggi si apre realmente una fase nuova per “ristrutturare” e rilanciare il Paese in un’ottica più sostenibile, digitale e resiliente. A disposizione ci sono ben 191,5 miliardi, a cui si aggiungono i 30 miliardi del Fondo complementare al Piano, che dovranno servire anche al sostegno dell’agricoltura, garante dell’approvvigionamento di cibo, e allo sviluppo tecnologico e ambientale delle aree rurali, che rappresentano oltre il 50% della superficie nazionale con 11 milioni di cittadini. Così Cia-Agricoltori Italiani, in occasione dell’incontro a Roma tra il premier Mario Draghi e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, per annunciare l’ok dell’esecutivo Ue al Recovery Plan nazionale, a cui seguirà quello del Consiglio entro un mese.

“Intraprendere la strada dello sviluppo sostenibile, come chiede l’Europa, vuol dire riconoscere finalmente la centralità dell’agricoltura, il cui ruolo si evolve oggi in molte direzioni -ricorda il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. C’è la funzione produttiva del settore, che resta evidentemente prioritaria, come dimostrato in questo anno di pandemia. Ma l’agricoltura contribuisce anche alla tenuta dei territori e, ora, può fare da cardine dello sviluppo integrato del Paese, producendo energia da fonti rinnovabili, tutelando il paesaggio e gestendo le risorse idriche, salvaguardando il suolo e le foreste per prevenire il dissesto idrogeologico, migliorando la sostenibilità dei processi produttivi con nuove tecnologie digitali, blockchain e rinnovo del parco macchine per non inquinare”.

“Parliamo di un progetto nazionale di manutenzione del territorio, per il quale sono necessari robusti investimenti nelle infrastrutture, nei servizi e nella digitalizzazione, a partire dalle aree interne dove ancora nel 40% delle case non arriva il wi-fi -evidenzia il presidente di Cia-. La ripartenza dell’Italia ha bisogno di progetti concreti e innovativi, realizzabili con tempi certi e monitorabili, con il contributo degli agricoltori italiani, custodi della terra e sentinelle del territorio, insieme a tutte le forze economiche e sociali del Paese”.

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1 In Evidenza - 21 giu 2021

Tabacco: Cia, auguri al nuovo presidente di Unitab Massimo Ricci

Auguri di buon lavoro al neo presidente nazionale di Unitab (Unione nazionale tabacco) Massimo Ricci, produttore umbro e associato a Cia-Agricoltori Italiani. A lui e al nuovo Consiglio direttivo, le più vive congratulazioni da parte dell’organizzazione.

            “Unitab rappresenta il 40% di tabacco prodotto in Italia in tutte le sue varietà -ricorda il presidente di Cia, Dino Scanavino-. Da parte nostra, confermiamo la massima disponibilità a collaborare, per sostenere un comparto produttivo di particolare rilievo in Italia, che occupa circa 50.000 persone, con una alta percentuale di lavoro femminile”.

            In questi anni “il settore del tabacco ha visto forti cambiamenti e una profonda ristrutturazione -continua Scanavino- che necessita sempre di più di un percorso condiviso e partecipato tra le parti interessate, affinché gli agricoltori possano essere messi nelle condizioni di operare al meglio”.

            In tal senso, “i contratti quadro con le multinazionali a scadenza pluriennale e sotto l’egida del Ministero delle Politiche agricole si sono dimostrati negli anni strumenti importanti -evidenzia il presidente di Cia-. Per questo, preoccupano oggi i mancati rinnovi dei contratti. Ed ecco perché, serve un protagonismo forte delle istituzioni, con tutti gli attori della filiera, insieme a Unitab, per favorire i rinnovi e dare garanzie e serenità a tutti gli agricoltori”.

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2 In Evidenza - 16 giu 2021

Scongiurare emergenze idriche in estate, l’appello di Cia Chieti-Pescara ai Consorzi di Bonifica

Al fine di scongiurare eventuali emergenze idriche durante il periodo estivo che metterebbero in crisi le imprese agricole, la Cia Chieti-Pescara chiede ai commissari dei Consorzi di Bonifica Sud e Centro di mettere a punto un piano di turnazione in grado di garantire le portate d’acqua adeguate anche in momenti di scarsa disponibilità.

 Una situazione di carenza idrica già registrata lo scorso anno a causa di una mancata azione di prevenzione. Un rischio che non possiamo più correre, data la scarsità di precipitazioni, per un settore già provato dagli effetti della pandemia da COVID-19. La distribuzione di acqua è una risorsa necessaria per l’agricoltura su cui è importante vigilare senza remore.

 “Chiediamo ai commissari dei Consorzi Sud e Centro, Michele Modesti e Paolo Costanzi, un incontro urgente per fare il punto della situazione su come si intendono razionalizzare le riserve idriche”, afferma il Presidente Nicola Sichetti, “sullo stato di salute degli invasi e sulle decisioni da intraprendere a fini irrigui per i prossimi mesi”.

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1 In Evidenza - 15 giu 2021

Dazi: Cia, con accordo Ue-Usa nuovo slancio a export agroalimentare

Con lo stop di cinque anni ai dazi tra Ue e Stati Uniti, si inaugura finalmente una nuova stagione di collaborazione tra le due potenze, prima di tutto sul fronte commerciale, che va verso l’obiettivo auspicato di sostenere e rilanciare le esportazioni, in particolare quelle agroalimentari, che già combattono con gli effetti della pandemia. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta l’accordo raggiunto al vertice Ue-Usa di oggi a Bruxelles, alla presenza del presidente americano Joe Biden, che mette un punto alla lunga guerra di ritorsioni tariffarie per la questione Airbus-Boeing.

            “L’agroalimentare Made in Italy è un settore particolarmente sensibile agli scambi commerciali, con un export che vale 46 miliardi di euro nell’ultimo anno -spiega il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. E proprio gli Stati Uniti rappresentano un mercato assolutamente strategico per le esportazioni di cibo e bevande tricolori, con un valore complessivo vicino ai 5 miliardi. Per questo, siamo soddisfatti di questo ritorno al dialogo e al multilateralismo, attraverso decisioni condivise, per sorpassare definitivamente l’incubo dazi doganali e ampliare, invece, le opportunità di creare ricchezza attraverso l’export, prima di tutto quello agricolo e alimentare che ci riguarda più da vicino”.

            Ancora di più in questa fase storica, segnata dal Covid e anche dalla Brexit, “è urgente favorire accordi commerciali multilaterali e bilaterali tra Paesi. Trattative -aggiunge Scanavino- che possano trasformare il valore riconosciuto dal consumatore finale in valore economico per le imprese agricole e che includano, sempre e in modo inequivocabile, il rispetto del principio di reciprocità delle regole commerciali”.

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1 In Evidenza - 14 giu 2021

Imu: Anp e Caf-Cia, serve stop per mezzo milione di agricoltori in pensione

“A causa dell’elevata tassazione sui terreni agricoli, si penalizzano gli ex agricoltori che, pur in pensione, continuano a lavorare per la tutela del territorio e del paesaggio. Scriveremo ai sindaci dei Comuni interessati, chiedendo di azzerare l’aliquota Imu per il prossimo anno”. Ad annunciarlo è Alessandro Del Carlo, Presidente di Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori italiani, da sempre impegnata, insieme ai centri di assistenza fiscale Caf-Cia, nella tutela sociale e nella difesa del reddito di associati e anziani. 

I due enti sostengono infatti, per quanto possibile, la necessità di eliminare l’Imu per oltre 455.000 ex agricoltori che attraverso la loro insostituibile opera garantiscono ancora la cura e la valorizzazione del territorio. Nonostante gli interventi fiscali a favore dei redditi da pensione più bassi realizzati in questi ultimi anni -spiegano- le perdite del potere d’acquisto per i pensionati, restano tuttavia significative e totalmente attribuibili al maggiore carico fiscale determinato dal progressivo inasprimento delle addizionali Irpef locali. Inoltre, nella produzione normativa nazionale dell’ultimo anno, attraverso vari decreti, non c’è stata risposta alle richieste dei pensionati che restano esclusi da ogni beneficio. E neppure la pensione di cittadinanza, con i rigidi requisiti imposti, ha risolto il problema con appena 159.672 persone coinvolte fino al primo trimestre di quest’anno. 

Anp e Caf-Cia continuano, dunque, a sollecitare le risposte che i pensionati dell’agricoltura non hanno avuto, ritenendo utile un provvedimento di carattere locale come l’azzeramento dell’aliquota Imu sui terreni, già previsto dalla Legge di Bilancio 2020.

L'Imu per i terreni agricoli -proseguono i due enti- è stata oggetto negli ultimi anni di continue variazioni normative, ma resta immutato lannoso problema della tassazione per quelli ubicati in Comuni non montani, di proprietà di pensionati o affittati, che sono soggetti all'Imu. In tale contesto, gli ex agricoltori (non più iscritti allINPS e con posizione fiscale chiusa) sono costretti a pagare cifre importanti che coprono diversi mesi della loro pensione, pur continuando a lavorare e manutenere i terreni, oggetto di imposizione, a tutto vantaggio sociale. 

“La nostra proposta -precisa il presidente nazionale del Caf-Cia, Alessandro Mastrocinque- oltre a salvaguardare la situazione economica dei pensionati, favorisce il ricambio generazionale nel settore agricolo e contrasta labbandono dei fondi agricoli”. 

“Il futuro dell’agricoltura e del nostro Paese -conclude il presidente nazionale di Anp-Cia, Del Carlo- dipende molto dall’alleanza tra innovazione dei giovani e tradizione degli anziani. Molto si può fare, se viene riconosciuto il valore degli ex agricoltori che, ancora attivi, sono baluardo del territorio”. 

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