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1 CAF Informa - 23 apr 2025

Figli, scuola e sport: tutte le detrazioni fiscali che puoi richiedere nel 730

Se hai figli nel 730 puoi detrarre il 19% su tantissime voci: dall’asilo nido all’università, fino allo sport e agli strumenti didattici.

Asilo nido (pubblico e privato)
Puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per l’asilo nido, sia pubblico che privato, fino a un massimo di € 632 per figlio.
Importante: conserva le ricevute di pagamento e verifica che siano intestate al genitore che richiede la detrazione.

Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
Anche le spese scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado possono essere detratte:

19% di detrazione, fino a un massimo di € 800 per ciascun figlio.

Oltre alla retta, rientrano anche:

  • Spese per gite scolastiche

  • Assicurazioni scolastiche

  • Contributi deliberati dall’istituto per arricchire l’offerta formativa

Università
La detrazione del 19% si applica anche alle spese universitarie:

  • Università statali: puoi detrarre l’intero importo delle tasse e contributi.

  • Università non statali: puoi detrarre nei limiti stabiliti ogni anno dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).

Se tuo figlio studia fuori sede, puoi detrarre anche parte del canone di affitto:

Fino a € 2.633 all’anno.

Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)
Se hai un reddito complessivo inferiore a € 36.000, puoi detrarre:

Il 19% delle spese, fino a un massimo di € 1.000 per ciascun figlio di età compresa tra 5 e 18 anni,

Per la frequenza di conservatori e istituti AFAM.

Spese per studenti con diagnosi di DSA
Per i figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è prevista la detrazione del 19% per:

Acquisto di strumenti utili all’apprendimento (es. software compensativi, dispositivi elettronici, ecc.)

Fino al termine della scuola secondaria di secondo grado

Erogazioni liberali alle scuole
Hai effettuato una donazione alla scuola dei tuoi figli?

Puoi detrarre il 19% senza limite d’importo.

Valido per scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie.

Attività sportive dei figli

Puoi detrarre il 19% delle spese sportive

Fino a un massimo di € 210 per ciascun figlio

Età compresa tra 5 e 18 anni


Controlla bene tutte le spese sostenute per i tuoi figli durante l’anno e verifica se possono rientrare tra le voci detraibili.

Per maggiori informazioni ivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

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1 INAC - 15 apr 2025

Bonus Nuovi Nati 2025: requisiti e istruzioni per averlo

Hai un bambino nato o adottato dal 1° gennaio 2025? È arrivato il momento di richiedere il Bonus Nuovi Nati 2025: un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato!

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto questo importante sostegno per incentivare la natalità, e la circolare INPS del 14 aprile 2025 ha definito i criteri per fare domanda.

Chi può fare domanda?
I genitori richiedenti devono possedere congiuntamente i seguenti requisiti:
  • Cittadinanza: italiana, UE o permesso di soggiorno valido per soggiorni di lungo periodo o attività lavorative autorizzate per più di 6 mesi.
  • Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia dalla nascita o ingresso in famiglia del bambino fino alla data di presentazione della domanda.
  • ISEE: inferiore o pari a 40.000 euro annui, escludendo le somme ricevute come Assegno Unico e Universale (AUU).
 
Quando fare domanda?
Entro 60 giorni dalla nascita o dall'ingresso in famiglia del bambino.

 
 
Rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 04 giu 2021

Bandiera Verde Agricoltura 2021. Candidature entro il 16 luglio

Bandiera Verde Agricoltura giunge alla sua XIX edizione. Anche quest’anno, torna il riconoscimento di Cia-Agricoltori Italiani per premiare aziende, comuni, enti e organizzazioni che si sono distinti per il loro impegno a favore dell’agricoltura, dello sviluppo rurale, della valorizzazione del patrimonio enogastronomico, paesaggistico e ambientale.

Fino al 16 luglio 2021, è possibile inviare la propria candidatura per partecipare alla nuova edizione del premio Bandiera Verde Agricoltura.

Nonostante l’emergenza Coronavirus in atto, Cia vuole mantenere alta l’attenzione sull’agricoltura che non si arrende, con una nuova edizione di Bandiera Verde, che da sempre premia la forza e la tenacia del settore e dei suoi protagonisti.

Per il 2021, come negli ultimi anni, il riconoscimento di Cia-Agricoltori Italiani sarà assegnato a 10 aziende agricole, distinte nelle diverse categorie come da bando; 6 iniziative "extra-aziendali", esempio scuole, parchi naturali, eventi culturali; 3 comuni virtuosi.

Soltanto uno tra tutti i premiati, riceverà poi la "Bandiera Verde d’Oro".

 

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1 In Evidenza - 04 giu 2021

Giornata Ambiente: Cia, agricoltura in prima linea. Solo 7% di emissioni

 L’agricoltura oggi pesa solo il 7% circa sul totale delle emissioni prodotte che si riversano sull’ambiente. Un impegno sulla strada della sostenibilità che in Italia va avanti da anni: diminuisce drasticamente l’uso di chimica impattante; crescono le superfici biologiche e le agroenergie; si riduce di netto il consumo d’acqua grazie all’irrigazione di precisione; aumenta la manutenzione del verde, nelle aree rurali e urbane, realizzata dagli agricoltori. Così Cia-Agricoltori Italiani, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente che si celebra domani 5 giugno, fa il punto sul settore e lancia il suo piano per il futuro: l’agricoltura è pronta a cogliere la sfida del Green Deal europeo, così come gli obiettivi dell’Agenda 2030, però chiede strumenti e risorse adeguate per affrontare la transizione verde puntando su innovazione, ricerca e nuove tecnologie.

In questo senso -spiega Cia- i fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, così come la nuova Pac, sono essenziali per consentire all’agricoltura di impattare sempre meno su clima e ambiente, tutelando al contempo competitività, reddito e qualità. Questo vuol dire continuare a produrre cibo sano e sicuro per tutti, ma anche assicurare la tenuta e lo sviluppo delle aree rurali, difendendo il paesaggio e la biodiversità; gestendo le risorse idriche; incentivando la produzione di energia da fonti rinnovabili, dal biogas alle biomasse al fotovoltaico sui tetti delle strutture agricole; salvaguardando il suolo e le foreste per prevenire il dissesto idrogeologico, migliorando la sostenibilità dei processi produttivi con nuove tecnologie digitali, blockchain e rinnovo del parco macchine per non inquinare.

“La sfida green vogliamo giocarla da protagonisti -sottolinea il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino- continuando sempre a migliorare la sostenibilità di allevamenti e coltivazioni e valorizzando i servizi ecosistemici del nostro settore, ma con una visione dell’agricoltura che tutela l’ambiente senza penalizzare la produzione”.

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1 In Evidenza - 03 giu 2021

Riaperture: Cia, verso l’estate degli agriturismi. In attività 24 mila strutture

Le prenotazioni in agriturismo stanno arrivando e anche se l’emergenza Covid, grazie all’aumento delle vaccinazioni, sta gradualmente rientrando, le strutture ricettive italiane presentano caratteristiche tali da garantire comunque prenotazioni flessibili e soggiorni in linea con eventuali nuove accortezze per porre fine alla pandemia. Così Turismo Verde, l’Associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, in occasione delle riaperture, da oggi, del servizio ristorante al chiuso e a feste e cerimonie dal 15 giugno, dell’addio al coprifuoco dal 21 e in attesa della definitiva zona bianca per tutta Italia. 

Sarà l’estate degli agriturismi con il ritorno alla piena attività per 24 mila aziende che con circa 100 mila addetti, ricorda Turismo Verde-Cia, offre in tutto il Paese, ristorazione, ma anche centri estivi e tante iniziative in azienda e all’aperto. Il settore in un anno è crollato del 60,8% in volume e conta molto sulla stagione al via, per recuperare milioni di fatturato andati in fumo nel 2020. Questo, sebbene con turisti più accorti e indecisi negli spostamenti, ma sicuramente anche più inclini a vacanze in ambienti salubri con ampi spazi verdi e cibo di qualità. 

Il criterio della flessibilità dovrà essere al centro dell’offerta turistica dei prossimi mesi e gli agriturismi italiani, lo confermano già da molte realtà Turismo Verde-Cia, sono pronti a riprogrammare il soggiorno secondo le esigenze dei turisti, senza necessità di annullare le prenotazioni già fatte. Ormai una prassi, l’accoglienza in sicurezza, rispettando il distanziamento, l’uso della mascherina e ora anche l’introduzione del green pass per le cerimonie o le nuove norme, comunque meno stringenti, per i centri estivi. Inoltre, sottolinea l’Associazione Cia, resta per i turisti italiani l’opportunità del bonus vacanze anche in agriturismo, a disposizione di famiglia, gruppi, ma anche per viaggiatori solitari. 

Anche per quanto riguarda gli arrivi dall’estero, continua Turismo Verde-Cia, si spera di recuperare le perdite dello scorso anno, ma anche di questo 2021 che nel primo trimestre ha perso il 74,9% delle presenze totali (-64,5% per gli italiani e -89,6% per gli stranieri). L’auspicio è di confermare i circa 30 milioni di turisti stranieri previsti e che saranno per lo più europei, visto che potranno entrare in Italia a specifiche condizioni, compilando il Passenger Locator Form, ma senza obbligo di quarantena. Stessa cosa dicasi per Gran Bretagna e Israele, mentre più difficile sarà per tutti gli altri Paesi (tra i quali Canada, Stati Uniti e Giappone), impossibile per Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka. In quest’ultimo caso, infatti, sono vietati sia l’ingresso che il transito in Italia. 

Per Turismo Verde-Cia, dunque, il settore agrituristico non va chiaramente lasciato solo e serviranno aiuti importanti anche nell’ambito del Sostegni bis. Quindi, bene -conclude l’Associazione Cia- i nuovi contribuiti a fondo perduto, anche se deboli rispetto alle reali esigenze delle imprese agrituristiche e attenzione a non cancellare il riferimento alle ore lavoro nella valutazione del rapporto di connessione tra attività agrituristiche e agricole. Va scongiurato il rischio confusione tra regioni.

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1 In Evidenza - 31 mag 2021

Giornata mondiale del latte: Cia, stalle fuori dal mercato con +55% prezzi mangimi

 Il latte sottocosto e i prezzi dei mangimi alle stelle mettono a rischio default gli allevamenti bovini italiani. Se il 2019 era stata un’annata positiva per il settore del latte, con una quotazione media nazionale del prodotto pari a 40,5 centesimi per litro, l’emergenza sanitaria e la chiusura del macro-settore relativo all’ospitalità e alla ristorazione (canale Horeca, solo in parte compensato dall’home delivery), hanno fortemente danneggiato il comparto lattiero-caseario. Gli allevamenti bovini vivono ora in uno stato di grande precarietà e continuano a perdere potere contrattuale. Così Cia-Agricoltori Italiani, in occasione della Giornata mondiale del latte che si celebra domani

Un litro di latte viene, oggi, pagato alle stalle 0,37 centesimi al litro, al di sotto della soglia di sostenibilità finanziaria dei 39 centesimi, sotto la quale è impossibile un margine –pur risicato- di guadagno. Il colpo del ko definitivo potrebbe essere dato dallo shock dei prezzi di soia e mais, schizzati nell’arco di 12 mesi del +55%. In questo periodo, infatti, un quintale di soia è passato dai 45 ai 70 euro, massimo storico dell’ultimo ventennio. Questo aumento indiscriminato delle materie prime impiegate nell’alimentazione del bestiame non permetterà alle filiere di reggere a lungo: basti pensare che circa il 70% dei costi di produzione del latte è imputabile alla mangimistica.

A questi problemi ascrivibili alla crisi pandemica, si aggiunge la crescente disaffezione dei consumatori verso il latte vaccino, con il proliferare di campagne mediatiche tese a criminalizzare il consumo di proteine animali, col conseguente calo degli acquisti del latte fresco del 5% annuo. A tali campagne denigratorie si aggiungono quelle sull’impronta di carbonio delle produzioni zootecniche, che non tengono conto della riduzione del 40% delle emissioni di gas serra dei nostri allevamenti. Le tante fake news finiscono, dunque, col danneggiare la salute di chi rinuncia ad alimenti di grande valore nutrizionale, sostituendoli con prodotti ottenuti da semi vegetali, che fanno di tutto per somigliare al latte senza però condividerne le qualità nutritive e gustative.

Secondo Cia è in gioco il futuro di un settore che produce ogni anno oltre 12,5 milioni di tonnellate di litri di latte vaccino grazie a circa 30mila allevamenti, con un fatturato di 16,5 miliardi di euro, che incide per l’11,5% sul totale del fatturato industriale dell’agroalimentare. Per Cia, occorre definire nuove strategie per la valorizzazione della crescente offerta produttiva (per esempio, produzione di latte in polvere per neonati, destinato particolarmente all’export) e puntare a mirate campagne promozionali con un efficace piano di comunicazione che racconti la bontà del prodotto e tutti gli aspetti positivi della filiera che la compone.

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1 In Evidenza - 28 mag 2021

Al via collaborazione tra Croce Rossa Italiana e agricoltori Cia. Insieme per supportare aree rurali

Azioni di supporto alla popolazione delle aree rurali nel contesto di emergenze di carattere nazionale e territoriale, dalle donazioni alimentari all’attivazione di servizi socio-sanitari, nonché iniziative congiunte per favorire l’inclusione delle persone in condizioni di fragilità economica, sociale e geografica. Questi gli obiettivi dell’accordo di collaborazione tra Croce Rossa Italiana e Cia-Agricoltori Italiani, firmato oggi a Roma dai rispettivi presidenti nazionali, Francesco Rocca e Dino Scanavino.

 

Un anno di pandemia ha prodotto numerose disuguaglianze in Italia: l’incidenza dei nuovi poveri è passata dal 31% al 45% con 2 milioni di famiglie in più a rischio indigenza e una crescita superiore al 100% del numero di persone che si sono rivolte, per la prima volta, a enti caritatevoli e associazioni di volontariato. La spesa media familiare è crollata del 9% nel 2020, tornando indietro ai livelli di 21 anni fa. Il Covid, inoltre, ha acutizzato le criticità dei servizi sanitari e socio-assistenziali, in particolare nelle aree interne del Paese - che rappresentano oltre il 50% della superficie nazionale con 11 milioni di cittadini - dove l’offerta è stata fortemente smantellata negli anni.

 

Di fronte a tutto questo, l’accordo tra Croce Rossa e Cia vuole dare risposte utili e concrete, iniziando a collaborare su: azioni di sensibilizzazione, formazione specifica e preparazione nella risposta all’emergenza; attività sinergiche di contrasto alla povertà alimentare; educazione sanitaria e promozione della salute e degli stili di vita sani; programmi e progetti a sostegno delle categorie in particolari condizioni di svantaggio o di vulnerabilità, come gli anziani. Lo scopo comune è creare reti comunitarie virtuose, dove è chiaro il valore dell’inclusione socio-lavorativa e l’importanza delle buone pratiche per la produttività e lo sviluppo dei territori.

 

“La solidarietà e l’attenzione ai bisogni della popolazione fanno parte del dna della nostra organizzazione e, in questa fase di crisi, è ancora più importante portare avanti questi principi -ha detto il presidente di Cia, Dino Scanavino-. L’accordo di alto profilo siglato con Croce Rossa Italiana va proprio in questa direzione. L’intento comune è quello di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e la dignità delle comunità rurali, senza le quali si sgretola una delle forze distintive dell’Italia, tassello indispensabile per la tenuta sociale, economica e ambientale dei territori”.

 

Nell’accordo, della durata di 24 mesi, via libera dunque a procedure agevolate per la collaborazione sinergica tra le articolazioni associative e territoriali di Croce Rossa e Cia, proprio per garantire una pronta risposta nelle emergenze, legata alla fornitura di generi di prima necessità alla popolazione, anche nelle zone più marginali del Paese. Spazio, poi, allo sviluppo di percorsi integrati finalizzati all’orientamento professionale, all’inserimento occupazionale e all’inclusione sociale delle persone più vulnerabili. Tra i punti centrali dell’intesa, le iniziative formative e informative a sostegno degli anziani, dalla telemedicina alla cooperazione di comunità, per rendere i cittadini maggiormente formati e sensibilizzati in ambito sanitario e in tema di fragilità sociale. Una questione molto sentita nelle aree rurali, dove la concentrazione di over 65 sfiora il 30% ma in cui il progressivo taglio alla sanità e ai servizi socio-assistenziali ha avuto ricadute dirette e negative sul territorio, con un aumento della spesa medica privata del 10% e una crescita contestuale dei rischi di isolamento e povertà relazionale. Infine, altro pilastro dell’accordo, è l’individuazione e la diffusione di best practices in materia di economia circolare, lotta allo spreco alimentare, valorizzazione dei prodotti agricoli come risposta ai bisogni delle famiglie indigenti.

 

“Le conseguenze socio-economiche della pandemia -ha sottolineato il presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca- sono ben note alla nostra Associazione che, sin dall’inizio dell’emergenza Covid, ha avviato il cosiddetto ‘Tempo della Gentilezza’, ossia una serie di azioni a supporto di ogni vulnerabilità su tutto il territorio nazionale, grazie ai nostri Comitati ben radicati nelle comunità locali. Attraverso questa importante collaborazione con Cia-Agricoltori Italiani e con la nostra rete diffusa, potremo davvero fare la differenza, rispondere ai tanti bisogni ed essere ancora di più ‘Un’Italia che Aiuta’”.

 
In allegato il vademecum per accedere al progetto LISA.

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1 In Evidenza - 28 mag 2021

Pac: Cia, Europa meno forte senza accordo su riforma

Senza un accordo sulla riforma della Pac, l’Europa è meno forte di fronte alle sfide della ripresa post pandemia e della transizione ecologica. In gioco c’è la sopravvivenza dell’agricoltura Ue e la qualità di vita dei cittadini. Così Cia-Agricoltori Italiani, che esprime rammarico per la mancata intesa tra Parlamento e Consiglio europeo dopo giorni di negoziati intensi a Bruxelles.

            “Speriamo in una ripresa dei negoziati a giugno dove tutti riescano a superare ogni forma di preclusione -dichiara il presidente nazionale Dino Scanavino-. Auspichiamo un confronto più aperto, che si ispiri al cambiamento, sempre tenendo conto che la priorità resta il reddito agricolo. Gli agricoltori europei sono pronti a fare la propria parte per diventare sempre più sostenibili, con una Pac 2023-2027 più verde, ma senza dimenticare che la politica agricola comune è innanzitutto una politica economica che deve sostenere la produzione di cibo sano, sicuro e di qualità e garantire la tenuta e la crescita delle aree rurali”.

            Sicuramente restano sul tavolo nodi importanti da sciogliere. Per Cia, però, rimane prioritario raggiungere un accordo sulla riforma della Pac che consenta una redistribuzione più equa delle risorse, così come un’attenzione alle politiche ambientali, che incentivino comportamenti virtuosi mantenendo l’agricoltura al centro.

“Chiediamo un impegno affinché si arrivi presto a un’intesa per una Pac robusta e strutturata, con fondi spendibili subito -aggiunge Scanavino-. C’è bisogno, nei tempi giusti, di una legislazione certa, equilibrata, innovativa, capace di garantire insieme la competitività e la sostenibilità del settore. Come Cia, continueremo a lavorare perché l’agricoltura diventi, sempre di più, un settore strategico per il nostro Paese e per l’Europa”.

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