News in evidenza

1 CAF Informa - 23 apr 2025

Figli, scuola e sport: tutte le detrazioni fiscali che puoi richiedere nel 730

Se hai figli nel 730 puoi detrarre il 19% su tantissime voci: dall’asilo nido all’università, fino allo sport e agli strumenti didattici.

Asilo nido (pubblico e privato)
Puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per l’asilo nido, sia pubblico che privato, fino a un massimo di € 632 per figlio.
Importante: conserva le ricevute di pagamento e verifica che siano intestate al genitore che richiede la detrazione.

Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
Anche le spese scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado possono essere detratte:

19% di detrazione, fino a un massimo di € 800 per ciascun figlio.

Oltre alla retta, rientrano anche:

  • Spese per gite scolastiche

  • Assicurazioni scolastiche

  • Contributi deliberati dall’istituto per arricchire l’offerta formativa

Università
La detrazione del 19% si applica anche alle spese universitarie:

  • Università statali: puoi detrarre l’intero importo delle tasse e contributi.

  • Università non statali: puoi detrarre nei limiti stabiliti ogni anno dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).

Se tuo figlio studia fuori sede, puoi detrarre anche parte del canone di affitto:

Fino a € 2.633 all’anno.

Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)
Se hai un reddito complessivo inferiore a € 36.000, puoi detrarre:

Il 19% delle spese, fino a un massimo di € 1.000 per ciascun figlio di età compresa tra 5 e 18 anni,

Per la frequenza di conservatori e istituti AFAM.

Spese per studenti con diagnosi di DSA
Per i figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è prevista la detrazione del 19% per:

Acquisto di strumenti utili all’apprendimento (es. software compensativi, dispositivi elettronici, ecc.)

Fino al termine della scuola secondaria di secondo grado

Erogazioni liberali alle scuole
Hai effettuato una donazione alla scuola dei tuoi figli?

Puoi detrarre il 19% senza limite d’importo.

Valido per scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie.

Attività sportive dei figli

Puoi detrarre il 19% delle spese sportive

Fino a un massimo di € 210 per ciascun figlio

Età compresa tra 5 e 18 anni


Controlla bene tutte le spese sostenute per i tuoi figli durante l’anno e verifica se possono rientrare tra le voci detraibili.

Per maggiori informazioni ivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

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1 INAC - 15 apr 2025

Bonus Nuovi Nati 2025: requisiti e istruzioni per averlo

Hai un bambino nato o adottato dal 1° gennaio 2025? È arrivato il momento di richiedere il Bonus Nuovi Nati 2025: un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato!

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto questo importante sostegno per incentivare la natalità, e la circolare INPS del 14 aprile 2025 ha definito i criteri per fare domanda.

Chi può fare domanda?
I genitori richiedenti devono possedere congiuntamente i seguenti requisiti:
  • Cittadinanza: italiana, UE o permesso di soggiorno valido per soggiorni di lungo periodo o attività lavorative autorizzate per più di 6 mesi.
  • Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia dalla nascita o ingresso in famiglia del bambino fino alla data di presentazione della domanda.
  • ISEE: inferiore o pari a 40.000 euro annui, escludendo le somme ricevute come Assegno Unico e Universale (AUU).
 
Quando fare domanda?
Entro 60 giorni dalla nascita o dall'ingresso in famiglia del bambino.

 
 
Rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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News Cia Abruzzo

2 In Evidenza - 14 apr 2021

Incremento invaso Diga di Chiauci, Cia Chieti-Pescara: “Risposta positiva per il mondo agricolo”

“E’ in qualche modo un momento storico, un passaggio fondamentale per il sistema di approvvigionamento idrico del territorio”. Il Presidente Cia-Agricoltori Italiani Chieti-Pescara, Nicola Sichetti, ha espresso tutta la soddisfazione della confederazione per l’incremento del livello d’invaso della diga di Chiauci a tutta la struttura del Consorzio di Bonifica Sud Vasto, gestore del serbatoio, che si è particolarmente impegnata su questo obiettivo nell’ultimo decennio. “E’ il raggiungimento del traguardo finale di un percorso iniziato già dalla precedente gestione e che si è concluso tecnicamente solo ora”, continua Sichetti, “Una notizia che accogliamo favorevolmente per un intervento per il quale la Cia Chieti-Pescara si è più volte spesa al fine di garantire un servizio efficiente agli agricoltori e che ci fa finalmente tirare un sospiro di sollievo e guardare con fiducia al futuro. La nuova capienza idrica, pari a più del doppio dell’attuale, assicurerà le risorse necessarie per lo sviluppo economico dei settori interessati. Una risposta positiva”, conclude il presidente, “per il mondo agricolo, industriale e del turismo che permette di avere certezze e garanzie per la prossima stagione irrigua”.


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1 CAF Informa - 14 apr 2021

Pillole fiscali: IRPEF, IRAP e IVA in agricoltura

L’agricoltura è un’attività esposta a fattori meteorologici imprevisti e imprevedibili, oltre a svolgere un’azione di presidio del territorio. Per questi motivi le società agricole possono beneficiare di uno speciale regime di tassazione. In particolare, ai fini IRPEF, gli articoli da 32 a 34 del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), recano la specifica disciplina del reddito agrario, la quale si applica:

● alle attività agrarie come la coltivazione del terreno, la silvicoltura e l’allevamento di animali;

● alle attività agrarie connesse, come:

1. la manipolazione;

2. la conservazione;

3. la trasformazione

4. la commercializzazione;

5. la valorizzazione del terreno o del territorio.

● alle attività di produzione di prodotti agricoli ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco, oppure dall’allevamento di animali, con riferimento ai beni identificati dal DM 13 febbraio 2015, che ben identifica i prodotti ritenuti agricoli. Vengono infine ritenute attività agricole connesse anche quelle non svolte direttamente sul terreno, purché rientranti nei prodotti identificati dal predetto DM 13 febbraio 2015.

Lo stato delle cose

Misure introdotte in merito alla fiscalità agricola:

● Il decreto legge n. 91 del 2014 (legge n. 116 del 2014), ha messo a regime l’entità della rivalutazione dei terreni nella misura del 7% a decorrere dal periodo d’imposta 2016;

● è stata prevista l’esenzione ai fini IRPEF per gli anni 2017-2020 per i redditi dominicali e agrari, relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola;

● è stata prevista l’esenzione IRAP per tutti i produttori agricoli, a prescindere dalla veste giuridica, che siano questi imprenditori individuali o società, e anche cooperative.

Sono infatti soggette all’imposta IRAP le attività, che hanno sempre scontato l’aliquota ordinaria al 3,9%, di agriturismo, di allevamento di animali con terreno insufficiente a produrre almeno un quarto dei mangimi necessari e delle altre attività connesse. La Legge di Bilancio 2021 (legge n. 178 del 2020) ha disposto quindi l’esenzione dell’imposta IRPEF, per l’anno di imposta 2021, dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.

Si prevede in particolare che, con riferimento al 2021, non concorrano alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, e delle relative addizionali, i redditi dominicali e agrari relativi a terreni dichiarati dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.

L’IVA in agricoltura

Per quanto riguarda l’IVA, ai sensi del comma 6 del dell’articolo 34 del DPR n. 633/1972, i produttori agricoli che nell’anno solare precedente hanno realizzato o, in caso di inizio di attività, prevedono di realizzare un volume d’affari non superiore a 7.000 euro complessivi nell’anno, costituito per almeno due terzi da cessioni di prodotti di cui al comma 1 del medesimo art. 34, sono esonerati dal versamento dell’imposta e da tutti gli obblighi documentali e contabili, compresa la dichiarazione annuale IVA, fermo restando l’obbligo di numerare e conservare le fatture e le bollette doganali, ricevute ed emesse.

Nel caso di volume di affari superiore a detta soglia di 7 mila euro complessivi nell’anno, è previsto un regime speciale per i produttori agricoli, salva restando l’opzione del contribuente per l’applicazione del regime ordinario.

In sintesi, per le cessioni di prodotti agricoli e ittici effettuate dai produttori agricoli, la detrazione, dall’imposta IVA dovuta dal soggetto passivo sulle operazioni effettuate, e dell’imposta assolta o addebitata dal medesimo soggetto passivo sugli acquisti da lui effettuati nell’esercizio di impresa, arte o professione, è calcolata in maniera forfettaria, in misura pari all’importo risultante dall’applicazione, all’ammontare imponibile delle operazioni stesse, delle percentuali di compensazione stabilite, per gruppi di prodotti.

Gli ultimi provvedimenti

Numerosi sono gli interventi di natura fiscale inseriti nelle leggi di bilancio che sono state approvate nel corso delle precedenti legislature e nella presente. In particolare evidenziamo che:

● sono state innalzate le percentuali di compensazione IVA applicabili agli animali vivi della specie bovina e suina;

● è stata estesa l’IVA agevolata al 4% a taluni ingredienti utilizzati per la preparazione del pane;

● è stata prevista un’agevolazione fiscale per la sistemazione a verde di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo;

● è stata ridotta l’accisa sulla birra;

● è stata riformata la disciplina fiscale relativa alla raccolta di prodotti selvatici non legnosi e delle piante officinali spontanee;

● è stato equiparato il trattamento fiscale dei familiari che coadiuvano il coltivatore diretto a quello dei titolari dell’impresa agricola;

● è stata prevista una disciplina fiscale relativa alla commercializzazione di piante e prodotti di floricoltura, introducendo la possibilità di calcolare il reddito applicando un coefficiente di redditività del 5%, e alle spese per colture arboree, con l’incremento del 20% della quota di ammortamento deducibile dalle imposte sui redditi, a fronte di spese sostenute per investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali, con esclusione dei costi relativi all’acquisto dei terreni.


(Fonti: leggiillustrate.it)

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1 In Evidenza - 10 apr 2021

Il mercato contadino: webinar dedicato con la Spesa in Campagna-Cia

"Il mercato contadino: punto d'incontro tra agricoltore e cittadino-consumatore" titolo e tema del webinar organizzato da la Spesa in Campagna, Associazione per la vendita diretta delle aziende Cia-Agricoltori Italiani e in agenda per mercoledì 14 aprile alle 10:30.

 In apertura dell'incontro, l'intervento di Dino Scanavino, Presidente nazionale Cia e Matteo Antonelli, Presidente nazionale La Spesa in Campagna-Cia. Con la moderazione di Tommaso Buffa, Direttore nazionale La Spesa in Campagna-Cia, a seguire anche la relazione di Marco Boschetti, Direttore Consorzio agrituristico mantovano e le testimonianze dal mondo dei mercati di Cia-Agricoltori Italiani e la Spesa in campagna con l'esperienza di Massimo Lazzarin, Cia Padova; Lapo Baldini, Direttore Cia Toscana Centro e Luca Basset, Direttore Cia Sicilia Occidentale.

 

Segue la DIRETTA: https://youtu.be/7PKstukvQt4

 

 

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1 In Evidenza - 09 apr 2021

Agricoltura digitale: Agia-Cia pronta a guidare rivoluzione bigdata

I giovani imprenditori agricoli sono pronti a guidare la vera rivoluzione dei bigdata in agricoltura per renderla protagonista di una vera transizione ecologica, ma chiedono il superamento del digital divide e una regolamentazione europea per la proprietà, la gestione e l’uso dei dati. Questi i nodi cruciali del secondo dibattito online (clicca QUI) promosso da Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani, che ha fatto appello ad un’azione concreta da parte di istituzioni nazionali ed Ue.

In gioco, ha sottolineato più volte Agia-Cia, la grande opportunità di utilizzare davvero i dati prodotti dall’attività nei campi e negli allevamenti, per migliorarne la produttività in chiave sostenibile l’azienda, l’ambiente e i cittadini. Punto forza, ora, una grande propensione delle giovani generazioni, più sensibili al valore di un approccio analitico e consapevoli della responsabilità e del contributo che posso portare alla ricerca e al Green Deal Ue. 

Da sciogliere la questione del divario digitale con l’ultimo miglio ancora da raggiungere nelle aree rurali d’Italia che la pandemia ha, in qualche modo, riportato al centro, facendo emergere l’urgenza anche tra le istituzioni preposte, di governance, incentivi e tutele che rispettino davvero il diritto alla digitalizzazione. E’ il requisito per la sussistenza delle attività economiche nella aree interne dove il mondo agricolo è linfa e collante per le comunità. Senza contare che digitalizzare, è stato evidenziato nel webinar Agia-Cia, vuol dire anche semplificare e snellire la burocrazia. 

Secondo Agia-Cia, per i bigdata in agricoltura va realizzata una grande rivoluzione, necessaria a fare ordine nel caos normativo esistente e a definire regole ad hoc per il settore a livello europeo. Devono riconoscere un ruolo centrale all’imprenditore agricolo e riportare equità tra chi produce i dati e chi li gestisce. Fornire standard chiari di raccolta e prima ancora modalità sostenibili e bilanciate lungo il flusso dal campo all’elaborazione in studio. 

Da anni, i giovani di Cia stanno aprendo le porte a ricerca e sperimentazione, ma è evidente che serve mettere a sistema un metodo con obiettivi misurabili nel breve, medio e lungo periodo. Anche con il PNRR c’è l’occasione di investire in competenze e su una vera cultura dell’uso del dato, partendo dalla formazione continua degli agricoltori e dalle scuole, in collaborazione con le università. Occorre creare un dizionario condiviso tra pubblico e privato, oltre a una rete aperta di dialogo che richiami anche le istituzioni sul ruolo della digitalizzazione come opportunità di crescita economica e culturale. 

Anche l’Europa, è emerso dal webinar, dovrà fare un salto da gigante e gradi attese ci sono rispetto all’annunciata creazione di un Geoportale. Di sicuro occorrerà cominciare a sburocratizzare la Pac, semplificando le domande Uniche e accelerando i pagamenti. 

Il margine di crescita nel campo dei bigdata, stimolato dal Next Generation Eu, è questa volta enorme e la stessa Europa spinge per la sostenibilità anche in quest’ambito con regole globali, partendo dalla revisione delle normative esistenti. Centrale un maggior altruismo dei dati con l’eliminazione degli squilibri esistenti. Di tutela ed equità, si parlerà nell’ultimo webinar Agia-Cia sull’agricoltura digitale, martedì 27 aprile sempre alle 17:30. Segui la DIRETTA: https://youtu.be/2KZ1bZzapsY


Oltre al presidente nazionale di Agia-Cia, Stefano Francia e a Valeria Villani, della Giunta nazionale Agia e presidente Agia-Cia Emilia-Romagna, sono intervenuti: Assuntela Messina, Sottosegretaria alla Transizione digitale; Susanna Cenni, Vicepresidente Commissione Agricoltura della Camera; Gianpaolo Vallardi, Presidente Commissione Agricoltura del Senato; Nicola Danti, Europarlamentare e Relatore ombra proposta di regolamento Governance europea dei dati; Massimo Durante, Docente di Informatica Giuridica Università degli Studi di Torino; Ivano Valmori, CEO Image Line e Salvatore Carfì, AGEA Bruxelles.

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1 In Evidenza - 07 apr 2021

Biologico: Anabio-Cia, Piano strategico nazionale e Pac cruciali per il settore

Il Piano strategico nazionale così come la Pac rappresentano un punto cruciale anche per il settore biologico e il PNRR finanziato dai fondi del Next Generation EU va definito attraverso un approccio sinergico e integrato con la Pac, perché sia di reale beneficio anche per l’agricoltura. A dirlo è Anabio, l’Associazione per il biologico di Cia-Agricoltori Italiani che, nell’audizione in Commissione Agricoltura della Camera sugli obiettivi del Piano strategico nazionale nel quadro della nuova Pac, ha chiesto al Ministro Patuanelli che venga istituito uno specifico Tavolo al Mipaaf. 

Per Anabio-Cia, infatti, è oggettivamente difficile e comunque azzardato esprimere indicazioni precise mancando ancora una bozza del Piano srategico nazionale che rappresenta, di fatto, una novità rispetto alla precedente programmazione comunitaria 2013-2020. 

Anche la vita degli imprenditori del bio, precisa Anabio-Cia, è stata stravolta dalla pandemia, producendo uno scenario inedito che richiede l’individuazione di politiche e azioni che siano davvero strategiche per il settore agricolo, con l’obiettivo di superare l’attuale crisi economica e di sfruttare ogni nuova opportunità di sviluppo sostenibile. La Pac è sicuramente chiamata a supportare questo processo di cambiamento.  

Importante, dunque, secondo Anabio-Cia, ricordare le richieste arrivate da Bruxelles attraverso il Piano d’azione europeo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica. Dagli Stati Membri l’Europa si aspetta, attraverso la definizione dei Piani strategici nazionali della PAC post 2022, d’individuare azioni specifiche per sostenere il comparto bio. Si tratta di un aspetto rilevante, se si pensa che il Governo italiano nell’aprile del 2016 ha approvato il Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico in maniera avulsa dai 21 Piani Regionali di Sviluppo rurale. 

Inoltre, guardandoci dall’Europa, Anabio-Cia sottolinea quanto l’approccio adottato implichi una conversione significativa dell'agricoltura convenzionale alla produzione bio. Serve, quindi, che anche l’Italia e non solo la Commissione Ue, pianifichi un'analisi d'impatto per capire gli effetti che avrebbe un aumento della produzione biologica su: agricoltura totale, tenuta delle aziende e, infine, sui cittadini.  Cruciale, poi, che il Piano strategico nazionale della Pac arrivi a spiegare come si intenda costruire il processo di piena integrazione e coordinamento con i Psr. A supporto, Anabio-Cia propone il documento della Rete Rurale nazionale “AGROECOLOGIA E PAC – Un’analisi degli strumenti della programmazione post 2022”.

Infine, Anabio-Cia ribadisce a Governo e Ministero delle Politiche agricole la necessità sempre più impellente di aggiornare la Strategia nazionale sul bio, integrandola nel Piano Strategico nazionale per tutelare nel mondo la leadership del biologico Made in Italy.

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1 In Evidenza - 06 apr 2021

Dl Sostegni: Cia, attenzione a filiere in crisi e liquidità aziende

Con l’economia nazionale soffocata da più di un anno di restrizioni per la pandemia, occorre prestare estrema attenzione alle filiere agricole più crisi e garantire liquidità agli imprenditori a rischio tracollo. Così Cia-Agricoltori Italiani nell’audizione in Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato sul Dl Sostegni, rimarcando la necessità di interventi che incidano concretamente sul bilancio degli agricoltori in difficoltà.

Positive per Cia alcune misure incluse nel provvedimento, in particolar modo l’inserimento, a pieno titolo, del settore agricolo nel ristoro a fondo perduto, come anche il finanziamento, destinato a tutte le aziende agricole, di 300 milioni di euro per la decontribuzione previdenziale del mese di gennaio e, ancora, l’aggiunta di 150 milioni per le filiere in crisi. 

Rispetto alle filiere, Cia chiede più spazio per il settore zootecnico, incrementando la compensazione IVA; per il settore ortofrutticolo che oltre ai disagi per il Covid, ha sofferto gli eventi atmosferici e per i comparti di qualità che trovano sbocco nell’Horeca, primo fra tutti il vino. Non può più aspettare, con l’alta stagione alle porte, neanche il comparto agrituristico che per Cia necessità di promozione ampia coinvolgendo anche il turismo. 

Infine, per Cia il riavvio delle riscossioni fiscali, come previsto dal cronoprogramma del Decreto, rischia di procurare crisi di liquidità alle aziende e occorre adottare un procedimento che, pur nel rispetto degli adempimenti, possa scongiurarne il fallimento.

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