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In Evidenza - 11 mar 2021
Agriturismi: Turismo Verde-Cia a Patuanelli, subito nuove misure per arginare crisi
Ripristinare il bonus vacanze nel secondo semestre del 2021 e rinnovare la cambiale agraria, rivedere le restrizioni sugli orari di apertura e sospendere il canone Rai speciale, ma soprattutto passare dai ristori a veri e propri “fondi per la ricostruzione”. Queste alcune delle misure richieste da Turismo Verde, l’associazione per la promozione degli agriturismi di Cia-Agricoltori Italiani, in una lettera inviata al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli.
“La situazione in cui versano gli oltre 24.000 agriturismi in Italia è drammaticamente nota -scrive il presidente nazionale di Turismo Verde, Giulio Sparascio-. I dati mostrano con chiarezza che si tratta di uno dei settori maggiormente colpiti a livello economico”. Nel 2020, tra misure di contenimento della pandemia e conseguente crollo del turismo, il settore ha perso oltre 900 milioni di euro, con picchi negativi del 70%, nonostante la breve parentesi di ripresa estiva. “Non possiamo resistere ancora a lungo -continua Sparascio-. Il comparto deve riappropriarsi del proprio ruolo, quello di leva economica e sociale per la ripartenza delle aree interne del Paese”. Ecco perché servono nuove misure per “guardare al futuro con prospettiva e progettualità”.
In particolare, Turismo Verde-Cia chiede al governo che “i futuri decreti o Dpcm vengano varati con largo anticipo, in modo da permettere alle aziende di programmare in un qualche modo le attività imprenditoriali”, che “i contributi a fondo perduto siano adeguati e immediati, per la sopravvivenza delle imprese” e finalmente “parametrati sulla perdita di fatturato su base annua” e soprattutto che “gradualmente, i ristori perdano la connotazione di ‘sussidi’ per diventare veri e propri fondi per la ricostruzione”.
Nella lettera a Patuanelli, si richiede poi “un intervento dedicato a sostegno di tutte le Fattorie didattiche presenti negli Albi regionali” che anche quest’anno non potranno svolgere attività con le scuole, oltre al “rinnovo della cambiale agraria per assicurare liquidità alle imprese danneggiate dal Covid in tempi rapidi”.
Altrettanto importante, per aiutare sia gli agriturismi che le famiglie italiane, “il ripristino del bonus vacanze, grande assente dell’ultima legge di bilancio, per il secondo semestre del 2021”. Così come “partendo dalle indicazioni del Cts che recepisce le richieste di differenziazione del rischio in base alle caratteristiche strutturali dei locali, bisogna consentire nelle zone gialle il servizio serale nelle sale di somministrazione -scrive ancora Turismo Verde- e di operare, almeno nelle ore diurne, alle attività di ristorazione localizzate nelle zone arancioni, le uniche attività a rimanere chiuse mentre tutte le imprese commerciali restano aperte”.
Altra questione il canone Rai “speciale”, perché riservato a chi detiene apparecchi tv in alberghi, bar, ristoranti e, appunto, agriturismi, che è rimasto invariato per il 2020 nonostante il blocco generalizzato delle strutture ricettive. Per questo, Turismo Verde, considerate anche le attuali restrizioni, richiede all’esecutivo la sospensione o, almeno, la riduzione del canone di abbonamento Rai per l’anno 2021.
Infine, nella lettera al ministro, gli agriturismi associati a Cia chiedono la proroga del credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione fino al 31 dicembre 2021, nonché il ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori: “La più grossa sconfitta per noi è mandare a casa i nostri dipendenti”.
“Ora l’auspicio -conclude il presidente Sparascio- è che il settore agrituristico abbia l’attenzione che merita e trovi finalmente un adeguato riscontro nei prossimi provvedimenti che il Governo presenterà”.
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In Evidenza - 10 mar 2021
Agricoltura: Donne in Campo-Cia, puntare su aggregazione d'impresa al femminile
Alle donne è riconosciuto un ruolo chiave in agricoltura. Da sempre protagoniste del cambiamento, saranno loro a guidare, senza dubbio, la transizione ecologica. La sfida che le attende richiede però, in questo momento storico, segnato anche dal Covid, una maggiore capacità di lavorare sulla rete d'impresa al femminile, puntando sulla diversificazione, ma anche su un riconoscimento, nuovo e diffuso, dei ritmi di vita delle donne. Questi i punti centrali dell’intervento di Pina Terenzi, presidente di Donne in Campo, l’associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani, nel corso dell’audizione in Commissione Agricoltura della Camera su agricoltura multifunzionale, promozione dell’imprenditoria e del lavoro femminile nel settore agricolo.
“In particolare -ha dichiarato Pina Terenzi- perché il settore cresca, siamo proprio noi imprenditrici, già impegnate in agricoltura, a dover stimolare la costruzione di un contesto imprenditoriale in grado di accogliere sempre più donne di tutte le età. Al tempo stesso, è nostro impegno far comprendere e valere le reali e attuali esigenze del lavoro e dell'imprenditoria femminile in campo agricolo. Spesso va coniugato a quello di madre e di cura degli anziani, oltre che della famiglia, fuori dalle città, ma soprattutto in aree interne d’Italia, ancora carenti nei servizi essenziali”.
“Riteniamo opportuno -ha precisato- ragionare per esempio sul ruolo della coadiuvante e farlo emergere e riconoscere a tutela di chi lo ha svolto per anni; inserire misure per facilitare l'offerta dei servizi di sostituzione per le imprese femminili; favorire le forme di aggregazione di prodotto, le reti d’impresa e lo sviluppo di economie circolari nei territori rurali”.
“Strategica resta la via della multifunzionalità -ha poi aggiunto- è frutto di creatività e ha aperto nuove prospettive per le imprese che hanno dovuto e voluto reinventarsi per offrirsi nuove opportunità e portarne anche al territorio in cui operano. Benissimo sostenerla e ampliarla, sarà però necessario -ha precisato- intervenire sulla nuova Pac e soprattutto sul Psn”.
Infine, il passaggio sulle richieste al nuovo governo: “E’ urgente la costituzione di un Ufficio permanente presso il Mipaaf per la promozione del lavoro, dell’imprenditoria femminile e di un Osservatorio, utile per la produzione di dati certi e come guida per le donne interessate ad avviare un'azienda agricola. Non lasciamo che la nostra visione dell’agricoltura -ha concluso Pina Terenzi- resti un’utopia, rendiamola efficace e concreta. Va tutelato il benessere e la salute delle donne del settore, così come loro stesse hanno a cuore l’ambiente, il paesaggio, la biodiversità, la sostenibilità e il futuro green delle comunità in cui vivono e di tutto il pianeta”.
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In Evidenza - 10 mar 2021
Vendemmia 2020: in Abruzzo buona qualità delle uve ma calano quantità e prezzo
Calano le quantità raccolte di uve da vino in Abruzzo. A risentire dell’impatto della pandemia è stato anche il settore vitivinicolo, che riveste un’importanza rilevante nell’economia abruzzese. A darne evidenza sono Unioncamere e BMTI nel loro Report sulle uve da vino, un’analisi sull’andamento del mercato, realizzata a partire dai prezzi rilevati dalle Camere di Commercio. Segno “meno” anche sul fronte dei prezzi che hanno mostrato un ribasso sia per il Montepulciano, che per il Pecorino e Trebbiano. I dati Istat indicano un’annata 2020 caratterizzata in Abruzzo da un leggero calo delle quantità di uve da vino raccolte (-4%). Sul fronte dei prezzi, le rilevazioni della Camera di Commercio di Chieti-Pescara mostrano un calo superiore al 10% per il prezzo delle uve Montepulciano DOC (-15%). Per le uve a bacca bianca, rispetto al 2019 le quotazioni delle uve atte a Pecorino d’Abruzzo DOC sono calate del 6,7%, mentre le uve atte alla produzione di Colline Pescaresi IGP hanno ceduto il 10% circa. Maggiore stabilità per le uve atte a Trebbiano DOC, a conferma dell’andamento più regolare osservato durante le ultime sei campagne.
“Nonostante la lieve flessione l’Abruzzo si posiziona tra le prime regioni italiane per superfici vitate e per produzione superando i 4 milioni di quintali di uve raccolte”, afferma il presidente di Cia Agricoltori Italiani Chieti-Pescara, Nicola Sichetti, “La chiusura totale dell’Ho.re.ca. durante il lockdown di marzo e aprile e le successive chiusure parziali nell’ultima parte dell’anno ha privato il settore di un importante sbocco di mercato. Questa diminuzione delle quantità però è compensata dalla qualità delle uve che rimane buona grazie all’andamento climatico favorevole”, continua Sichetti, “Come per altri comparti dell’agroalimentare, ill Covid ha messo in ginocchio anche il mercato vinicolo ma arriva un segnale positivo dal Governo che, ascoltando il nostro appello, ha eliminato il divieto di asporto dopo le 18 per gli esercizi commerciali al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto”.
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In Evidenza - 08 mar 2021
8 marzo: Donne in Campo-Cia, aziende agricole femminili in crisi. Favorire accesso al credito e alla terra
Soffrono la crisi causata dalla pandemia e, in un anno, sono passate da quota 210.402 mila a 207.991. Sono le aziende a conduzione femminile registrate per il 2020 da Unioncamere, con un calo di 2.411 imprese, l’1,15%. A evidenziare il quadro della situazione è Donne in Campo, l’Associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani che sottolinea quanto queste aziende siano, in realtà, le più impegnate nella sicurezza alimentare e nel biologico, nella custodia e nella valorizzazione della biodiversità.
Sono sostenitrici della tutela del paesaggio e del territorio. In sostanza -precisa Donne in Campo-Cia- la parte candidata a essere capofila nella costruzione e attuazione della transizione ecologica e sostenibile.
“E' necessario sostenere queste imprese, impegnate a ricucire gli strappi tra la sostenibilità economica e quella ambientale e sociale -afferma la presidente di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi-. Serve, quindi, rendere stabile il Bonus Donne in Campo e in generale rafforzare gli strumenti di credito, ma anche favorire l'accesso alla terra da parte delle donne che, a tutte le età, e a volte dopo la crescita dei figli, desiderano impegnarsi in agricoltura”.
“Ci aspettiamo molto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza -aggiunge Terenzi-. Come Donne in Campo, chiediamo che parte delle risorse del Recovery vengano utilizzate per finanziare, sostenere e diffondere le esperienze di cui alcune già avviate, come la costruzione di filiere sostenibili, la produzione di fibre vegetali per tessuti e piante tintoree per le colorazioni naturali, ma anche finanziando progetti di ricerca per lo studio di nuove fibre vegetali per bioplastiche ed altri materiali. E ancora, occorre avviare un reale incremento della produzione di erbe officinali per erboristeria e industria farmaceutica e lavorare per costruire vera aggregazioni di prodotto”.
“Inoltre -continua Terenzi- chiediamo di impegnare le nostre aziende a incrementare l’assorbimento di CO2 nella biomassa vegetale e nel suolo, nella produzione di energie rinnovabili per autoconsumo e produzione energetica. E’ poi necessaria la formazione per il settore vivaistico sul recupero della biodiversità, come anche progetti di rigenerazione del suolo. In particolare, la formazione sul valore del patrimonio culturale e paesaggistico, è una leva economica cruciale, insieme al rilancio delle reti di imprese e cooperazione”.
“Il Recovery Plan -conclude, infine, la presidente di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi- dovrà impegnare risorse anche per migliorare i servizi nelle aree rurali, garantendo i presidi sanitari, ma anche rilanciando la rete dei Consultori familiari che hanno svolto un ruolo strategico nei territori a sostegno delle donne e della famiglia, garantendo e sostenendo anche il diritto delle stesse alla maternità”.
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In Evidenza - 04 mar 2021
Il governo accoglie l'appello della filiera del vino e riapre le enoteche dopo le ore 18:00
“In tutte le zone del Paese è stato eliminato il divieto di asporto dopo le 18:00 per gli esercizi commerciali al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Il governo ha dato ascolto al nostro appello a difesa del settore vitivinicolo, che già ha perso a causa del Covid più di 2 miliardi di euro”. A esprimere piena soddisfazione per i contenuti del nuovo Dpcm, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, sono le organizzazioni della filiera vitivinicola di Confagricoltura, Cia-Agricoltori Italiani, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Copagri, Unione Italiana Vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi, che nei giorni scorsi avevano inviato una richiesta in tale direzione al Premier Mario Draghi e al Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli.
Per la filiera del vino, infatti, “era incomprensibile il blocco delle vendite imposto alle enoteche come misura restrittiva per contrastare il Covid, che appariva più una discriminazione del comparto rispetto a negozi alimentari e supermercati, non soggetti a chiusura anticipata”.
“Dar modo alle enoteche di riprendere la regolare attività, quindi, rimette in moto una macchina produttiva che impegna nelle aziende vitivinicole italiane circa 210 mila addetti, fra i quali 50.000 giovani”, fa notare la filiera del vino, secondo cui “la scelta di responsabilità del governo arriva a ridare impulso a un mercato già fortemente penalizzato per le limitazione sull’HoReCa”.
La filiera del vino, infine, “confermando piena e totale disponibilità al dialogo costruttivo con il nuovo Governo, torna a sostenere la necessità di fare un passo in avanti anche sul fronte della ristorazione, valutando la possibilità di apertura bar e ristoranti anche a cena nelle Regioni in zona gialla e per il pranzo in quelle in zona arancione”.
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CAF Informa - 02 mar 2021
Legge di Bilancio 2021: cosa cambia per il settore agricolo?
La legge di Bilancio 2021 prevende un potenziamento delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura con la nascita di un Fondo ad hoc. 150 milioni di euro per un Fondo dedicato alla promozione e al sostegno delle filiere, per accrescere competitività, qualità della produzione, qualità e quantità dei livelli occupazionali, favorendo le migliori forme di organizzazione di filiera.
Rifinanziamento ed estensione delle finalità del Fondo suinicolo.
10 milioni di euro destinati anche al miglioramento delle condizioni di sostenibilità nelle aziende zootecniche, di produzione e trasformazione della carne.
Istituzione del Fondo per la tutela e il rilancio della filiera apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio.
10 milioni di euro per il 2021
Stoccaggio privato di vini DOC, DOCG e IGT.
10 milioni di euro per la misura dello stoccaggio privato di vini DOC, DOCG e IGT certificati o atti a divenire tali e detenuti in impianti situati nel territorio nazionale.
Iniziative finalizzate alla valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche, delle produzioni agroalimentari e industriali italiane e della dieta mediterranea e del contrasto al fenomeno dell'Italian sounding.
3 milioni di euro nel triennio 2021-2023
Investimenti infrastrutturali per il rafforzamento del settore, la tutela del suolo, la mitigazione ambientale, il contrasto al dissesto idrogeologico.
630 milioni nei prossimi 7 anni Si confermano e si rafforzano gli investimenti per le infrastrutture irrigue, l'agricoltura di qualità, il contrasto al dissesto idrogeologico e la tutela di beni non rinnovabili come aria, acqua, suolo.
Fondo emergenza alimentare
Incremento di 40 milioni di euro per l'anno 2021 del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone con fragilità sociali e alimentari, per garantire la tutela alimentare delle fasce di popolazione più fragili, limitando e riducendo e lo spreco alimentare.
Esenzione IRPEF nel 2021 per i redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali.
82 milioni di euro per l'esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali.
Esonero contributivo per i giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli.
55 milioni di euro per l'esonero contributivo totale per 24 mesi per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli under 40 che si iscrivono nella previdenza agricola nel 2021.
Rifinanziamento della misura "Donne in campo".
15 milioni di euro per la concessione di mutui a tasso zero per iniziative volte allo sviluppo e al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici attraverso investimenti nel settore agricolo, nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Mutui concessi nel limite di 300 mila euro, della durata massima di 15 anni comprensiva del periodo di preammortamento.
Proroga delle agevolazioni IVA per le cessioni di animali vivi, bovini e suini e riduzione IVA al 10% per piatti pronti e pasti cotti.
20 milioni di euro per il 2021
Credito di imposta per le reti di imprese agricole e agroalimentari aderenti alle "Strade del Vino".
15 milioni di euro nel triennio 2021-2023 per la realizzazione di infrastrutture informatiche per commercio elettronico.
Esenzione dal pagamento dell'imposta di registro minima per i terreni agricoli.
1,5 milioni di euro per il 2021 per l'esenzione dell'imposta di registro nella misura fissa di 200 euro agli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli di valore fino a 5 mila euro.
"Bonus Verde".
Proroga del bonus che prevede l'agevolazione fiscale per la sistemazione a verde di abitazioni private. Detrazione d'imposta lorda del 36% per una spesa massima di 5 mila euro.
3 milioni di euro per integrazione del finanziamento del programma sperimentale di messa a dimora di alberi e per la creazione di foreste urbane e periurbane, nelle città metropolitane.
Rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale interventi assicurativi.
60 milioni di euro nel triennio 2021-2023 per il finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per interventi assicurativi, al fine di dare continuità agli interventi pubblici sulla spesa assicurativa agricola.
Rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale interventi indennizzatori.
70 milioni di euro nel 2021 per il finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale interventi indennizzatori, per il ristoro delle aziende agricole danneggiate da avversità atmosferiche e fitosanitarie.
Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura.
7 milioni di euro per il 2021 per finanziare il Programma finalizzato all'adozione di azioni per lo sviluppo del settore della pesca e dell'acquacoltura, nel campo della formazione, informazione e qualificazione professionale.
Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell'acquacoltura.
14 milioni di euro nel triennio 2021-2023 per il finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell'acquacoltura, per il supporto economico alle imprese e le famiglie degli operatori del settore ittico colpiti da disgrazie in mare
Proroga dei termini per il rilascio di concessioni di beni demaniali.
Estensione della platea di beneficiari delle proroghe di termini per il rilascio di concessioni di beni demaniali marittimi lacuali e fluviali con finalità turistiche-ricreative, ad uso pesca e acquacoltura, ed attività produttive connesse.
Trattamento di sostegno al reddito in favore dei lavoratori adibiti alla pesca.
31 milioni di euro per il 2021 per il trattamento di sostegno al reddito, riconosciuto per una durata massima di 90 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 ed il 30 giugno 2021, per i lavoratori della pesca che hanno subito una sospensione o riduzione dell'attività lavorativa, o una riduzione del reddito, a causa del Covid-19.
Finanziamento indennità per fermo pesca obbligatorio e non obbligatorio.
19 milioni di euro nel 2021 per l'indennità, pari a 30 euro giornaliere, per ciascun lavoratore dipendente da impresa adibita alla pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, in caso di sospensione dal lavoro derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio e non obbligatorio.
Proroga della concessione della Cassa integrazione salariale operai agricoli (CISOA).
Proroga della possibilità di ricorso alla CISOA per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica, per n massimo di 90 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021.
Rientro debiti nei confronti delle Regioni.
20 milioni di euro per l'anno 2021 per la restituzione delle risorse anticipate dalle Regioni per interventi di concorso pubblico nel pagamento degli interessi sul credito di soccorso alle imprese agricole danneggiate da calamità e da avversità atmosferiche eccezionali.
Rafforzamento attività MIPAAF.
1milione di euro per il 2021 e 6,6 milioni annui dal 2022. Sono previste 86 nuove assunzioni nel 2021 e 54 nuove assunzioni nel 2022
Integrazione dell'indennità agli ispettori dell'ICQRF.
1,5 milioni di euro per il 2021: per lo svolgimento delle attività di controllo e tutela, anche durante la pandemia, della qualità dei prodotti del settore agroalimentare italiano.
Completamento del processo di stabilizzazione dei lavoratori precari del CREA.
5 milioni annui dal 2021.
Rafforzamento del personale e del fabbisogno finanziario AGEA.
2 milioni di euro per il 2021 e 4 milioni di euro annui dal 2022 per 61 assunzioni nel 2021
10 milioni per il 2021, per garantire la corretta erogazione dei servizi affidati all'Agenzia.
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