News Regionali
CAF Informa - 14 apr 2021
L’agricoltura è un’attività esposta a fattori meteorologici imprevisti e imprevedibili, oltre a svolgere un’azione di presidio del territorio. Per questi motivi le società agricole possono beneficiare di uno speciale regime di tassazione. In particolare, ai fini IRPEF, gli articoli da 32 a 34 del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), recano la specifica disciplina del reddito agrario, la quale si applica:
● alle attività agrarie come la coltivazione del terreno, la silvicoltura e l’allevamento di animali;
● alle attività agrarie connesse, come:
1. la manipolazione;
2. la conservazione;
3. la trasformazione
4. la commercializzazione;
5. la valorizzazione del terreno o del territorio.
● alle attività di produzione di prodotti agricoli ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco, oppure dall’allevamento di animali, con riferimento ai beni identificati dal DM 13 febbraio 2015, che ben identifica i prodotti ritenuti agricoli. Vengono infine ritenute attività agricole connesse anche quelle non svolte direttamente sul terreno, purché rientranti nei prodotti identificati dal predetto DM 13 febbraio 2015.
Lo stato delle cose
Misure introdotte in merito alla fiscalità agricola:
● Il decreto legge n. 91 del 2014 (legge n. 116 del 2014), ha messo a regime l’entità della rivalutazione dei terreni nella misura del 7% a decorrere dal periodo d’imposta 2016;
● è stata prevista l’esenzione ai fini IRPEF per gli anni 2017-2020 per i redditi dominicali e agrari, relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola;
● è stata prevista l’esenzione IRAP per tutti i produttori agricoli, a prescindere dalla veste giuridica, che siano questi imprenditori individuali o società, e anche cooperative.
Sono infatti soggette all’imposta IRAP le attività, che hanno sempre scontato l’aliquota ordinaria al 3,9%, di agriturismo, di allevamento di animali con terreno insufficiente a produrre almeno un quarto dei mangimi necessari e delle altre attività connesse. La Legge di Bilancio 2021 (legge n. 178 del 2020) ha disposto quindi l’esenzione dell’imposta IRPEF, per l’anno di imposta 2021, dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
Si prevede in particolare che, con riferimento al 2021, non concorrano alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, e delle relative addizionali, i redditi dominicali e agrari relativi a terreni dichiarati dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.
L’IVA in agricoltura
Per quanto riguarda l’IVA, ai sensi del comma 6 del dell’articolo 34 del DPR n. 633/1972, i produttori agricoli che nell’anno solare precedente hanno realizzato o, in caso di inizio di attività, prevedono di realizzare un volume d’affari non superiore a 7.000 euro complessivi nell’anno, costituito per almeno due terzi da cessioni di prodotti di cui al comma 1 del medesimo art. 34, sono esonerati dal versamento dell’imposta e da tutti gli obblighi documentali e contabili, compresa la dichiarazione annuale IVA, fermo restando l’obbligo di numerare e conservare le fatture e le bollette doganali, ricevute ed emesse.
Nel caso di volume di affari superiore a detta soglia di 7 mila euro complessivi nell’anno, è previsto un regime speciale per i produttori agricoli, salva restando l’opzione del contribuente per l’applicazione del regime ordinario.
In sintesi, per le cessioni di prodotti agricoli e ittici effettuate dai produttori agricoli, la detrazione, dall’imposta IVA dovuta dal soggetto passivo sulle operazioni effettuate, e dell’imposta assolta o addebitata dal medesimo soggetto passivo sugli acquisti da lui effettuati nell’esercizio di impresa, arte o professione, è calcolata in maniera forfettaria, in misura pari all’importo risultante dall’applicazione, all’ammontare imponibile delle operazioni stesse, delle percentuali di compensazione stabilite, per gruppi di prodotti.
Gli ultimi provvedimenti
Numerosi sono gli interventi di natura fiscale inseriti nelle leggi di bilancio che sono state approvate nel corso delle precedenti legislature e nella presente. In particolare evidenziamo che:
● sono state innalzate le percentuali di compensazione IVA applicabili agli animali vivi della specie bovina e suina;
● è stata estesa l’IVA agevolata al 4% a taluni ingredienti utilizzati per la preparazione del pane;
● è stata prevista un’agevolazione fiscale per la sistemazione a verde di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo;
● è stata ridotta l’accisa sulla birra;
● è stata riformata la disciplina fiscale relativa alla raccolta di prodotti selvatici non legnosi e delle piante officinali spontanee;
● è stato equiparato il trattamento fiscale dei familiari che coadiuvano il coltivatore diretto a quello dei titolari dell’impresa agricola;
● è stata prevista una disciplina fiscale relativa alla commercializzazione di piante e prodotti di floricoltura, introducendo la possibilità di calcolare il reddito applicando un coefficiente di redditività del 5%, e alle spese per colture arboree, con l’incremento del 20% della quota di ammortamento deducibile dalle imposte sui redditi, a fronte di spese sostenute per investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali, con esclusione dei costi relativi all’acquisto dei terreni.
(Fonti: leggiillustrate.it)
News Regionali
In Evidenza - 10 apr 2021
"Il mercato contadino: punto d'incontro tra agricoltore e cittadino-consumatore" titolo e tema del webinar organizzato da la Spesa in Campagna, Associazione per la vendita diretta delle aziende Cia-Agricoltori Italiani e in agenda per mercoledì 14 aprile alle 10:30.
In apertura dell'incontro, l'intervento di Dino Scanavino, Presidente nazionale Cia e Matteo Antonelli, Presidente nazionale La Spesa in Campagna-Cia. Con la moderazione di Tommaso Buffa, Direttore nazionale La Spesa in Campagna-Cia, a seguire anche la relazione di Marco Boschetti, Direttore Consorzio agrituristico mantovano e le testimonianze dal mondo dei mercati di Cia-Agricoltori Italiani e la Spesa in campagna con l'esperienza di Massimo Lazzarin, Cia Padova; Lapo Baldini, Direttore Cia Toscana Centro e Luca Basset, Direttore Cia Sicilia Occidentale.
Segue la DIRETTA: https://youtu.be/7PKstukvQt4
News Regionali
In Evidenza - 09 apr 2021
I giovani imprenditori agricoli sono pronti a guidare la vera rivoluzione dei bigdata in agricoltura per renderla protagonista di una vera transizione ecologica, ma chiedono il superamento del digital divide e una regolamentazione europea per la proprietà, la gestione e l’uso dei dati. Questi i nodi cruciali del secondo dibattito online (clicca QUI) promosso da Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani, che ha fatto appello ad un’azione concreta da parte di istituzioni nazionali ed Ue.
In gioco, ha sottolineato più volte Agia-Cia, la grande opportunità di utilizzare davvero i dati prodotti dall’attività nei campi e negli allevamenti, per migliorarne la produttività in chiave sostenibile l’azienda, l’ambiente e i cittadini. Punto forza, ora, una grande propensione delle giovani generazioni, più sensibili al valore di un approccio analitico e consapevoli della responsabilità e del contributo che posso portare alla ricerca e al Green Deal Ue.
Da sciogliere la questione del divario digitale con l’ultimo miglio ancora da raggiungere nelle aree rurali d’Italia che la pandemia ha, in qualche modo, riportato al centro, facendo emergere l’urgenza anche tra le istituzioni preposte, di governance, incentivi e tutele che rispettino davvero il diritto alla digitalizzazione. E’ il requisito per la sussistenza delle attività economiche nella aree interne dove il mondo agricolo è linfa e collante per le comunità. Senza contare che digitalizzare, è stato evidenziato nel webinar Agia-Cia, vuol dire anche semplificare e snellire la burocrazia.
Secondo Agia-Cia, per i bigdata in agricoltura va realizzata una grande rivoluzione, necessaria a fare ordine nel caos normativo esistente e a definire regole ad hoc per il settore a livello europeo. Devono riconoscere un ruolo centrale all’imprenditore agricolo e riportare equità tra chi produce i dati e chi li gestisce. Fornire standard chiari di raccolta e prima ancora modalità sostenibili e bilanciate lungo il flusso dal campo all’elaborazione in studio.
Da anni, i giovani di Cia stanno aprendo le porte a ricerca e sperimentazione, ma è evidente che serve mettere a sistema un metodo con obiettivi misurabili nel breve, medio e lungo periodo. Anche con il PNRR c’è l’occasione di investire in competenze e su una vera cultura dell’uso del dato, partendo dalla formazione continua degli agricoltori e dalle scuole, in collaborazione con le università. Occorre creare un dizionario condiviso tra pubblico e privato, oltre a una rete aperta di dialogo che richiami anche le istituzioni sul ruolo della digitalizzazione come opportunità di crescita economica e culturale.
Anche l’Europa, è emerso dal webinar, dovrà fare un salto da gigante e gradi attese ci sono rispetto all’annunciata creazione di un Geoportale. Di sicuro occorrerà cominciare a sburocratizzare la Pac, semplificando le domande Uniche e accelerando i pagamenti.
Il margine di crescita nel campo dei bigdata, stimolato dal Next Generation Eu, è questa volta enorme e la stessa Europa spinge per la sostenibilità anche in quest’ambito con regole globali, partendo dalla revisione delle normative esistenti. Centrale un maggior altruismo dei dati con l’eliminazione degli squilibri esistenti. Di tutela ed equità, si parlerà nell’ultimo webinar Agia-Cia sull’agricoltura digitale, martedì 27 aprile sempre alle 17:30. Segui la DIRETTA: https://youtu.be/2KZ1bZzapsY
Oltre al presidente nazionale di Agia-Cia, Stefano Francia e a Valeria Villani, della Giunta nazionale Agia e presidente Agia-Cia Emilia-Romagna, sono intervenuti: Assuntela Messina, Sottosegretaria alla Transizione digitale; Susanna Cenni, Vicepresidente Commissione Agricoltura della Camera; Gianpaolo Vallardi, Presidente Commissione Agricoltura del Senato; Nicola Danti, Europarlamentare e Relatore ombra proposta di regolamento Governance europea dei dati; Massimo Durante, Docente di Informatica Giuridica Università degli Studi di Torino; Ivano Valmori, CEO Image Line e Salvatore Carfì, AGEA Bruxelles.
News Regionali
In Evidenza - 07 apr 2021
Il Piano strategico nazionale così come la Pac rappresentano un punto cruciale anche per il settore biologico e il PNRR finanziato dai fondi del Next Generation EU va definito attraverso un approccio sinergico e integrato con la Pac, perché sia di reale beneficio anche per l’agricoltura. A dirlo è Anabio, l’Associazione per il biologico di Cia-Agricoltori Italiani che, nell’audizione in Commissione Agricoltura della Camera sugli obiettivi del Piano strategico nazionale nel quadro della nuova Pac, ha chiesto al Ministro Patuanelli che venga istituito uno specifico Tavolo al Mipaaf.
Per Anabio-Cia, infatti, è oggettivamente difficile e comunque azzardato esprimere indicazioni precise mancando ancora una bozza del Piano srategico nazionale che rappresenta, di fatto, una novità rispetto alla precedente programmazione comunitaria 2013-2020.
Anche la vita degli imprenditori del bio, precisa Anabio-Cia, è stata stravolta dalla pandemia, producendo uno scenario inedito che richiede l’individuazione di politiche e azioni che siano davvero strategiche per il settore agricolo, con l’obiettivo di superare l’attuale crisi economica e di sfruttare ogni nuova opportunità di sviluppo sostenibile. La Pac è sicuramente chiamata a supportare questo processo di cambiamento.
Importante, dunque, secondo Anabio-Cia, ricordare le richieste arrivate da Bruxelles attraverso il Piano d’azione europeo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica. Dagli Stati Membri l’Europa si aspetta, attraverso la definizione dei Piani strategici nazionali della PAC post 2022, d’individuare azioni specifiche per sostenere il comparto bio. Si tratta di un aspetto rilevante, se si pensa che il Governo italiano nell’aprile del 2016 ha approvato il Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico in maniera avulsa dai 21 Piani Regionali di Sviluppo rurale.
Inoltre, guardandoci dall’Europa, Anabio-Cia sottolinea quanto l’approccio adottato implichi una conversione significativa dell'agricoltura convenzionale alla produzione bio. Serve, quindi, che anche l’Italia e non solo la Commissione Ue, pianifichi un'analisi d'impatto per capire gli effetti che avrebbe un aumento della produzione biologica su: agricoltura totale, tenuta delle aziende e, infine, sui cittadini. Cruciale, poi, che il Piano strategico nazionale della Pac arrivi a spiegare come si intenda costruire il processo di piena integrazione e coordinamento con i Psr. A supporto, Anabio-Cia propone il documento della Rete Rurale nazionale “AGROECOLOGIA E PAC – Un’analisi degli strumenti della programmazione post 2022”.
Infine, Anabio-Cia ribadisce a Governo e Ministero delle Politiche agricole la necessità sempre più impellente di aggiornare la Strategia nazionale sul bio, integrandola nel Piano Strategico nazionale per tutelare nel mondo la leadership del biologico Made in Italy.
News Regionali
In Evidenza - 06 apr 2021
Con l’economia nazionale soffocata da più di un anno di restrizioni per la pandemia, occorre prestare estrema attenzione alle filiere agricole più crisi e garantire liquidità agli imprenditori a rischio tracollo. Così Cia-Agricoltori Italiani nell’audizione in Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato sul Dl Sostegni, rimarcando la necessità di interventi che incidano concretamente sul bilancio degli agricoltori in difficoltà.
Positive per Cia alcune misure incluse nel provvedimento, in particolar modo l’inserimento, a pieno titolo, del settore agricolo nel ristoro a fondo perduto, come anche il finanziamento, destinato a tutte le aziende agricole, di 300 milioni di euro per la decontribuzione previdenziale del mese di gennaio e, ancora, l’aggiunta di 150 milioni per le filiere in crisi.
Rispetto alle filiere, Cia chiede più spazio per il settore zootecnico, incrementando la compensazione IVA; per il settore ortofrutticolo che oltre ai disagi per il Covid, ha sofferto gli eventi atmosferici e per i comparti di qualità che trovano sbocco nell’Horeca, primo fra tutti il vino. Non può più aspettare, con l’alta stagione alle porte, neanche il comparto agrituristico che per Cia necessità di promozione ampia coinvolgendo anche il turismo.
Infine, per Cia il riavvio delle riscossioni fiscali, come previsto dal cronoprogramma del Decreto, rischia di procurare crisi di liquidità alle aziende e occorre adottare un procedimento che, pur nel rispetto degli adempimenti, possa scongiurarne il fallimento.
News Regionali
In Evidenza - 06 apr 2021
L’innovazione in agricoltura è sempre sinonimo di sicurezza sul lavoro. Il calo del 19,4% nel 2020 delle denunce di infortuni nel settore rurale dichiarato, oggi, dall'Inail (da 32.692 a 26.287) è anche merito delle nuove tecnologie, che hanno permesso a imprenditori e lavoratori di contrastare il rischio di incidenti mortali e invalidanti. Nella fase di finalizzazione del PNRR, Cia-Agricoltori Italiani chiede, dunque, al Governo Draghi misure specifiche per le imprese agricole che diano continuità al Piano Transizione 4.0, attualmente esteso al 31 dicembre 2022 dalla Legge di Bilancio.
Secondo Cia, il dato positivo Inail conferma la valenza strategica del credito d'imposta in ambito agricolo, che ha per obiettivo l’incentivo degli investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica dei processi produttivi nel settore rurale.
“Occorre ora -dichiara il presidente Cia, Dino Scanavino- che le misure a sostegno dell’innovazione siano rese strutturali nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il programma di investimenti che il Governo dovrà presentare entro il 30 aprile alla Commissione per accedere del Next Generation Eu. E’ necessaria una programmazione pluriennale che permetta di attuare una grande azione di rinnovamento del parco macchine agricole che, oltre a diminuire sensibilmente il numero degli infortuni, permetterà all'agricoltura di giocare un ruolo da protagonista per uscire dalla crisi scatenata dalla pandemia, con l'obiettivo di una ripresa più sostenibile e green”.
News Regionali
In Evidenza - 02 apr 2021
La Pasqua blindata, con l’Italia tutta in zona rossa, allunga i danni miliardari per agriturismi, ristoranti, bar e alberghi, ma almeno a tavola non toglie alle famiglie la voglia di preparare e gustare le ricette della tradizione festiva. Nel carrello, la spesa alimentare cresce del 10% rispetto al 2020, quando il Paese era in pieno lockdown, attestandosi a 1,1 miliardi di euro, spinta dalla possibilità di poter andare a casa di parenti o amici per il pranzo di domenica e per Pasquetta, anche se con pochi commensali come impone la normativa. Queste le stime elaborate da Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui vince pure quest’anno il menù tipico regionale, scelto nell’80% dei casi.
Protagonisti delle tavole, quindi, i piatti tradizionali del territorio, dalla pastiera alla colomba, dalla torta pasqualina all’agnello. Nonostante le flessioni degli anni scorsi, infatti, l’agnello resta in ogni caso un classico del pranzo di Pasqua -sottolinea Cia-. Domenica se ne consumeranno circa 4,5 milioni di chili, vale a dire quasi la metà (40%) del consumo annuo complessivo di carne ovina. A trionfare, poi, i dolci “fai da te” e la pasta fatta a mano, che trascineranno gli acquisti di uova: fino alla fine della settimana di Pasqua, se ne compreranno oltre 300 milioni tra decorazioni e preparazioni culinarie.
Inoltre, un italiano su quattro utilizzerà il web per acquistare eccellenze enogastronomiche e prodotti agroalimentari dei territori, spesso direttamente dagli agricoltori, tramite i portali di e-commerce come quello di Cia (dalcampoallatavola.it). Una boccata d’ossigeno sia per le aziende che lavorano con il canale Horeca, completamente fermo, sia per gli agriturismi che, con la vendita diretta nei mercati e online, provano a reagire alla seconda “Pasqua perduta” con oltre 350mila presenze in fumo a causa del divieto di pranzi fuori e gite anche in campagna.
News Regionali
In Evidenza - 01 apr 2021
Di seguito, in sintesi, si segnalano alcune delle misure e degli interventi più importanti
Nuovo contributo a fondo perduto per professionisti e imprese
La norma prevede un nuovo contributo a fondo perduto per tutti i soggetti che abbiano subito un calo almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 rispetto a quello 2019. Rientrano nella misura di agevolazione gli imprenditori agricoli, indipendentemente dal sistema di tassazione adottato: sono interessati dunque anche gli agricoltori che determinato il reddito su base catastale e, ovviamente, anche le imprese agricole multifunzionali.
Proroga del periodo di sospensione delle attività dell’Agente della riscossione e annullamento dei carichi
L’articolo 4 interviene sull’attività di riscossione prevedendo la proroga della sospensione legata alla notifica di cartelle di pagamento. La sospensione dei termini di versamento, in scadenza nel periodo dall'8 marzo 2020 al 30 aprile 2021 termini di prescrizione.
Nuove disposizioni in materia di trattamenti di integrazione salariale
I datori di lavoro privati che sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da COVID-19 possono presentare, per i lavoratori in forza alla data di entrata in vigore del presente decreto, domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO) per una durata massima di tredici settimane nel periodo compreso tra il 1° aprile e il 30 giugno 2021.
Sempre i datori di lavoro privati che sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da COVID-19 possono presentare, per i lavoratori in forza alla data di entrata in vigore del presente decreto, domanda per i trattamenti di assegno ordinario e di cassa integrazione salariale in deroga per una durata massima di ventotto settimane nel periodo tra il 1° aprile e il 31 dicembre 2021.
Il trattamento di cassa integrazione salariale operai agricoli (CISOA) richiesto per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da COVID-19, è concesso, in deroga ai limiti di fruizione riferiti al singolo lavoratore e al numero di giornate lavorative da svolgere presso la stessa azienda, per una durata massima di centoventi giorni, nel periodo ricompreso tra il 1° aprile e il 31 dicembre 2021.
E’ precluso inoltre fino al 30 giugno 2021 l'avvio delle procedure di licenziamento sia individuale che collettivo e restano altresì sospese le procedure pendenti avviate successivamente al 23 febbraio 2020.
Dal 1° luglio al 31 ottobre 2021 ai datori di lavoro che faranno ricorso al FIS CIGD e CISOA resta precluso l'avvio delle procedure di licenziamento e restano altresì sospese le procedure pendenti avviate successivamente al 23 febbraio 2020.
Rifinanziamento del Fondo per il Reddito di Cittadinanza
Fa parte delle misure anti povertà e deroga al concetto della decadenza del beneficio in caso di variazioni reddituali. L’assegnazione di 1 miliardo per il reddito di cittadinanza, con la novità della sospensione dell’assegno per chi trova il lavoro per sei mesi, se il valore del reddito familiare non supera i 10mila euro (alla fine del lavoro non si devono riavviare le pratiche). Introduce per il solo anno 2121 la sospensione e non la decadenza in chiave di incentivazione all’attivazione dei disoccupati.
Ulteriori disposizioni in materia di Reddito di Emergenza
Con complessivi 1,5 miliardi si finanziano ancora tre mensilità del reddito d’emergenza (marzo, aprile e maggio). Vengono attenuati i requisiti di accesso per le famiglie che vivono in affitto: il limite di reddito familiare aumenta di un dodicesimo del valore annuo di locazione, come dichiarato ai fini Isee. Il sussidio viene esteso ai lavoratori che hanno terminato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 l’indennità Naspi e Discoll.
Esonero contributivo a favore delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura
E’ previsto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, per la quota a carico dei datori di lavoro per la mensilità relativa di GENNAIO 2021, Stesso esonero sarà riconosciuto anche a tutti i lavoratori autonomi iscritti alla gestione previdenziali INPS (CD CM IAP) per 1/12 del totale da versare per l’anno 2021.
Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica
Si introduce un Fondo nello stato di previsione del MEF da destinare “al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite dall'emergenza da COVID-19, ivi incluse le imprese esercenti attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati”.
Incremento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura
Si provvede a rifinanziare il Fondo introdotto dalla legge di bilancio 2021 e finalizzato al sostegno del settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura. Alla luce di tale incremento, le risorse finanziarie dello strumento ammonteranno a 300 milioni di euro per il 2021.
Proroga del periodo di sospensione delle attività dell’Agente della riscossione e annullamento dei carichi
Tra le disposizioni previste a favore dei soggetti con debiti tributari e contributivi vi è l’annullamento automatico dei debiti di importo residuo, alla data del 23 marzo 2021, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.
L’agevolazione spetta alle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro e ai soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro.
News Regionali
In Evidenza - 01 apr 2021
I temi dell’imprenditoria femminile, così come la visione del futuro che le donne dell’agricoltura veicolano nel loro prezioso lavoro quotidiano, sono cruciali per affrontare le prossime sfide, a partire da quella della transizione verde. Così la presidente nazionale di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi, in una lettera inviata al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli per presentare il lavoro dell’Associazione.
In Italia sono oltre 200.000 le imprenditrici agricole, molte under 35, e il 40% della forza lavoro del comparto è “rosa”. Un piccolo esercito con un ruolo prezioso per il settore e per il Paese -spiega Terenzi- perché legato strettamente a una visione multifunzionale e sostenibile dell’agricoltura, che coniuga la produzione di cibo con welfare, comunità, tutela di suolo e paesaggio, salvaguardia di risorse e biodiversità, innovazione.
Negli ultimi anni, Donne in Campo si è molto adoperata per divulgare e far crescere l’interesse dei cittadini verso temi che riguardano il comparto, con eventi di interesse e spessore -ricorda la presidente- che hanno contribuito a gettare le basi per costruire la nuova agricoltura: la questione della biodiversità, sollevata già nel 2012 in un grande convegno a Firenze; il tema del paesaggio, affrontato nell’ambito della Festa dell’Agricoltura di Cia a Teramo nel 2013; la salute del suolo, approfondita in una iniziativa all’Orto Botanico di Roma nel 2016; la funzione dell’agricoltura nell’assorbimento di CO2 per la lotta ai cambiamenti climatici nel Congresso del 2018.
Ora la grave crisi che stiamo attraversando -conclude Terenzi- impone una nuova idea di futuro e le donne possono essere un fattore trainante per tutto il settore, così come ribadito nella recente iniziativa con l’Istituto Cervi per il 70esimo anniversario della Riforma Agraria dal titolo “Dalla riforma agraria all’agricoltura del futuro con le donne al centro”. Protagoniste di una nuova ricostruzione, che settant’anni dopo deve fronteggiare gli effetti del Covid e guardare alle sfide del Green Deal.
News Regionali
In Evidenza - 01 apr 2021
Da oggi e fino al prossimo 28 maggio, oltre 260 mila aziende della filiera agroalimentare possono fare domanda per i contributi a fondo perduto del Dl Sostegni.
PER SAPERNE DI PIU' E VERIFICARE SE HAI I REQUISITI GIUSTI PER POTERLO OTTENERE, VAI SUL PORTALE CIASostieneleimprese (Il link utile: https://sites.google.com/cia.it/ciasostieneleimprese/home-page)
Nel dettaglio, sarà di circa 800 milioni la partecipazione del settore agroalimentare ai contributi a fondo perduto dell'articolo 1 del Decreto Sostegni, 300 milioni la decontribuzione per il settore agricolo e l'incremento di 150 milioni del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura. Prorogata la cassa integrazione salariale per operai agricoli per un massimo di 120 giorni fino al 31 dicembre 2021.
Ai titolari di reddito agrario con compensi e ricavi non superiori a 10 milioni di euro verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto, a condizione che l'ammontare medio mensile del fatturato del 2020 sia inferiore almeno del 30% all'ammontare medio mensile del fatturato del 2019. Il contributo, che dipende dal fatturato dell'azienda, è determinato in misura pari all'importo ottenuto applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2020 e l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2019 e va da un massimo del 60% della perdita subita per chi ha ricavi o compensi non superiori ai 100 mila euro al minimo del 20% per chi ha ricavi o compensi tra i 5 e i 10 milioni di euro.
"Un altro piccolo passo per uscire dal dramma sanitario ed economico che ha colpito il nostro Paese -ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli- con la certezza che bisognerà investire non solo sul fronteggiare le necessità più urgenti, ma anche e soprattutto sull'avvio di un vero e proprio piano di rilancio. Il grande lavoro che stiamo portando avanti sul Recovery Fund dovrà puntare a proiettare il settore agroalimentare verso un nuovo paradigma di crescita e sviluppo, partendo da investimenti per innovare i processi di coltivazione e produzione ed affiancarli ai nuovi strumenti digitali e all'intelligenza artificiale. In questo modo -ha concluso Patuanelli- riusciamo a favorire non solo la transizione ecologica, ma ad avviare nuovi metodi di produzione al passo con la competitività globale e con la sostenibilità ambientale ed economica".
News Regionali
In Evidenza - 31 mar 2021
Ufficialmente attivo il canale web CIASostieneleimprese (https://sites.google.com/cia.it/ciasostieneleimprese/home-page), supporterà le aziende della filiera agricola e agroalimentare nella richiesta dei contributi a fondo perduto previsti dal Dl Sostegni. Ad annunciarlo è Cia-Agricoltori Italiani in occasione del webinar informativo sulle misure per agricoltori, cittadini e imprese, contenute nel Decreto 41/21 varato lo scorso 22 marzo dal Governo Draghi.
Il canale online, messo a punto dall’Ufficio Fiscale di Cia permetterà, con pochi e semplici passi, di verificare prima di tutto se si possiedono i requisiti per fare domanda. Basterà compilare il questionario per ricevere conferma o meno e avere modo di essere supportati nella compilazione, direttamente dai tecnici Cia nella sede più vicina alla propria azienda. Il servizio sarà chiaramente attivo fino allo scadere del termine nazionale stabilito per inoltrare le richieste e fissato per venerdì 28 maggio.
Nello specifico, la norma prevede un nuovo contributo a fondo perduto per tutti i soggetti che abbiano subìto un calo almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 rispetto a quello 2019. Rientrano nella misura di agevolazione gli imprenditori agricoli, indipendentemente dal sistema di tassazione adottato: sono interessati, dunque, anche gli agricoltori che determinato il reddito su base catastale e, ovviamente, anche le imprese agricole multifunzionali.
Questa, come tutte le misure del Dl Sostegni per il mondo agricolo e rivolte anche ai cittadini, sono state oggetto del primo webinar nazionale cui seguiranno quelli sul territorio, promossi dal settore Servizi di Cia con l’intervento degli Uffici Fiscale, Legislativo e Credito di Cia insieme con CAF-Cia e INAC-Cia.
Tecnici ed esperti Cia sono a disposizione nelle sedi regionali e zonali distribuite capillarmente in tutta Italia per dare risposte e supporto, quindi, anche sulle nuove disposizioni in materia di trattamenti di integrazione salariale; rifinanziamento del fondo per il Reddito di Cittadinanza; disposizioni in materia di Reddito di Emergenza; esonero contributivo a favore delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura; fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica; incremento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura. E ancora, sulla proroga del periodo di sospensione delle attività dell’Agente della riscossione e annullamento dei carichi.
In allegato una scheda di sintesi, a cura dell’Ufficio Fiscale Cia, dedicata alle misure contenute nel Dl Sostegni
News Regionali
In Evidenza - 31 mar 2021
Con il divieto di gite fuori porta, vanno in fumo le abituali 350mila presenze delle vacanze pasquali nei 23mila agriturismi italiani. Un’offerta complessiva di servizi legati all'ospitalità e alla ristorazione che conta quasi mezzo milione di posti a tavola e 300mila posti letto. Il tradizionale appuntamento che apre la stagione del turismo verde anche quest'anno è bloccato dall’emergenze Covid-19, nonostante la garanzia di sicurezza data dagli agriturismi situati sempre in zone con grandi spazi aperti. Secondo Cia-Agricoltori Italiani, un argine alla crisi del comparto (oltre 1 miliardo perso dall’inizio della pandemia) sta arrivando dall’e-commerce dei prodotti, perché l'attività principale degli agriturismi resta sempre quella agricola. Fra i più venduti online nell’imminenza del lungo week end festivo, si segnalano formaggi, salumi, olio, conserve e legumi, oltre a tutte le tipologie di farine per realizzare in casa le ricette per il pranzo di Pasqua. I titolari delle aziende stanno, dunque, approfittando dell’esplosione del Food and grocery sul web per potenziare le loro vendite online. Solo nel 2020 si è registrato un +55% sull’anno precedente, con un business complessivo di 2,5 miliardi.
Le aziende agrituristiche da sempre puntano sulla multifunzionalità per reagire con dinamicità alle crisi di mercato, diversificando le fonti di reddito anche grazie alla tecnologia. Se durante la pandemia molte hanno reagito con la consegna a domicilio, l’e-commerce è in grado di offrire opportunità maggiori, facendo viaggiare l’agroalimentare ben oltre il Km0. Nell'attività di supporto del Made in Italy in un momento di crisi per il Paese, Cia ha voluto agevolare la ripresa puntando proprio sull’innovazione digitale delle aziende. Con questo obiettivo è nata la piattaforma dalcampoallatavola.it, primo e-commerce che vede protagonisti gli agricoltori italiani su tutto il territorio nazionale. Grazie al sostegno filantropico di J.P. Morgan, Cia ha voluto mettere a disposizione delle imprese agricole e agrituristiche uno strumento agile, intuitivo ed efficace, che dia un forte impulso al mercato del food online. Nel 2021 si prevede, infatti, un trend del +62%, mentre una survey sul target 18-65 rivela che il 95% incrementerà lo shopping di cibo su web.
Cia ha ritenuto, dunque, strategico investire in una piattaforma a livello nazionale, che permetta a tutte le aziende -soprattutto quelle che non potrebbero gestire un e-commerce in autonomia- di vendere a un prezzo congruo, recuperando così sulla catena del valore. Con l’aggregazione di un ampio numero di produttori, si potranno così offrire panieri molto diversificati ai consumatori, garantendo la sicurezza nei pagamenti e una logistica sostenibile.