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In Evidenza - 29 nov 2024

Assemblea Cia: aree interne e svantaggiate diventino “zone franche”

Le aree interne e svantaggiate d’Italia potrebbero diventare “zone franche” con fiscalità agevolata soprattutto per le attività economiche e produttive. Questa la ricetta di Cia-Agricoltori Italiani per rilanciare i territori marginali e fermarne il progressivo abbandono. Ad accompagnarla una proposta che verrà formulata al Governo prossimamente. È quanto ha annunciato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, davanti al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e al viceministro dell'Economia, Maurizio Leo.

“Basta chiacchiere, servono interventi di carattere tecnico e non politico -ha chiarito Fini nella sua relazione-. Le aree rurali e marginali del Paese non possono più aspettare, nessuno lo sa meglio dell’agricoltura che in questi territori, tra produzione e attività connesse, rappresenta fino all’80% dell’economia locale e spesso sopperisce anche ai servizi per la comunità”.

Per Cia, il nodo è sulle difficoltà ormai croniche che la crisi climatica e gli eventi catastrofali non hanno fatto altro che amplificare, soprattutto nelle aree interne e di montagna. “Siccità estrema al Sud e alluvioni devastanti al Nord, i tragici terremoti degli ultimi 15 anni, fino agli ultimi shock geopolitici ed economici mondiali -ha aggiunto Fini- hanno fatto in assoluto più danni lì dove erano già pesanti i problemi delle infrastrutture e dei servizi, dove non si è lavorato per ammodernare o per innescare margini di innovazione, rendendo quasi impossibile fare impresa e incentivare le nuove generazioni a restare”.

Dunque, la misura pensata da Cia potrebbe riguardare l'acquisto e la ristrutturazione di case a tassi agevolati, trattenute minime su pensioni e buste paga, tariffe agevolate sui servizi, tipo luce e gas, ma anche mense scolastiche e alcune visite specialistiche a carico dello Stato. E, soprattutto, bisognerebbe creare le condizioni per aprire aziende a costo zero.

Dalla Liguria alla Basilicata, c’è una questione strutturale che riguarda l’entroterra e non è più accettabile nel 2024 -ha proseguito Fini- e che nelle regioni meridionali arriva a compromettere oggi anche la sussistenza”. Al Sud, infatti, si registrano le percentuali più alte di persone a rischio povertà ed esclusione sociale d’Europa: in testa la Campania con il 46,3% e la Calabria con il 42,8%.

“Con la manovra già scritta -ha concluso Fini- auspichiamo un impegno di misure e risorse già a partire dall’anno prossimo, che taglino drasticamente il carico fiscale sulle aree interne, agevolando imprese e famiglie agricole. Questo resta per Cia un pilastro cardine su cui rimettere in piedi il Paese, insieme a una più equa redistribuzione del reddito agricolo lungo la filiera e una gestione nuova e più efficiente delle risorse idriche rispetto ai cambiamenti climatici”. 



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In Evidenza - 27 nov 2024

Gasolio agricolo, CIA Abruzzo: “Impossibile rispettare le scadenze imposte dalla Regione”

Un sistema in affanno e scadenze che rischiano di mettere in ginocchio gli agricoltori. CIA Agricoltori Italiani Abruzzo interviene con fermezza contro la comunicazione del Dipartimento Agricoltura regionale, che chiede ai Centri di Assistenza Agricola (CAA) di completare le assegnazioni a saldo del gasolio agricolo per il 2024 entro il 31 dicembre, un termine che, secondo CIA, non tiene conto delle numerose problematiche che hanno caratterizzato l’intero anno.

“Le tempistiche indicate dalla Regione sono irrealistiche e insostenibili”, ha dichiarato Nicola Sichetti, presidente CIA Abruzzo, “Stiamo parlando di un sistema che, a causa di inefficienze organizzative e un software scelto dalla Regione malfunzionante, ha lasciato le aziende agricole e i tecnici CAA a dover gestire ritardi e complicazioni. Queste difficoltà non sono mai state risolte, nonostante un intero anno di segnalazioni e richieste di intervento e ora, a meno di un mese dalla fine dell’anno, è impensabile risolvere tutto”.

A fronte di questo, CIA Abruzzo avanza una serie di richieste alla Regione, volte a garantire una gestione più equa e razionale del gasolio agricolo.

In primo luogo, è indispensabile una proroga dei termini per la presentazione del saldo almeno fino al 31 gennaio 2025. Inoltre, è necessario rivedere le regole che attualmente considerano come “rimanenze” i litri di gasolio prelevati a ridosso della fine dell’anno. Questa revisione permetterebbe di evitare che le quantità non utilizzate vengano sottratte dalle assegnazioni future, proteggendo le aziende da ulteriori ripercussioni.

Si chiede anche che venga effettuata un’analisi approfondita delle criticità che hanno caratterizzato il 2024 e infine di rendere urgente l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga la Regione, i rappresentanti degli agricoltori e i tecnici. 


“Questi interventi non sono più rinviabili”, sottolinea Nicola Sichetti, “perché il nostro settore non può permettersi di affrontare ogni anno gli stessi problemi, con il rischio di penalizzare gravemente le aziende agricole. La situazione attuale”, continua Sichetti, “non è solo un problema di scadenze, ma di rispetto per il lavoro degli agricoltori e dei tecnici che li assistono. La nostra regione non può ignorare queste difficoltà, scaricando le sue inefficienze su chi già si confronta con problemi economici, climatici e burocratici ogni giorno”.




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In Evidenza - 22 nov 2024

25 novembre: Donne in Campo-Cia, “Piantiamola!” con la violenza sulle donne


“Piantiamola!” con la violenza sulle donne. L’associazione Donne in Campo di Cia-Agricoltori Italiani rilancia la sua campagna, in occasione del 25 novembre, con cui invita tutti i cittadini a recarsi nei tantissimi vivai sparsi in tutt’Italia per comprare o regalare una piantina, un seme, un alberello.

“Non è solo un gesto ecologico, puramente simbolico -spiega la presidente Pina Terenzi-. Imparare a prendersi cura di una pianta è un buon modo per promuovere il rispetto della vita, a partire da quella vegetale, e combattere la violenza che si esprime a tutti i livelli, in particolare verso le donne”.

Dall’inizio del 2024 sono più di novanta le donne uccise, il 90% in ambito familiare. Per questo “non c’è più tempo da perdere -continua Terenzi-. Servono nuove politiche pubbliche, leggi più severe, percorsi educativi a cominciare dai giovani. Soprattutto, è necessario investire di più e meglio sul fronte occupazionale. Il sostegno all’indipendenza economica delle donne resta infatti una delle leve più potenti per contrastare la violenza di genere”.


Ecco perché “chiediamo di incentivare, con politiche e risorse ad hoc, le imprese femminili -aggiunge la presidente di Donne in Campo Cia-. Non si tratta solo di autonomia finanziaria, ma di empowerment, di valorizzazione delle donne come leader, che agisce come catalizzatore per un cambiamento culturale più ampio e inclusivo”. E in questo senso, conclude, “proprio l’agricoltura è uno dei settori produttivi su cui puntare, visto che già oggi in Italia le aziende agricole con a capo una donna sono 200.000, circa una su tre, mentre le lavoratrici rappresentano quasi il 40% della forza lavoro complessiva del comparto”.



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In Evidenza - 22 nov 2024

Novità per la Campagna Agricola 2024/2025 - Indicazioni per le semine

Di seguito le principali novità introdotte dal Decreto Ministeriale n. 0289235 del 28 giugno 2024 per la campagna agricola 2024/2025. Qui troverete informazioni pratiche e dettagli sui cambiamenti più rilevanti per le prossime semine.

 

Novità principali:
 

Esenzioni da controlli e sanzioni per aziende ≤ 10 ettari

  • Le aziende con superfici agricole pari o inferiori a 10 ettari sono esentate da controlli e sanzioni legate alla condizionalità.
  • Esclusione non applicabile per chi aderisce agli Eco-Schemi o impegni agro-climatici ambientali.

 

BCAA 7 – Diversificazione delle colture

  • Alternativa alla rotazione obbligatoria, valida dal 2024.
  • Richiede almeno 2 colture diverse per seminativi da 10 a 30 ha, e 3 colture per superfici superiori.
     

BCAA 8 – Eliminazione del 4% a superfici non produttive

  • Non più obbligatorio mantenere il 4% dei seminativi a riposo.
  • Opportunità: adesione all’Eco-Schema 5 livello 1, con un incentivo di 75 €/ha.
     

Eco-Schema 5 livello 2 – Introduzione della semente certificata

  • Dal 2025, necessaria per accedere ai pagamenti su seminativi e superfici arboree.
  • Contributi previsti:
    186,63 €/ha per seminativi
    160,30 €/ha per colture arboree
     

Eco-Schema 4 – Avvicendamento con sistemi foraggeri estensivi

  • Impegno biennale: obbligo di rotazione colturale con almeno una coltura miglioratrice.
  • Incentivo: 49,21 €/ha, con maggiorazioni per aree ZVN e Natura 2000.
     

Nuove combinazioni di Eco-Schemi e incentivi cumulabili:
 

  • Seminativi: fino a 261,63 €/ha combinando avvicendamento ed Eco-Schema 5.
  • Colture arboree: incentivi complessivi fino a 380,30 €/ha.
     

Scadenze importanti:
 

  • 1 gennaio 2024: Entrata in vigore di BCAA 7 e BCAA 8.
  • 15 maggio - 30 novembre: Periodo di verifica delle colture miglioratrici per l’Eco-Schema 4.

 

 

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali.



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In Evidenza - 22 nov 2024

Mattarella, Cia: bene appello su aree interne asse portante nostra assemblea


Nuove risorse e una strategia politica mirata al rilancio delle aree interne e montane, ricordate ieri anche dal discorso del presidente, Sergio Mattarella. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, lancia il tema portante dell’assemblea nazionale dell’associazione, intitolata “Agricoltura al bivio: più valore a chi produce” che aprirà le porte il 29 novembre, giornata della sua sessione pubblica. E’ ora, secondo Fini, di passare dalle parole ai fatti, con la predisposizione di una strategia unica a livello nazionale che arresti lo spopolamento in queste zone, che soffrono -come ha sottolineato Mattarella- per la rarefazione dei servizi, lo smantellamento delle vecchie infrastrutture e una generale marginalizzazione che mette a rischio il 60% del territorio italiano, incidendo negativamente sui diritti di cittadinanza di circa 13 milioni di nostri concittadini, molti dei quali sono imprenditori agricoli.

Le aree interne, secondo Fini, hanno una valenza sia ambientale che sociale, ma devono essere in grado di incrementare le proprie condizioni economiche per poter sopravvivere e resistere all’impatto dei cambiamenti climatici, contrastando il dissesto idrogeologico. Sono prioritari gli interventi a tutela delle infrastrutture e dei servizi di prossimità, una gestione adeguata della risorsa acqua, l’equo accesso a istruzione e sanità e il superamento del digital divide. Per Fini, bisogna, inoltre, incentivare l'abitabilità di ciascuna zona periferica e di montagna, ma servono misure di fiscalità agevolata e norme che favoriscano l'accesso al credito e alla liquidità, in grado di innescare davvero il ricambio generazionale. “Investire sulle zone rurali è un'urgenza sociale -conclude Fini- oltre che economica, perché la produttività agricola è anche custode della cultura e delle nostre tradizioni, oltre che garante della sicurezza alimentare”.



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In Evidenza - 21 nov 2024

Agricoltura e risorse idriche: come affrontare il cambiamento climatico, tra innovazione e politiche sostenibili

La gestione sostenibile delle risorse idriche, una sfida ormai imprescindibile per l'agricoltura, è stata al centro dell'incontro che si è tenuto ieri presso il Museo Michetti di Francavilla al Mare, organizzato da CIA Abruzzo in collaborazione con CREA. L'evento ha visto la partecipazione di esperti scientifici, rappresentanti istituzionali e giovani agricoltori, tutti impegnati in un confronto sul ruolo dell'innovazione e delle politiche pubbliche per mitigare l'impatto del cambiamento climatico su uno dei settori più vulnerabili.

Ad aprire i lavori, il presidente CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, che ha sottolineato come l’'aumento della temperatura, la distribuzione delle precipitazioni e l'intensificazione di eventi estremi stanno alterando il ciclo naturale dell'acqua, rendendola una risorsa sempre più scarsa. “I cambiamenti climatici stanno colpendo duramente il nostro territorio, con danni economici che in Abruzzo superano già i 90 milioni di euro. La sicurezza alimentare globale è in pericolo, e l'acqua è al centro di questa crisi,” ha dichiarato il Presidente regionale. 

I consorzi di bonifica devono essere valorizzati e sostenuti, ha aggiunto, perché rappresentano uno strumento cruciale per ottimizzare le risorse idriche, anche attraverso il riutilizzo delle acque di depurazione. 

La prima sessione, moderata da Cristina Giannetti, ha dato spazio agli esperti, che hanno analizzato il problema da una prospettiva scientifica. Andrea Rinaldo, Consigliere scientifico CREA, vincitore del Stockholm Water Prize 2023, ha affrontato il tema delle bombe d'acqua e degli eventi climatici estremi, come quelli recenti in Romagna e a Valencia. “Non possiamo fermare il cambiamento climatico, ma possiamo adattarci. Dobbiamo investire in sistemi resilienti e pratiche che ci permettono di convivere con queste nuove realtà,” ha affermato.

Roberto Verardi, docente dell'Università D'Annunzio, ha evidenziato l'enorme importanza del settore agricolo, spiegando come i cambiamenti climatici incidano non solo sulla produzione, ma anche sulla stabilità socio-economica delle aree rurali. Questo, ha aggiunto, rende urgente promuovere un “ecosistema favorevole” che includa non solo politiche di sostegno economico, ma anche un cambio di mentalità culturale, sia a livello locale che globale.

I rappresentanti del CREA, Veronica Manganiello e Domenico Ventrella, hanno invece presentato dati preoccupanti sull'insufficiente attenzione al fabbisogno irriguo nazionale. Secondo Manganiello, la mancanza di un piano nazionale strutturato espone molte aziende agricole, specialmente le più piccole, al rischio di non poter più sostenere la loro attività.

Nella tavola rotonda, rappresentanti istituzionali e agricoltori si confrontano sull'urgenza di intervenire con politiche pubbliche efficaci. Andrea Rocchi, presidente CREA, ha sottolineato l'importanza dei consorzi di bonifica come infrastrutture strategiche per la gestione delle risorse idriche. “La loro centralità è indiscutibile, ma serve una visione a lungo termine per garantire il loro ruolo in un contesto sempre più complesso”, ha dichiarato.

Stefano Calderoni, vicepresidente ANBI, ha fatto un'analisi critica: “In Italia, scopriamo l'importanza dell'acqua nel 2022, ma nel resto del mondo se ne parla da almeno trent'anni. Questo ritardo culturale e operativo è il principale ostacolo che dobbiamo superare.”

L'assessore all'Agricoltura della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, ha poi posto l'accento sulla necessità di cercare opere pubbliche di lungo respiro, capacità di rispondere alle sfide del cambiamento climatico. “I consorzi di bonifica sono una risorsa strategica, ma il Paese deve fare la sua parte, sia con finanziamenti che con una legislazione adeguata”, ha dichiarato.

Cristiano Fini, presidente di CIA Agricoltori Italiani, ha concluso l'evento con un messaggio di speranza e impegno. “Anche noi agricoltori possiamo fare la nostra parte, adottando pratiche che migliorino la fertilità dei suoli e valorizzino le risorse idriche. L'acqua non è solo un bene economico, ma un valore ambientale e sociale fondamentale,” ha affermato.




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Eventi - 15 nov 2024

Agricoltura e acqua: l'importanza della sostenibilità nell'era dei cambiamenti climatici

Mercoledì 20 novembre 2024 , dalle ore 9:00 presso il Museo Michetti di Francavilla al Mare, si terrà il Forum "Agricoltura: l'acqua di domani, al tempo dei cambiamenti climatici", organizzato da CIA Abruzzo in collaborazione con CREA.

 

Questo evento vuole essere un punto d'incontro per agricoltori, ricercatori e rappresentanti istituzionali per discutere le sfide dell'agricoltura di fronte al cambiamento climatico e alla gestione sostenibile delle risorse idriche. 

 

La giornata sarà articolata in sessioni di approfondimento scientifico, tavole rotonde e testimonianze, per affrontare a 360 gradi il tema della sostenibilità in agricoltura.

 

Programma della giornata:

 

Ore 9:30 - Registrazione dei partecipanti 
Ore 9:45 - Saluti istituzionali a cura di Luisa Ebe Russo, Sindaco di Francavilla al Mare. 
Ore 10:00 - Introduzione dei lavori con Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, ed Enisio Tocco , Presidente ANBI Abruzzo.
 

Sessione Scientifica
Alle ore 10:30, prenderà il via la prima sessione del forum, dedicata al contributo della scienza. 

Tra i relatori di rilievo ci saranno:

  • Roberto Veraldi (Università D'Annunzio – Chieti-Pescara), che parlerà dell'impatto del cambiamento climatico sullo sviluppo socio-economico in agricoltura;
  • Andrea Rinaldo (CREA, vincitore dello Stockholm Water Prize 2023), con un intervento su piene, siccità e le possibili agricolture del futuro;
  • Veronica Manganiello (CREA Politiche e Bioeconomia), che tratterà di governance e azioni per una gestione sostenibile dell'acqua irrigua;
  • Domenico Ventrella (CREA Agricoltura e Ambiente), che illustrerà le pratiche di gestione sostenibile di acqua e suolo per affrontare i cambiamenti climatici.
     

Tavola Rotonda con le Istituzioni
Alle 12:00, seguirà una tavola rotonda sul ruolo delle istituzioni nella gestione delle risorse idriche, con interventi di rappresentanti di spicco come:

 

  • Stefano Calderoni, Vicepresidente ANBI;
  • Andrea Rocchi, Presidente CREA;
  • Nicola Dell'Acqua, Commissario nazionale per gli interventi urgenti di contrasto alla scarsità idrica; 
     

Testimonianze dei giovani agricoltori abruzzesi
Emanuele Imprudente, Assessore all'Agricoltura della Regione Abruzzo. 
 

Conclusioni e Networking 
L'evento si concluderà alle 13:15 con l'intervento di Cristiano Fini, Presidente CIA Agricoltori Italiani, e un momento di networking informale durante il Light Lunch.


Il forum rappresenta un'opportunità per comprendere meglio l'importanza della gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura, confrontarsi con esperti e istituzioni e acquisire nuove conoscenze sulle pratiche innovative per un'agricoltura resiliente ai cambiamenti climatici.

 

Clicca al link per registrarti: https://platform.eventboost.com/e/acqua-l-acqua-di-domani-al-tempo-dei-cambiamenti-climatici/41704?fromBE=true




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In Evidenza - 15 nov 2024

Legge di Bilancio: le proposte Cia presentate a Palazzo Chigi


Misure volte a favorire il ricambio generazionale e interventi che aiutino la liquidità degli imprenditori agricoli, oltre ad azioni che contrastino con forza sia le emergenze fitosanitarie che l’impatto preoccupante del climate change, garantendo allo stesso tempo la messa in sicurezza del nostro territorio. Questi i principali temi affrontati dal presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, alla riunione, a Palazzo Chigi, fra governo e associazioni datoriali sul disegno di legge di bilancio, presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. 

Per Cia è irrinunciabile anche l’istituzione di un Fondo Unico destinato alle emergenze fitosanitarie. Si tratterebbe di uno strumento unico che, eliminando la frammentazione prevista dalle tante disposizioni normative in materia, avrebbe il vantaggio di essere di più flessibile attuazione, così da intervenire al verificarsi di crisi fitosanitarie che, con cadenza sempre più diffusa e strutturale, incidono sulla redditività delle imprese agricole. Allo stesso tempo, si chiede un fondo unico destinato a risarcire danni diretti e indiretti causati dalle epidemie. In merito alle misure per favorire il ricambio generazionale nei campi, per Cia è necessario reintrodurre, per l’anno 2025, lo sgravio contributivo a favore dei giovani agricoltori, che era stato soppresso nel 2024. Va, inoltre, rifinanziato il fondo per le emergenze in agricoltura, riorientando le finalità della misura su interventi per sostenere i comparti in crisi.

Per quanto concerne gli interventi che riguardano il sistema creditizio, si ritiene urgente l’introduzione di contributi da destinare alla copertura dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2024 sui prestiti bancari.

Contro gli effetti del climate change, Cia ha, invece, chiesto al Governo di introdurre uno strumento ad hoc, volto a incentivare interventi di messa in sicurezza e manutenzione del suolo attuati dalle imprese agricole, per favorire la tutela ambientale e paesaggistica e contrastare il dissesto idrogeologico.

Nella prossima manovra, ha poi aggiunto Fini, deve trovare spazio anche il rifinanziamento del contributo a sostegno del settore suinicolo travolto dall’emergenza peste suina africana, così come serve nominare un commissario straordinario nazionale per la Xylella per prevenire la diffusione del patogeno in altri territori e avviare un piano espianti, per nuova fase di sviluppo dell’olivicoltura nazionale. 

Altrettanto importante, la proroga del bonus ZES unica per l’agricoltura, mentre sul versante pensioni minime l’aumento di 3 euro è irrisorio, considerato che l’Inps certifica una perdita del potere d’acquisto del 15,7% delle pensioni degli italiani.



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In Evidenza - 15 nov 2024

Al via le “Giornate” della spesa consapevole. Novembre Cia con la vendita diretta


Promuovere un'alimentazione più sostenibile, rispettare l’ambiente e la biodiversità, evitare lo spreco, privilegiare i prodotti locali e della tradizione a tavola. Sono questi gli obiettivi della “Giornata nazionale della spesa consapevole”, la campagna che nel mese di novembre toccherà tutta Italia per iniziativa de La Spesa in Campagna, l’associazione per la vendita diretta di Cia-Agricoltori Italiani.

Arriverà a Milano, Torino, Padova, Firenze, Perugia, Pescara, ma anche Vasto e Fano, Portici e Montesano Salentino, per altrettante tappe, tutte dal 17 al 24 novembre. L’anteprima è andata in scena a Imperia, in occasione di Olioliva.

Attraverso le proprie scelte di acquisto informate e una maggiore collaborazione reciproca con gli agricoltori, i cittadini avranno l’occasione di diventare protagonisti della filiera alimentare. La rete de La Spesa in Campagna-Cia, vuole così favorire e incentivare sempre di più le relazioni dirette tra produttori e consumatori, da un lato per sostenere e valorizzare l'agricoltura Made in Italy, dall'altro per consentire alle persone di poter scegliere più responsabilmente cosa portare in tavola.

Serve costruire insieme una nuova e vera cittadinanza alimentare, è quanto sostenuto dall’Associazione di Cia. Per questo la scelta di indire una giornata e una settimana dedicata, veicolando in modo capillare i valori del progetto e lasciando che le varie tappe si parlino, attivando un circolo virtuoso intorno a una rinnovata capacità di vivere, in modo sano e secondo la più corretta informazione, gli acquisti e i consumi alimentari. Ecco perché, già dall’evento a Imperia, le vere protagoniste sono state le produzioni locali di qualità degli agricoltori Cia, a partire dall’olio extravergine d’oliva, in partnership con Italia Olivicola e le sue Op territoriali collegate.

Tra le chicche di questa iniziativa il taccuino, distribuito per appuntare tutti i preziosi suggerimenti forniti dagli agricoltori sulla stagionalità delle materie prime e i valori nutrizionali, messi a punto dall’Università Campus Bio-Medico di Roma. Allo stand di Cia Imperia (in via Bonfante, angolo piazza Dante) l’anteprima ha svelato questi e altri dettagli della campagna, come la bottiglia da 100 ml di olio extravergine dell’Organizzazione di Produttori O. R. O. Liguria che riunisce oltre 140 operatori e i corsi a cura dell’Organizzazione Assaggiatori Liguri (O.A.L.) per scoprire i metodi di valutazione dell’olio EVO, i sistemi di raccolta, conservazione e trasformazione delle olive.



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In Evidenza - 08 nov 2024

Eima: Cia, legge su agricoltori under 40 ancora ferma. Subito i decreti attuativi


Tra tre mesi la tanto attesa legge sull’imprenditoria agricola giovanile compirà un anno dalla sua approvazione in Parlamento, ma non c’è ancora traccia dei decreti attuativi per utilizzare le già scarse risorse messe a disposizione. Cia-Agricoltori Italiani e Agia, la sua Associazione dei giovani imprenditori attivano di nuovo il countdown per le istituzioni e da Eima, in corso a Bologna Fiere, rilanciano l’impegno, in prima linea, per traghettare la norma oltre gli ostacoli della burocrazia.

Per questo, continua il dialogo diretto con il presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei deputati e primo firmatario della legge, Mirco Carloni, intervenuto oggi in fiera, alla Sala Quadriportico, per l’incontro promosso da Agia-Cia proprio sul futuro del comparto e sul ruolo del ricambio generazionale nei campi, dando seguito al lavoro congiunto già portato avanti per la stesura della legge.

“Al momento, però, abbiamo un’attuazione con le quattro frecce -hanno commentato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, e di Agia-Cia, Enrico Calentini-. Così, nonostante la soddisfazione per il percorso intrapreso insieme e che ha recepito diverse delle nostre proposte, siamo ancora ai nastri di partenza. I decreti dedicati agli sgravi fiscali, come per le spese notarili e la formazione, sono prioritari”.

Il nodo risorse, poi, il più dibattuto dopo l’iniziale annuncio dei 200 milioni euro in arrivo con la legge Carloni, di cui 156 milioni dal 2024 al 2029. “Il primo anno, per il quale era stato previsto uno stanziamento di 15 milioni di euro per il primo insediamento, è già sfumato -aggiungono Fini e Calentini- e non abbiamo evidenza degli importi effettivi, come dell’uso che se ne vorrà fare nel breve e medio termine. Abbiamo condiviso subito l’approccio della legge 36, soprattutto nella volontà di dare ai giovani strumenti d’investimento importanti per l’accesso al credito e, quindi, per lo sviluppo vero della loro imprenditorialità. Adesso, dobbiamo fare quadrato affinché la riforma strutturale introdotta, si dimostri davvero smart nella sua applicazione, altrimenti diventerà puro esercizio anacronistico”.

Infine, l’Onilga, l’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile in agricoltura, istituito lo scorso luglio, ma mai convocato, quando per Agia-Cia rappresenta un contesto indispensabile al disegno di nuove politiche coerenti con i tempi e con i risultati finora raggiunti, anche in linea con gli obiettivi Ue e la risoluzione Carvalhais sul ricambio generazionale nel comparto”.

“Torniamo a condividere il planning delle azioni per il futuro dell’agricoltura di cui i giovani imprenditori sono il motore, soprattutto sul fronte della meccanizzazione, facendo leva, anche a livello Ue, sul sostegno ai giovani del designato commissario Ue all'Agricoltura, Christophe Hansen, che si è detto pronto a lavorare su una strategia per il ricambio generazionale e per un osservatorio sui terreni agricoli, l’appello conclusivo di Agia-Cia che, non a caso, ha coinvolto nel confronto a Eima anche il mondo della scuola, con la Rete degli Istituti Agrari senza Frontiere, ma anche Fao, FederUnacoma e Image Line, partner strategici per più innovazione e inclusività.

I DATI SULL’IMPRENDITORIA GIOVANILE IN AGRICOLTURA - Oggi sono il 7,5% le aziende agricole condotte in Italia da giovani agricoltori, che concorrono però al 15% dell'economia del settore. L’età media dei capi azienda in agricoltura è pari ai 63 anni e il rapporto tra imprese con titolari over 65 e quelle under 40 quasi di cinque a una, mentre nel resto d’Europa è di poco inferiore a tre contro una (fonte Ismea). Il Paese conta più di 1,3 milioni di aziende agricole, ma non più di 400 mila si dicono professionali, le uniche in grado di sostenere il passaggio generazionale. Di queste, almeno 300 mila hanno un titolare over 45 anni e poco meno della metà (circa 180 mila), addirittura over 55. Le altre centomila sono gestite da giovani under 45 anni, multifunzionali, innovativi e per la sostenibilità (fonte Crédit Agricole Italia).



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Eventi - 05 nov 2024

Le “Giornate” della Spesa in Campagna-Cia per una spesa consapevole

Una “Giornata nazionale della spesa consapevole” da promuovere nei mercati contadini di tutta Italia per insegnare a mangiare in modo responsabile e costruire una vera e propria cittadinanza alimentare. È l’idea della Spesa in Campagna, l’associazione di promozione della vendita diretta di Cia-Agricoltori Italiani, che lancerà un’anteprima l’8 novembre, in occasione della Fiera OliOliva a Imperia, per poi proseguire con iniziative in più città dal 17 al 24 novembre.

Fare una spesa consapevole vuol dire scegliere un’alimentazione varia, seguire la stagionalità di frutta e verdura, rispettare l’ambiente e la biodiversità, evitare lo spreco, privilegiare i prodotti locali e tradizionali. Tutti elementi che si ritrovano nella filiera corta degli agricoltori italiani e che ora la Spesa in Campagna di Cia vuole far conoscere sempre di più, con esperienze dirette e iniziative ad hoc, per consentire alle persone di poter scegliere più consapevolmente cosa portare in tavola.

Sotto lo slogan “La spesa consapevole: con gli agricoltori il primo passo verso una cittadinanza attiva”, la Spesa in Campagna-Cia si pone proprio l’obiettivo di trasformare i consumatori in cittadini attivi che, attraverso le proprie scelte di acquisto informate e una maggiore collaborazione reciproca con i produttori, diventino protagonisti della filiera alimentare.

Appuntamento, dunque, con l’anteprima a OliOliva venerdì 8 novembre a Imperia, per continuare poi la settimana dal 17 al 24 novembre nei mercati contadini della Spesa in Campagna-Cia di tante città italiane: Milano, Torino, Padova, Firenze, Perugia, Pescara, ma anche Vasto e Fano, Portici e Montesano Salentino.

Al centro delle “giornate” tutte le produzioni locali di qualità degli agricoltori Cia, a partire dall’olio extravergine d’oliva, in partnership con Italia Olivicola e le sue Op territoriali collegate.



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In Evidenza - 05 nov 2024

Donne in Campo: le protagoniste del cambiamento agricolo e sociale si riuniscono a Pescara

Una giornata all’insegna dell’impegno, della resilienza e della forza delle donne si è tenuta presso l’Ex Aurum di Pescara, dove l’iniziativa Donne in Campo ha messo in evidenza il ruolo fondamentale delle donne nell’agricoltura e nel sociale. L’evento, organizzato in collaborazione con Ruralità e Solidarietà ETS e Cia Abruzzo, ha raccolto storie e testimonianze che sottolineano come il contributo femminile sia un pilastro per il futuro sostenibile del settore agricolo.

La mattinata si è aperta con un’introduzione di Annamaria D’Alonzo, Presidente di Donne in Campo Abruzzo, che ha ricordato come la figura femminile sia sempre stata parte integrante della storia agricola italiana. Nella prima sessione, intitolata Donne in campo: protagoniste del cambiamento, Maria Luigia Di Blasio, sociologa, ha esplorato il legame tra donne e terra, un vincolo che oggi si rinnova e si arricchisce di innovazione e consapevolezza.

Paola Mosca, coordinatrice regionale dell’associazione, ha presentato dati e analisi che mettono in luce il contributo delle donne in Abruzzo, evidenziando un settore in crescita e ricco di esperienze di successo. In Abruzzo le imprese agricole guidate da donne sono 15.545, pari al 35%, quasi quattro punti percentuali sopra la media nazionale (31,5%), posizionando l’Abruzzo al quinto posto in Italia per incidenza di donne in agricoltura. 

Laura Sette, imprenditrice agricola, ha condiviso il suo viaggio dall’agricoltura tradizionale a nuove modalità che puntano alla sostenibilità. Rosa Giovanna Castagna, Presidente di Donne in Campo Sicilia, si è collegata da remoto per raccontare le battaglie contro il crimine organizzato, esemplificando come le donne possano trasformare la resistenza in resilienza.


La seconda parte della giornata ha visto protagoniste donne impegnate nel sociale. Marta Terranova della Cooperativa Sociale Verbumcaudo ha parlato di legalità e sviluppo agricolo nei territori difficili della Sicilia, mentre Olessia Tambovtseva ha spiegato come la Fattoria del Borgo riesca a valorizzare il tempo condiviso per potenziare le risorse comuni. Paola Di Marco della Fattoria Sociale Villa Irelli ha illustrato come l’agricoltura possa offrire opportunità alle persone con disabilità, e Silvia D’Orsogna, dell’Associazione “Acchiappasogni”, ha narrato il percorso per creare spazi accoglienti e inclusivi.

Un momento di grande rilevanza è stata la firma di un protocollo d’Intesa tra l’associazione “Acchiappasogni”, Donne in Campo e Ruralità e Solidarietà ETS. Questo accordo rappresenta un importante traguardo per consolidare progetti comuni che mirano a promuovere inclusione, sostenibilità e innovazione, con un’attenzione particolare al protagonismo femminile. Pina Terenzi, Presidente di Donne in Campo CIA, e Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, hanno concluso l’evento enfatizzando l’importanza della collaborazione tra agricoltori e istituzioni.

La giornata si è chiusa con un light lunch, offrendo ai partecipanti l’occasione di fare rete e scambiare idee per il futuro.



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